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Editoriale

Barelli alla Italpress. "Piscine al collasso. A Tokyo con il cuore a pezzi"

  Pubblicato il 20 Lug 2121  16:14
 
Diviso a meta'. Da un lato il pensiero e anche l'emozione per la corposa delegazione delle discipline acquatiche pronta a cimentarsi ai Giochi di Tokyo, dall'altro l'ansia e l'angoscia perche' "lo sport delle piscine in Italia e' soggiogato dalla pandemia". Umori contrastanti e un grido d'allarme sull'asse Italia-Giappone a pochissimo dall'inizio dell'Olimpiade per Paolo Barelli, Presidente della Fin e della Len. "Non e' che siccome adesso abbiamo i Giochi si puo' dimenticare la situazione del nostro sport nel Paese" ci tiene subito a precisare Barelli all'Italpress, fotografando lo stato della crisi. "Siamo con il cuore a pezzi perche' tutto quello che e' stato fatto per noi e' completamente irrisorio. I contributi pubblici erogati dal Governo in grande quantita' non hanno toccato il comparto degli impianti sportivi e in particolare delle piscine: in questo momento stanno al collasso gestori e presidenti di societa' che non solo fanno fare attivita' motoria ai cittadini, ma allenano anche campioni e futuri campioni. Stiamo andando a Tokyo con un nodo alla gola sapendo che molte realta' sono fallite e altre falliranno nell'indifferenza di chi ha deciso, nonostante vari appelli, di lasciare scoperto un settore fondamentale per la societa'".
Il Covid ha portato un buco di inattivita' di quasi due anni "i cui risultati negativi si vedranno tra qualche stagione" perche' tra i piu' penalizzati ci sono proprio le giovani leve di tutta Italia. Non tanto gli atleti olimpici per la cui preparazione Barelli garantisce: "I nostri azzurri sono la punta della piramide - afferma il Presidente Fin -. Hanno fatto salti mortali con le loro societa' e con i tecnici federali e qui non vogliamo assolutamente scuse. Adesso desideriamo che vadano in Giappone per migliorare e per gareggiare al massimo delle possibilita'". Un discorso che vale per tutte le discipline acquatiche ma ancora di piu' per il nuoto sul quale c'e' grande attesa ma anche un pizzico di preoccupazione a causa dei problemi che hanno destabilizzato il percorso di avvicinamento a Tokyo di Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella, forse le due piu' accreditate carte da medaglia (assieme alla "Divina" Federica Pellegrini) all'interno di una squadra ampia e completa. "Greg e' in ripresa - racconta ancora Barelli all'Italpress -. E' chiaro che gli mancano 2-3 settimane di allenamento e non perche' e' andato a ossigenarsi al mare ma perche' e' stato succube di questa fastidiosissima malattia che e' la mononucleosi. Quest'anno sara' impegnato anche nel nuoto di fondo e la gara (la 10km) e' ad agosto inoltrato quindi almeno per quella avra' piu' tempo per riprendersi. Simona invece sta uscendo dall'influenza che ha ritardato di una settimana la sua partenza ma la competizione nel nuoto e' ormai diventata globale, ci sono decine di paesi che hanno il campione che vuole andare in finale e poi sul podio. Noi in generale vantiamo meno punte rispetto a nazioni come Stati Uniti, Cina, Australia, Giappone e Russia anche se forse siamo piu' bravi a gestire i singoli".
Sulla base di queste considerazioni, pronostici e' meglio non farne: "Abbiamo atleti e atlete che proveranno a migliorare i propri tempi, ad andare in finale e poi sul podio ma io sono molto prudente nell'ambito della previsione e non guardo le statistiche che ci mettono medaglie a destra e a manca. I risultati vanno fatti in acqua" afferma il numero uno della Federazione prima di fare il punto anche sulle altre discipline olimpiche. "Nei tuffi abbiamo una squadra molto giovane nella quale e' entrato anche chi non immaginavamo potesse qualificarsi". Da raccogliere un'eredita' pesante, quella del dopo Tania Cagnotto-Francesca Dallape': "Due atlete che hanno portato all'Italia medaglie eccezionali - ricorda Barelli -. Noi non ci aspettiamo miracoli pero' e' importante confermare i progressi su questo palcoscenico internazionale". Stesse osservazioni per il nuoto artistico dove "si sta con grande serieta' crescendo nella classifica internazionale" e non importa se "vincere e' pressoche' impossibile", quello che conta e' "ottenere un nuovo salto in avanti". Infine la pallanuoto: brucia ancora la mancata qualificazione ai Giochi del Setterosa che non ha saputo conquistare il pass nel torneo preolimpico disputato in casa.
Riflettori dunque tutti puntati sul Settebello di Sandro Campagna, bronzo a Rio 2016 e campione ai Mondiali di Gwangju del 2019. "La nostra e' una squadra di superatleti, molti dei quali o hanno conquistato la Champions (con il Recco) o sono arrivati terzi (con il Brescia che ha vinto pure lo Scudetto) e noi siamo sereni e contenti della preparazione". La strada pero' e' ricca di insidie:
"Sappiamo di essere una delle formazioni da battere ma poi c'e' la solita Serbia, la Croazia, l'Ungheria e aggiungiamoci pure Spagna, Grecia e gli Stati Uniti che ogni tanto il colpo di reni lo fanno.
Provare a guadagnare la vittoria sara' un terno a lotto ma noi - promette Barelli - ce la giocheremo fino in fondo".
Gianluca Verna ITALPRESS