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Tutti o quasi l’avevano accreditata come una delle autorevoli candidate per la vittoria finale ma nell’ottica di un difficile duello contro gli Stati Uniti a caccia della quarta affermazione consecutiva. La Spagna invece ha riscritto la storia, ha battuto 11-9 in finale una grandissima Australia e ha conquistato così una meritatissima medaglia d’oro che altro non è che il frutto del duro lavoro quotidiano e di una certosina programmazione con cui Miki Oca, tra i pochi a fregiarsi del titolo sia come giocatore che come allenatore, ed il suo staff hanno aiutato la squadra a limare quanto ciò che era mancato a Tokyo. Le iberiche meritano il trionfo perché hanno giocato meglio di un agguerrito lotto di concorrenti, hanno saputo interpretare con qualità i momenti fondamentali e soprattutto legittimano la loro affermazione con un percorso costruito su sole vittorie, la più sofferta delle quali ai rigori nella semifinale contro l’Olanda. A decidere le sorti di una bellissima partita nella quale le due contendenti si fronteggiano a viso aperto e solo l’impressionante serie di parate decisive messe a referto dai due estremi difensori impedisce la realizzazione di un maggior numero di gol l’inesorabile progressione con cui il sette in calottina scura sgretola la resistenza delle coriacee avversarie costruendo il margine di vantaggio che finirà per rivelarsi risolutivo. A recitare un  ruolo di assoluta protagonista in un’orchestra nella quale ogni giocatrice suona con sincronismo perfetto lo stesso spartito delle compagne una scatenata Bea Ortiz che nel terzo parziale firma tre reti con le quali contribuisce a regalare alle sue il massimo vantaggio ma non gli è da meno Maica Garcia che ben francobollata ai due metri si sposta sul perimetro per lasciare spazio alle compagne e riesce a rivelarsi determinante grazie ad una tripletta nella quale mette in evidenza la tecnica di tiro degna dei migliori esterni. Impossibile però non menzionare una stratosferica Terrè che stritola le velleità delle rivali mettendo a referto parate determinanti in serie.