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Editoriale

La nascita dell'Associazione Mondiale Allenatori sveglierà dal loro torpore i tecnici italiani?

  Pubblicato il 03 Giu 2015  10:37
La notizia è stata data in anteprima mondiale qualche giorno fa da Franco Carrella su "La Gazzetta dello Sport" e noi ne abbiamo dato eco nel nostro videogiornale. E' nata l'Associazione Mondiale Allenatori di Pallanuoto, il cui presidente è il montenegrino Petar Porobic, nome che non ha certo bisogno di presentazioni.
E' una iniziativa importante, molto importante, considerato soprattutto il momento difficile che sta attraversando il nostro sport, in crisi economica e soprattutto in perenne crisi di idee... giuste. Si, perchè le idee sbagliate abbondano, è sbagliato soprattutto il modus operandi. Ci si ostina a voler cambiare (continuamente) le regole di uno sport che invece ha soltanto bisogno di farsi conoscere, di far sapere alla massa degli appassionati che esiste una disciplina sportiva che non ha nulla da invidiare alle altre e che merita di essere seguita, e soprattutto praticata.
La nascita di un'Associazione Mondiale Allenatori può essere una svolta positiva in tal senso. Spesso emarginati dalle decisioni che vengono prese da chi sta nella stanza di bottoni, i tecnici possono dare un contributo di idee importante se l'Associazione appena nata saprà darsi da fare non solo sul piano della tutela dei diritti della categoria, ma a 360° per il bene del nostro sport.
La nascita dell'Associazione Mondiale Allenatori è importante anche sotto un altro aspetto: può fungere da sprone per i tecnici italiani che finora hanno sottovalutato l'importanza dell'Associazionismo. Il fallimento dell'Asociazione Italiana Allenatori, nonostante gli sforzi di Franco Falcone e dei suoi collaboratori, nè è testimonianza.
Mario Corcione