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World League: Italia da sogno, ma la World League è della Serbia

  Pubblicato il 26 Giu 2117  06:00
Finali - Domenica 25 giugno
 
1-2 posto
 
ITALIA-SERBIA 9-10 (4-1, 0-2, 2-5, 3-2)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 3, Gitto N. 1, Figlioli 3, Mirarchi, Velotto, Nora, Gallo 1, Renzuto Iodice, Bodegas 1, Aicardi, Bertoli, Volarevic. All. Campagna.
Serbia: Pijetlovic, Subotic 2, Rasovic V., Randjelovic, Cuk, Pijetlovic D. 3, Ubovic, Aleksic, Drasovic, Filipovic 1, Prlainovic 1, Mitrovic 3, Mitrovic. All. Savic.
Arbitri: Alexandrescu Adrian (Rou) e Buch (Esp).
Note: in porta nella Serbia Branislav Mitrovic nei primi due tempi e Goijko Pijetlovic nel terzo e quarto. Usciti per limite di falli Bertoli e Gitto (i) e Draskovic (S) nel terzo tempo.
RUZA - Italia da sogno sfiora il successo in World League. Ma la realtà, ed è quello che conta, è che questo Settebello può andare lontano ai Mondiali. Una squadra che dopo 7 minuti mette in ginocchio gli imbattibili campioni olimpici andando in vantaggio 4-0 merita di essere considerata tra le più serie pretendenti ad un posto sul podio iridato.
Ma la credenziale migliore che gli azzurri porteranno a Budapest non è il robusto vantaggio iniziale su FIlipovic è compagni, bensì la grande reazione che l'Italia ha saputo tirare fuori nella quarta frazione, dopo la rimonta e il sorpasso della Serbia (6-8). E' il solito Di Fulvio (partita stellare) a dare il via allo splendido finale di gara della squadra di Campagna finalizzando una controfuga 2 contro 1, poi Gallo quasi dalla linea di porta scaraventa in superiorità il pallone del pareggio (8-8) alle spalle di Gojko Pijetlovic, che nel terzo tempo aveva preso il posto di Branislav Mitrovic tra i pali della squadra di Savic confermando quello che si sapeva già: nessuno dei due vale Del Lungo, oggi strepitoso su una conclusione a tu per tu di Viktor Rasovic.
Non paga ovviamente del pareggio, l'Italia fa ancora di più: superiorità numerica per gli azzurri, terza rete personale di Figlioli e Settebello nuovamente avanti (9-8) a metà quarto tempo.
La Serbia chiaramente non ci sta e riesce nuovamente a capovolgere definitivamente il punteggio (9-10) con due reti in superiorità di un altro ex recchelino: Dusko Pijetlovic. Chissà che la Pro Recco non debba pentirsi di aver lasciato andare via un campione del genere.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Settebello sfiora l'impresa. La Serbia vince 10-9 con un gol di Pijetlovic nel finale. Azzurri bellissimi e potentissimi che pagano anche qualche decisione arbitrale controversa. Nella giornata conclusiva della World League 2017, all'Aquatic Palace di Ruza, l'Italia è d'argento vivo. Le squadre si erano già affrontate martedì nel girone preliminare e la Serbia si era imposta 13-7. Oggi un altro grande passo in avanti sulla strada per i Mondiali di Budapest. Bronzo alla Croazia che nella finale per il terzo posto, diretta dall'italiano Raffele Colombo, che festeggia 32 anni, insieme al francese Benjamin Mercier, ha battuto gli Stati Uniti 10-4.
