COMUNICATO STAMPA
E’ la piscina Alfred Hajos ad ospitare i Mondiali di pallanuoto master, quella stessa mitica vasca dove Usa per il torneo femminile e Croazia per quello maschile hanno conquistato il titolo iridato.
Nell’acqua magica dell’Isola Margherita si immergeranno dal 7 al 13 agosto anche le ragazze dell’Argentario. Una formazione che non conosce confini, che abbatte muri e accorcia distanze: dalla Grecia all’Olanda, dalla Russia all’Ungheria, percorrendo tutto l’italico stivale, Sicilia, Campania, Toscana, Liguria.
Sono quindici donne che continuano a mettersi in gioco, hanno più di 45 anni, a questa categoria si sono iscritte: mamme, lavoratrici, figlie premurose, fanno sacrifici anche solo per staccare la spina, per una sera durante la settimana, quando vanno a nuotare, palleggiare, tirare con un gruppo di amiche.
E porteranno il prezioso messaggio che anche le donne possono tornare a vivere le emozioni, gli appuntamenti, la condivisione, di una squadra, di uno spogliatoio, di una partita.
Faranno sul serio, come sempre, le ragazze del presidente Guido Loffredo, allenate da Mario Pace e supportate dal team manager Antonio Radogna. Scendono in acqua per divertirsi ma soprattutto per vincere, lo si capisce anche solo leggendo alcuni nomi della formazione come l’ungherese naturalizzata italiana Iren Rafael, l’olandese Alice Lindhout, le russe Rezeda Aleeva e Julia Pyreseva, le greche Alexandra Kalogera e Evdokia Varamenti, e ancora le azzurre Monica Canetti, Francesca Romano, Carla Ogliastro, Sonia Scuderi. Donne che hanno scritto la storia della pallanuoto. Ma una squadra è tale quando ci sono campionesse e gregarie perché ognuna ha il suo ruolo, la sua importanza, fuori e dentro l’acqua.
Lo sa bene Guido Uccio Loffredo, presidente da sempre, nella pallanuoto dal 1970:-“E’ una grande passione anche se non ho mai giocato. Mi sento argentarino, orgoglioso di portare il nome della nostra terra in giro per il mondo. Con la squadra master femminile abbiamo cominciato con i tornei di beach waterpolo, il circuito di Ercolano, bei tempi, ricordo le quattro ore di diretta Rai. Poi la ristrutturazione nel 2011, primo campionato italiano e l’anno successivo ai Mondiali di Riccione. Abbiamo fatto un grande sforzo per trovare la copertura economica, un ringraziamento particolare all’Hotel Torre di Cala Piccola e all’Agenzia Viaggi e Vacanze di Albinia. Alle ragazze dico di impegnarsi a fondo e di divertirsi, di partecipare serenamente, di dare il massimo e di vincere più partite possibili: questo è il nostro spirito”.
E lo sa anche il coach Mario Pace, da sempre presente:-“Questa è una squadra che risponde al mio desiderio, ritrovare vecchie amiche. Mi fido di loro perché non abbiamo un centro dove riunirci quindi vale l’autodisciplina, l’entusiasmo, la voglia di sacrificarsi e non è facile a 50 anni andare in piscina, magari da sole, ad allenarsi. Abbiamo vinto tanti titoli, tra campionati italiani, europei, mondiali, e anche a Budapest ci riproveremo”.
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