Una brutta Italia cede nettamente contro l’Ungheria. Le azzurrine perdono 12-8 e dovranno passare dagli ottavi
Pubblicato il 03 Ago 2122 15:26
Dopo un ingresso nel torneo decisamente soft, altrettante goleade nelle due prime uscite, arriva il primo momento della verità per le azzurrine. Battere l’Ungheria per acquisire la certezza matematica del primo posto nel girone ed il passaggio diretto ai quarti di finale. Questo l’obiettivo dell’Italia Under 18 che nella terza giornata del gruppo A della rassegna iridata di categoria, affronta a Belgrado la formazione magiara. Parte male, arriva ad un passo dalla rimonta ma cede nuovamente, di schianto, quando ha ormai rimesso in equilibrio la sfida. Si chiude con una pesante sconfitta il percorso nella prima fase della competizione per le ragazze allenate da Giacomo Grassi che nel big match odierno perdono 12-8 contro le magiare e devono accontentarsi del secondo posto in classifica, piazzamento che, domani, le costringerà ad affrontare, negli ottavi di finale, una tra Uzbekistan e Giappone per andare poi ad incrociare nei quarti, venerdì, l’Olanda. La formazione in calottina bianca inizia il match subendo il buon approccio delle avversarie e commettendo errori grossolani in attacco prima di riuscire a sbloccarsi con Longo, sul finire del parziale inaugurale, grazie ad una rete assegnata dopo il controllo al Var. Leone e compagne provano a reagire grazie alle bordate dalla distanza della De March, miglior marcatrice della sua squadra con una tripletta, ma si complicano ulteriormente l’esistenza con qualche disattenzione difensiva di troppo prima di produrre il massimo sforzo, nel tentativo di tornare in gara, quando nel terzo parziale si riportano sul -1 grazie al primo centro di giornata per Paola Di Maria. Quando tutto potrebbe lasciare presagire la modifica dell’inerzia dell’incontro le magiare ribadiscono, a gran voce, la propria superiorità e chiudono definitivamente i conti piazzando un devastante 5-0 a cui il mini Setterosa non ha la forza di riuscire a replicare. I sigilli apposti nel finale dal nuovo centroboa del Bogliasco e dall’attaccante dell’Ekipé Orizzonte servono solo a ridurre le proporzioni della battuta d’arresto.
Credits: Slobodan Sandic/ Serbian Waterpolo Federation
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