Il commento del commissario tecnico Alessandro Campagna. "Era dalle Olimpiadi di Londra 2012 che non disputavamo una partita di questa portata contro la Serbia. Intensità fisica, intelligenza tattica e gestione della gara. Con loro per vincere bisogna dare il 100%, noi abbiamo realizzato l'85% e per colmare il gap di questo 15% abbiamo circa quattro settimane. Nella prima partita le percentuali con l'uomo in più e in meno erano buone, però avevamo preso tanti gol a uomini pari; questa volta abbiamo giocato molto meglio in difesa, molto attenti, non gli abbiamo fatto sviluppare il gioco che loro prediligono, però abbiamo perso soprattutto molto con l'uomo in meno e in fase di superorità abbiamo avuto un black out di un paio di tempi. Poi ci siamo sbloccati cambiando qualche schema. Gli arbitri? Diciamo che si poteva fischiare qualcosa di più". In prospettiva mondiale, aggiunge. "A Budapest, oltre alla Serbia, dovremo stare attenti alla Croazia che mi ha impressionato con una squadra solida e una difesa granitica, e all'Ungheria, senza sottovalutare le altre, ma dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi. Lunedì andiamo a Barcellona e mercoledì 28 giugno giochiamo con la Spagna la partita del 25° anniversario della finale olimpica di Barcellona 1992. Poi andremo a Siracusa per una settimana di carico e qualche richiamo".
La partita. Che partenza! Azzurri perfetti nel primo tempo, affamati di gol, granitici in difesa. Un'occasione per parte, poi l'Italia sale sulla giostra: Di Fulvio dai cinque metri, Figlioli e Gitto tutti in superiorità e Bodegas, servito da Del Lungo, completa il poker con una palombella che lentamente supera la linea di porta. La Serbia sembra ko ma è presto per dirlo. Trova il gol soltano dopo 7'30" di gioco con Stefan Mitrovic e con l'uomo in più (dopo che gli azzurri avevano difeso benissimo le prime due inferiorità). Nel secondo tempo comincia la remuntada dei campioni olimpici, mondiali ed europei che vanno a bersaglio solo con l'uomo in più e su rigore (fallo di Gitto su Prlainovic), ma l'Italia è reattiva; Del Lungo nega il pareggio a Prlainovic, Figlioli prova la palomba che poteva valere il +2. Nel terzo tempo la Serbia è cannibale. L'Italia però non si lascia irretire. Subotic per il sorpasso (4-5); capitan Figlioli riporta il risultato in parità, la doppietta di Stefan Mitrovic vale il 5-7, quindi Di Fulvio in più riduce ancora, ma Filipovic trova il varco giusto a 2 secondi dalla fine dei 30. Chi a questo punto si aspettava la gara chiusa si sbagliava. Incassato il -2, il Settebello riparte nel quarto periodo come aveva iniziato, con la stessa forza e intensità. Campagna chiede maggiore velocità nella circolazione della palla e i suoi ragazzi rispondono con un parziale di 3-0 ad opera Di Fulvio-Gallo-Figlioli per il nuovo vantaggio azzurro a 4'31" da giocare (due gol su tre con l'uomo in più). La Serbia ha la fortuna di pareggiare dopo trenta secondi e di approfittare di qualche fischio arbitrale favorevole. Quando i rigori sembrano vicini Pijetlovic realizza il gol partita. La Serbia conquista la quinta World League consecutiva; l'Italia merita la standing ovation.
 
