Spagna-Montenegro: i campioni d’Europa sfidano le aquile nel primo quarto di finale
Pubblicato il 12 Feb 2124 13:25
Sulla carta si presenta come un incontro dal pronostico segnato ma attenzione a considerare il risultato come acquisito perché le partite ad eliminazione diretta possono riservare qualsiasi tipo di sorpresa. Nell’atto di apertura dei quarti di finale del torneo maschile della rassegna iridata la Spagna, prima a punteggio pieno nel girone A, sfida a Doha, fischio d’inizio previsto domani alle ore 14:00, il Montenegro che nel crossover ha piegato 12-9 la Romania dopo aver chiuso al secondo posto il girone C. Appare fin troppo scontato lasciar pendere la bilancia dalla parte dei neocampioni d’Europa che anche in Qatar continuano a viaggiare sugli elevati standard di rendimento ammirati in Croazia. Granados e compagni sono una delle realtà di riferimento del panorama mondiale e anche quando non portano a casa la vittoria finale concludono, molto spesso, sul podio nei grandi eventi internazionali. Quella iberica è formazione molto ben organizzata in difesa, che conta sull’eccellente tandem di portieri Aguirre-Lorrio, quest’ultimo è bravissimo a farsi trovare pronto ogni volta in cui il Ct lo chiama in causa, ed in attacco può far male da qualsiasi posizione. Se gli spagnoli incastonano il valore assoluto dei propri fuoriclasse nel contesto dell’organizzazione di gioco avviene forse il contrario per gli avversari. Il Montenegro, che ha ottenuto il pass per Parigi grazie al successo nel crossover, basa la sua forza su un collettivo che esegue ormai quasi a memoria i meccanismi di gioco del suo tecnico. L’unica stella di prima grandezza è Petar Tesanovic, portiere dell’AN Brescia che ha trascinato i suoi all’affermazione iniziale sugli USA e sulla cui prestazione poggiano buona parte delle speranze delle “aquile” di riuscire nell’impresa. La possibilità di scendere in acqua senza avere nulla da perdere e con la carica positiva derivante dall’aver timbrato il biglietto per la Parigi galvanizzano i montenegrini che potranno giocare liberi di testa ma consapevoli che solo una performance stellare del loro campione ed una partita perfetta sui due versanti della vasca potranno mettere in difficoltà la corazzata allenata da Martin.
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