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Si avvicina il momento decisivo della stagione, quello in cui si disputano i match che decidono l'assegnazione dei titoli. La Pro Recco si presenta ai nastri di partenza del terzo concentramento di Champions League, da domani a mercoledì al Centro Federale di Ostia, decisa a conquistare quel successo che metterebbe matematicamente al sicuro la conquista del primo posto nel girone A e a rifinire sia la condizione che gli automatismi di gioco in vista di un mese e mezzo nel quale si giocherà la stagione tra Final Four di Coppa Italia, playoff scudetto e Final Eight di Len Champions League. L’attaccante Stefano Luongo analizza la situazione della formazione ligure, evidenzia le aspettative della compagine allenata da Hernandez e sottolinea l’importanza, per il movimento pallanuotistico nazionale, di una possibile finale europea contro l’AN Brescia, formazione che sembra aver sensibilmente ridotto il gap con capitan Ivovic e compagni.

 

Ci avviciniamo alla fase della stagione in cui si disputano i match che decretano l'assegnazione dei titoli. Come ci arriva la squadra? 
La squadra ci arriva a parer mio in salute ma soprattutto con molta voglia di affrontare le partite vere dopo un anno in cui, per forza maggiore, si è giocato molto poco.

 

Che tipo di lavoro avete svolto anche in previsione del fatto che dopo la bolla di Ostia arriveranno poi i match decisivi? 
Abbiamo caricato molto in queste ultime settimane anche perché nel prossimo mese e mezzo ci giochiamo tutta la stagione.
Quali sono gli aspetti del gioco su cui il gruppo può registrare i maggiori margini di progresso?
il nostro gioco è abbastanza consolidato ma credo che abbiamo enormi margini di miglioramento in difesa dove spesso subiamo gol stupidi.
 

Da domani affronterete il terzo concentramento di Champions League. Quali sono le vostre aspettative?
Come sempre, le nostre aspettative sono di vincere tutte le partite ma soprattutto di giocare al meglio delle nostre possibilità.

 

Nella seconda tornata di incontri avete travolto Olympiacos e Jug. Credi che potrà ripetersi lo stesso copione o incontrerete qualche difficoltà in più se consideriamo che i vostri avversari non avranno nelle gambe le fatiche del torneo preolimpico?
Si sono incrociati alcuni fattori, noi che fisicamente e psicologicamente stavamo molto bene mentre altre squadre erano un po' scariche. Direi che noi siamo stati molto bravi e loro non al meglio.

 

Da fuori tutti valutano la Pro Recco come un'armata invincibile. Quale percezione avete del vostro valore all'interno dello spogliatoio? 
La percezione è che dipende da noi, nel bene e nel male, se saremo concentrati e pronti fisicamente sarà dura per tutti gli avversari, altrimenti avremo difficoltà
 

Credi che il gap esistente con l’AN Brescia si sia ridotto o potete vantare ancora un notevole margine di vantaggio sulla formazione lombarda?
Penso che il gap si sia ridotto, il Brescia ha fatto un’ottima campagna acquisti e la trovo una squadra compatta e equilibrata.
 
Che cosa significherebbe per la pallanuoto nostrana una finale tutta italiana? 
Sicuramente sarebbe molto importante per il nostro movimento e per noi italiani, in un momento in cui in Champions negli ultimi anni l’hanno fatta da padrone le squadre estere, sarebbe un segnale positivo per fare capire che il nostro campionato e i nostri club sono ancora al top in Europa.
 
Fotografia: Enrico Casiraghi