3-4 posto
CROAZIA-USA 10-4
 
5-6 posto
KAZAKHSTAN-RUSSIA 4-11
 
7-8 posto
AUSTRALIA-GIAPPONE 11-4
 
 
***

Semifinali - Sabato 24 giugno
 
1-4 posto
 
USA-SERBIA 11-13 d.t.r.
 
ITALIA-CROAZIA 9-7 d.t.r (1-1, 3-2, 1-2, 1-1) (3-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 1, Gitto N., Figlioli 2, Mirarchi, Velotto 1, Nora, Gallo 2, Renzuto Iodice, Bodegas, Aicardi, Bertoli, Volarevic. All. Campagna.
Croazia: Bijac, Macan, Petkovic, Loncar 1, Jokovic, Buljubasic 1, Vukicevic 1, Buslje, Fatovic 1, Krapic, Setka 2, Garcia, Marcelic. All. Tucak.
Arbitri: Buch (Esp) e Krizhanovskiy (Rus).
Superiorità numeriche: Italia 2/8 + un rigore, Croazia 2/10.
Note: 6-6 dopo i tempi regolamentari. Ammonito Tucak (allenatore Croazia) per proteste nel terzo tempo. Uscito per limite di falli Gitto nel terzo tempo.
Rigori: Jokovic parato, Figlioli gol, Vukicevic parato, Gallo gol, Setka gol, Di Fulvio gol, Garcia parato.
RUZA - Settebello in finale. Ai rigori, ma meritatamente. Ha fatto una gran partita il Settebello, soprattutto in difesa, e poi... ci ha pensato un immenso Del Lungo, che ha spostato l'ago della bilancia dalla parte azzurra parando tre rigori dopo il 6-6 dei tempi regolamentari.
Cronaca. La Croazia parte nel migliore dei modi: beduina di Loncar, 0-1. Il Settebello risponde con una botta vincente di Gallo. Cinque le superiorità concesse dagli arbitri nella prima frazione di gioco, quattro a favore della Croazia. La difesa azzurra, attenta e aggressiva, se la cava sempre senza danni. Nella quarta situazione con l’uomo in meno è molto bravo Del Lungo a dire no.
Secondo tempo, seconda superiorità per l’Italia: Velotto scaglia un gran lungolinea, Bijac non può farci niente (2-1). Pareggia Vukicevic, sempre con l’uomo in più, stavolta con una conclusione diagonale. Nemmeno Del Lungo ha la possibilità di opporsi nella circostanza. Gli azzurri tornano avanti (3-2) con un gol da cineteca di Francesco Di Fulvio, da posizione 4: il recchelino, nonostante la pressione di due avversari, lascia partire un diagonale che s’infila nell’angolino basso alla sinistra di Bijac. Uomo in più per gli azzurri, è una chance da sfruttare per staccare gli avversari, ma invece tocca a Del Lungo raccogliere nel sacco il pallone del 3-3 (Setka). Rimedia Gallo, che sorprende un poco attento Bijac con l’uomo in più. 4-3 per l’Italia al cambio di campo.
Piccolo passaggio a vuoto azzurro in apertura di terza frazione: la Croazia segna due volte di fila e capovolge il punteggio con Fatovic e Setka (4-5). Rimedia Figlioli in superiorità. L'Italia continua a giocare molto mene con l'uomo in meno: due volte la difesa azzurra dice no ai croati in vantaggio numerico, ma è bravo anche Del Lungo in un paio di occasioni a uomini pari. Si va all’ultimo parziale con le due squadre allineate: 5-5.
In apertura di quarta frazione rimette la testa avanti la Croazia (6-5), che chiude una controfuga con Buljubasic. Gli uomini di Tucak sprecano l’uomo in più del +2, Bijac fa un miracolo su Aicardi, ma il Settebello riesce ugualmente ad agguantare il pareggio in extremis: controfuga di Francesco Di Fulvio, fallo da rigore sull’azzurro, cannonata di Figlioli dai cinque metri (6-6) a 21” dalla sirena. Si va ai rigori e Del Lungo è davvero stratosferico: para tre dei quattro penalty croati! Prima a Jokovic, poi a Vukicevic, infine a Garcia. L’Italia invece non sbaglia un colpo ed è in finale.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Settebello gioca per l'oro. Nella prima delle due semifinali della World League di Ruza 2017 batte la Croazia 9-7 dopo i tiri di rigore (6-6 alla fine dei tempi regolamentari) e domenica 25 giugno alle 15 affronta la Serbia campione di tutto che ha superato gli Stati Uniti anche lei ai rigori 13-11 (8-8 dopo i quattro regolamentari) nella finale per il primo posto.
Il commento del commissario tecnico Alessandro Campagna. "Soddisfatti di aver raggiunto la finale che andremo a giocarci con la Serbia, che come noi ha vinto ai rigori con gli Stati Uniti. Bene la difesa in inferiorità numerica, dove abbiamo concesso solo due gol su dieci situazioni, meno bene aver subito quattro gol ingenui a uomini pari e ciò non deve accadere. Giocare questo tipo di partite ci fa bene per crescere e verificare il nostro lavoro".
La partita. L'Italia difende bene con l'uomo in meno (0/4 la Croazia nel primo tempo e 2/10 alla fine). La prima parata è di Del Lungo su Jokovic, il primo gol di Loncar in rovesciata a sorprendere tutti. Gli azzurri hanno quattro buone occasioni per pareggiare e alla fine ci riesce Gallo da posizione due. Il primo periodo si chiude in parità. Nel secondo arrivano i gol in superiorità numerica (due per parte) ma gli azzurri fanno la differenza con Di Fulvio a uomini pari e una difesa che gioca d'anticipo. Nel terzo tempo torna la parità: Fatovic pareggia dopo 56 secondi, non trascorre un minuto e Setka aprofitta del primo errore difensivo e trova la porta spalancata (Nora sceglie di marcare il centro e lo lascia libero di tirare), Figlioli fa 5-5 in superiorità numerica e del Del Lungo si supera sulla conclusione potente di Macan. Il Settebello è tanta roba. Quando attacca fa paura. Sta crescendo bene la squadra di Alessandro Campagna e per il gioco espresso meriterebbe di chiuderla nei tempi regolamentari. Nell'ultimo tempo, però, trova qualche difficoltà ad avvicinarsi e forza il tiro da fuori. Anche la stanchezza comincia a farsi sentire. La Croazia torna avanti con Buljubasic, poi ci vogliono sette minuti di forcing e recuperi per raggiungere il pareggio; Bertoli ci prova due volte (la prima dal centro) e Aicardi non è fortunato davanti a Bijac. Poi, quando mancano trenta secondi alla sirena e la palla è degli avversari, Di Fulvio la conquista a centro vasca e parte in velocità costringendo Setka al fallo da rigore che Figlioli trasforma. Dai cinque metri il match winner è Marco Del Lungo che para tre dei primi quattro rigori croati. Figlioli, Gallo e Di Fulvio fanno centro e quando Del Lungo respinge il tiro di Garcia Gadea non c'è più bisogno di continuare la serie.
L'unico precedente di quest'anno con la Croazia è stato il 28 aprile a Rijeka, in amichevole, con il successo del'Italia 5-4 e gol di Di Fulvio, Velotto, Renzuto Iodice, Bodegas e Aicardi. Nell'edizione 2017 della World League non si erano ancora affrontate. Nella precedente gli azzurri avevano vinto 9-8 all'andata e 14-12 dopo i rigori (9-9 i tempi regolamentari) al ritorno della fase preliminare che promosse l'Italia alla Superfinal in Cina. Sempre nel 2016, agli europei di Belgrado successo azzurro 8-6 nella semifinale per il quinto posto e vittoria della Croazia 10-7 nel girone B dei Giochi di Rio con 5 gol di Sukno, oggi grande assente per infortunio.
 
5-8 posto
AUSTRALIA-KAZAKHSTAN 11-12 d.t.r.
RUSSIA-GIAPPONE 18-17 d.t.r

Quarti di finale - 23 giugno

ITALIA-AUSTRALIA 13-5 (3-1; 4-2; 4-1; 2-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 1, Gitto N., Figlioli 5, Mirarchi, Velotto, Nora 2, Gallo 1, Renzuto Iodice 1, Bodegas 2, Aicardi 1, Bertoli, Volarevic. All. Campagna.
Australia: Slade, Putt, Ford G. 1, Kayes 1, Power, Edwards, Gilchrist, Younger 2, Ford A., Fannon, Hollis 1, Brooks, Hrysanthos. All. Fatovic.
Arbitri: Boudramis (Gre) e Stanojevic (Srb).
Superiorità numeriche: Italia 4/8, Australia 3/8.
Note: ammonito per proteste il CT azzurro Campagna nel secondo tempo. Dal terzo tempo cambio portiere nell'Australia: esce Slade e al suo posto entra Hrysanthos. Nel quarto tempo Volarevic sostituisce De Lungo tra i pali dell'Italia.

RUZA - E' una vita che è da noi, è il più italiano di tutti i naturalizzati. Ma avendo totalizzato oltre 150 partite con la calottina della nazionale australiana, Figlioli per forza di cose in questa sfida dei quarti di finale deve essere considerato un ex. E, come tale, Pietro ha fatto subito il suo dovere pareggiando il gol iniziale di Younger e realizzando subito dopo la rete del sorpasso azzurro (2-1). Tutto in 51 secondi. Da quel momento il Settebello non è stato più raggiunto. Merito anche di Gallo, che ha fatto il 3-1, e anche della difesa azzurra, ben protetta da Del Lungo.
Tutte a uomini pari le reti italiane della prima frazione di gioco, e anche le prime due del secondo tempo. Arriva il primo gol di Bodegas e il tris di Figlioli, che poi assieme a Nora s'incarica di cancellare lo zero nella casella delle reti in superiorità. Il quarto gol personale dell'ex recchelino, vero e proprio incubo per la squadra di Fatovic, fa piombare l'Australia a -4 (7-3) al cambio di campo. Ottima Italia nei primi due tempi.
L'Australia, al contrario del Settebello, tra i pali ha qualche problema. Fatovic cerca di correre ai ripari nella terza frazione mandando in porta Hrysanthos al posto di Slade. Ma ci vorrebbe ben altro per arginare lo strapotere offensivo degli azzurri, che affondano i canguri (11-4) con la prime reti di Aicardi, Renzuto e Di Fulvio e con la seconda di Bodegas. Siamo soltanto a metà della terza frazione e l'Italia già vede ben delineata la sagoma della Croazia, che domani affronterà in semifinale (diretta streaming sul sito della Fina).
Il quarto tempo è soltanto una formalità per il Settebello. Le uniche note di rilievo sono l'ingresso di Volarevic nella porta azzurra e il quinto gol di Figlioli, stavolta su rigore.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'Italia batte l'Australia 13-5 e sabato 24 giugno in semifinale affronta la vincente di Kazakistan-Croazia. All'Aquatic Palace di Ruza si giocano i quarti di finale della World League maschile di pallanuoto. Nel primo incontro della giornata gli azzurri vincono e convincono e fanno il loro ingresso in zona medaglie. Pietro Figlioli, il capitano, fa cinque gol e sale a quota otto diventando il miglior realizzatore del Settebello nelle prime quattro partite. Tra gli australiani si conferma buon tiratore il capitano Aaron Younger che finora ne aveva fatti 8 e con i due agli azzurri arriva a 10. 
Il commento del commissario tecnico Alessandro Campagna. "Stiamo crescendo con continuità sul piano del gioco; stanno migliorando i meccanismi difensivi e anche davanti gestiamo la palla con tranquillità e cerchiamo la soluzione. E' chiaro che ancora alcuni giocatori faticano a trovare delle soluzioni molto valide, però sono convinto che questa è una buona base di partenza. Adesso abbiamo due partite toste, una bella semifinale e poi vediamo che tipo di finale, dove in 48 ore ci saranno ulteriori occasioni di crescita". Sull'Australia aggiunge. "E' una squadra rinnovata rispetto all'ultima Olimpiade, che è destinata a crescere. Gli elementi validi ci sono, tirano bene ma gli manca ancora un po' di esperienza. Queste partite servono anche a loro e sono sicuro che al mondiale troveremo una squadra diversa". 
La partita. Stavolta il Settebello è bello fino alla fine. Non si specchia più nell'acqua durante minuti che precedono la sirena. E' reattivo e concede poco agli avversari anche quando il risultato è in cassaforte. La migliore partita del torneo e con l'uomo in più un apprezzabile 50% di media realizzativa (4/8). Pronti, via e il primo gol è gialloverde: il capitano Younger fa 0-1 dopo tre minuti di gioco. Il capitano azzurro Figlioli replica con due gol in un minuto: il primo con una botta dalla linea dei cinque metri, il secondo al termine di una triangolazione spettacolare Di Fulvio-Velotto-Figlioli. Azzurri avanti 8-3 a inizio terzo tempo con Aicardi che gira a rete l'assist di Gitto, 12-4 con Figlioli a 5 minuti dalla fine in superiroità che fa la manita agli ex connazionali. Del Lungo in porta è diventato una garanzia: come Tempesti è decisivo e come lui parla ai suoi e dirige la difesa con autorità. Volarevic lo sostituisce nel quarto tempo ed anche lui contribuisce a tenere basso il numero dei gol subiti (oggi soltanto 5, come contro gli Stati Uniti all'esordio).

SERBIA-GIAPPONE 19-10
KAZAKHSTAN-CROAZIA 3-19
USA-RUSSIA 8-6
 
***
 
FASE PRELIMINARE
Classifica finale girone A: Serbia 9; Italia 5; Usa 4; Kazakistan 0
Classifica finale girone B: Croazia 9; Russia 6; Australia 3; Giappone 0
 
N.B.: gli orari sono italiani

Terza giornata - Giovedì 22 giugno
 
KAZAKHSTAN-ITALIA 6-14 (0-3, 1-3, 2-5, 3-3)
Kazakhstan: Makhmetov, Medvedev 2, Shvedov, Pilipenko 1, Altayev, Shmider, Shakenov 2, Verdesh, Ukumanov 1, Ruday, Manafov, Turlykhanov, Shlemov. All. Knezevic.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 1, Gitto N., Figlioli 1 rig., Mirarchi C. 3, Velotto, Nora 1, Gallo 1, Renzuto Iodice 4, Bodegas 2, Aicardi, Bertoli, Volarevic. All. Campagna.
Arbitri: Mercier (Fra) e Vlasic (Cro).
Superiorità numeriche: Italia 8/9 + un rigore, Kazakhstan 1/6
Note: nell'Italia in porta dal primo minuto Volarevic, il Kazakhstan inizia con Shlemov tra i pali e nel terzo tempo fa entrare Makhmetov.
RUZA - Poco da dire su questa gara, che ci consente di ribadire un pensiero già espresso: squadre come il Kazakhstan non possono prendere parte ad una Superfinal. Se la Fina vuole che la World League diventi una cosa seria (attualmente non lo è) deve cambiare formula.
Poco più che un allenamento, dunque, per gli azzurri. Così come era successo ieri, il primo gol del Settebello porta la firma di Bodegas, ma ovviamente il prosieguo è ben diverso da quello della gara con la Serbia. Volarevic, che oggi ha giocato tutta la gara, raccoglie il primo pallone nella sua rete sul punteggio di 0-5, dopo dieci minuti di gioco. Renzuto il miglior marcatore azzurre con 4 gol. Domani nei quarti di finale c'è l'Australia.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'Italia parte con l'acceleratore premuto. Capitalizza le prime due superiorità numeriche, fallisce la terza ma non sbaglia più fino alla fine (8/9 + un rigore realizzato da Figlioli ad inizio quarto tempo). Azzurri avanti 5-0 dopo 10'05" e 11-1 dopo 20'44". Il primo gol del Kazakistan lo segna Ukumanov al minuto 10'29" con un tiro dai 7 metri. Tra i pali degli azzurri c'è Volarevic che mette in vasca tutta la sua esperienza. Nei primi due tempi il Settebello è quasi perfetto, nel terzo e quarto lascia sempre due gol agli avversari nei minuti conclusivi. Dalla panchina Campagna chiede calma e intensità. A 3'54" dalla sirena capitan Figlioli lascia il campo per un colpo al naso. Dopo i quattro gol di Aicardi alla Serbia, oggi cala il poker Renzuto Iodice (tre a uomini pari e l'altro in superiorità). Tripletta di Mirarchi che colpisce con bravura da posizione cinque.
Il commento del commissario tecnico Alessandro Campagna. "Per tre tempi molto bene in difesa e anche nella gestione della palla in attacco. L'avversario non è certo di primissima fascia ma anche queste partite servono per acquisire maggiore certezza e maggiore confidenza. Molto bene anche con l'uomo in più, quasi il 100% (8/9) e in meno, solo un gol subito su 6 inferiorità numeriche. Quello che non mi è piaciuto è il calo di concentrazione nel finale dove gli abbiamo permesso di fare due gol di seguito. Probabilmente le energie fisiche e mentali erano già rivolte al quarto di finale". Sulla prossima gara aggiunge. "L'Australia è una squadra molto fisica. Mi aspetto una partita dura e molto combattuta. Queste sono le partite che piacciono a me, dove ti giochi qualcosa ed hai maggiori possibilità di crescita. Mi aspetto un altro passo in avanti"..

CROAZIA-AUSTRALIA 8-3
IL TABELLINO

SERBIA-USA 15-8
IL TABELLINO

GIAPPONE-RUSSIA 5-12
 
***
 
Seconda giornata - Mercoledì 21 giugno

USA-KAZAKHSTAN 14-10
AUSTRALIA-GIAPPONE 9-8
CROAZIA-RUSSIA 12-7

SERBIA-ITALIA 13-7 (2-1; 3-2; 4-3; 4-1)
Serbia: Pijetlovic G., Subotic 2, Rasovic, Randjelovic, Cuk 1, Pijetlovic D. 3, Ubovic, Aleksic, Drasovic, Filipovic F. 4, Prlainovic 1, Mitrovic S. 1, Mitrovic B. All. Savic.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F., Gitto N., Figlioli 1, Mirarchi C., Velotto, Nora 1, Gallo, Renzuto Iodice, Bodegas 1, Aicardi 4, Bertoli, Volarevic. All. Campagna.
Arbitri: Buch (esp), Hodgers (Aus).
Superiorità numeriche: Serbia 6/1, Italia 5/12.
Note: usciti per limite di falli Bertoli e Gitto (I), Subotic e Randjelovic (S) nel quarto tempo.
RUZA - Il Settebello, nel rispetto delle previsioni, s'infrange contro la superiorità della Serbia, che prenota la vittoria del girone. Salvo un impensabile miracolo degli Stati Uniti contro la squadra di Savic, domani battendo il Kazakhstan gli azzurri chiuderanno la fase preliminare al secondo posto.
Cronaca. Dusko Pijetlovic, che quest'anno ha lasciato la Pro Recco, si presenta subito con un pesante uno-due in superiorità numerica. Il primo tempo è un bel test per la difesa italiana, che va in inferiorità ben quattro volte. Il 2-1 sul tabellone dice che gli azzurri, in gol con Bodegas a uomini pari, se la sono cavata egregiamente.
in apertura di seconda frazione arriva il primo gol del Settebello con l'uomo in più. Lo segna ancora Aicardi (2-2). Il pareggio, però, è di breve durata: Filipovic, Subotic e Cuk allontanano gli azzurri a -3 (5-2). Ci vorrebbe una pronta risposta per alimentare le speranze di riscossa: ci pensa nuovamente Aicardi, ancora in superiorità. Al cambio campo il tabellone dice: Serbia 5, Italia 3.
La mano di Matteo Aicardi resta particolarmente calda con l'uomo in più anche sotto l'altra porta. Ma il suo poker personale, tutto in superiorità, non riesce ad arginare la superiorità della Serbia, che chiude la frazione sul +3 (9-6).
In apertura di quarta frazione Subotic e Filipovic, che al contrario di Aicardi finora ha segnato solo a uomini pari, fanno svanire le residue speranze azzurre di potercela fare. Filipovic poi fa centro anche in superiorità e doppia gli azzurri (12-6). Il +6 rimane sul tabellone alla fine della gara (13-7) grazie alle reti di Nora e Aleksic.
 
***
 
Prima giornata - Martedì 20 giugno

USA-ITALIA 7-9 (1-0, 2-0, 2-3; 0-2)(2-4)
Usa: Baron, Hooper 1, De Trane, Obert, Hallock, Vavic, Dunstan, Carniglia, Bowen 2, Ramirez 1, Roelse, Irving 1, Holland. All. Udovicic.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F., Gitto N., Figlioli 1, Mirarchi C., Velotto, Nora, Gallo, Renzuto Iodice 2, Bodegas 1, Aicardi, Bertoli, Volarevic. All. Campagna.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Krizhanvskiy (Rus).
Superiorità numeriche: Usa 1/2 + un rigore, Italia 1/3.
Sequenza rigori: Bowen gol, Figlioli gol, Obert parato, Gallo gol, Irving gol, Di Fulvio gol, Hooper parato, Renzuto Iodice gol.
RUZA - Prevalgono le difese nel match Usa-Italia. Quella statunitense impedisce agli azzurri di violare la porta di Baron nei primi due tempi, che si concludono con gli americani avanti 3-0; quella italiana propizia la rimonta azzurra che si concretizza (5-5) con il gol di Francesco Di Fulvio in superiorità a poco meno di due minuti dalla sirena conclusiva. Si va ai rigori e Del Lungo suggella la sua ottima gara parando i penalty di Obert e Hooper.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Settebello vince in rimonta. Gli azzurri di Alessandro Campagna battono gli USA 9-7 dopo i tiri di rigore. Vanno sotto 3-0 a metà gara e si sbloccano dopo 17'49" con il gol di Renzuto Idoice che suona la carica. I tempi regolamentari si chiudono 5-5 e nei secondi finali c'è anche l'occasione per vincerla prima. Il match Croazia-Giappone, vinto dalla squadra Tukak 13-5, apre l'edizione 2017 della Superfinal di World League. Nello stesso girone dell'Italia, la Serbia batte 15-7 il Kazakistan. I campioni olimpici, mondiali ed europei sono i prossimi avversari del Settebello. Appuntamento domani alle 16.20 ora italiana.
La partita. L'Italia si sblocca nel terzo tempo e batte gli USA 9-7 dopo i rigori. I tempi regolamentari si concludono sul 5-5. Primo tempo sottoritmo. Per gli azzurri una conclusione di Di Fulvio dopo 2'40" e per gli americani il gol di Irving a 4'36". Nel secondo si contano almeno quattro buone occasioni per segnare ma ancora nessun gol: due volte Gallo, poi Bodegas e Di Fulvio provano a superare Baron senza fortuna; vanno a segno due volte, invece, gli Stati Uniti: con Ramirez su rigore (fallo di Aicardi) e Bowen per il massimo vantaggio (3-0). La rimonta comincia al minuto 17'49" di gioco con il primo dei due gol di Renzuto Iodice, al quale segue quello di Figlioli (un missile acqua-aria) che poi potrebbe fare doppietta con una palomba intuita da Baron. Gli americani, però, restano ancora avanti per merito di una controfuga di Hooper e il gol in superiorità numerica di Bowen (5-3). Nell'utlimo periodo Del Lungo salva il risultato respingendo di testa un'altra ripartenza di Hooper evitando così il -3, poi Bodegas e Di Fulvio firmano il pareggio; una prodezza con deviazione al volo per l'italo-francese su assit di Di Fulvio che poi capitalizza la terza occasione con l'uomo in più degli azzurri (1/3). Ai tiri dai cinque metri altre due paratone di Del Lungo su Obert e Hooper, mentre Figlioli, Gallo, Di Fulvio e Renzuto Iodice fanno centro.
Il commento del commissario tecnico Alessandro Campagna. "Primi due tempi quasi indecifrabili. Riuscivamo a dare velocità alla manovra ma non avevamo la giusta lucidità nelle conlcusioni, neanche quando eravamo da soli davanti alla porta. Non siamo riusciti a produrre nulla e per tre tempi abbiamo guadagnato zero espulsioni e trovato difficoltà a servire il compagno ai due metri. Poi, quando nel quarto tempo ho chiesto maggiore movimento e profondità, la squadra si è sbloccata definitivamente. Sul risultato di 5-3 la partita sembrava abbastanza compromessa e abbiamo avuto una grande reazione; siamo andati sul 5-5 e potevamo anche chiuderla prima, se non avessimo sbagliato l'ennesimo gol a tu per tu col portiere. Però questo non mi preoccupa. E' bene arrivarci, poi verrà il momento in cui saremo più pronti. Non è quello il problema. Ottima la ripresa e la reazione della squadra. Siamo riusciti a vincere ai rigori ed anche questo è un merito e un buon segnale di carattere e concentrazione. Ora analizzaremo quello che non è andato bene nella prima parte e lavoreremo sui nostri errori".        

CROAZIA-GIAPPONE 13-5 (4-2; 3-0; 1-2; 5-1)
Croazia: Bijac, Macan, Petkovic 3, Loncar 1, Jokovic 2, Buljubasic 1, Vukicevic, Buslje 1, Fatovic, Krapic, Setka 3, Garcia 1, Marcelic. All. Tucak.
Giappone: Katbuyuki, Seiya 1, Shuma, Mitsuaki, Takuma, Ateuto, Yusuke, Mitsuru 1, Atbushi 1, Kohei, Keigo 1, Kenta 1, Tomoyoshi. All. Toji.
Arbitri: Boudramis (Gre) e Ortega (Usa).

SERBIA-KAZAKHSTAN 15-7
IL TABELLINO SU

AUSTRALIA-RUSSIA 5-11
 
Finali - 25 giugno
11.00 finale 7/8 posto
12.20 finale 5/6 posto
13.40 finale 3/4 posto
15.00 finale 1/2 posto
16.30 Cerimonia di chiusura
 

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