"Affascinante, dura, leale, sommersa".
Con questi aggettivi, qualche anno prima di andarsene, Paolo De Crescenzo descrisse la pallanuoto in un'intervista al Corriere della Sera.
Definizione perfetta.
Paolo sapeva sempre trovare le parole giuste. Era questa una delle doti che hanno fatto di lui l'Allenatore.
Si, perchè nessuno come Paolo De Crescenzo ha saputo incarnare questo ruolo. Abilità, acume, bravura, carattere, competenza, coraggio, dedizione, passione, pazienza, umiltà le caratteristiche che l'hanno sospinto verso i grandi traguardi che ha raggiunto, e sorretto nei momenti di difficoltà.
Rassegnazione la parola che non è mai entrata nel suo vocabolario.
Non ha mai voluto rassegnarsi al declino progressivo che anno dopo anno spingeva sempre più giù lo sport che ha amato. Ha lottato come un leone, con rabbia, con grande volontà nel tentativo di sostenerlo. L'immagine che più torna alla mente pensando a lui è a Napoli, a pochi passi dal mare. Mi aveva telefonato e mi aveva detto: "Vediamoci a via Caracciolo, dobbiamo fare qualcosa".
Qualcosa per cercare di salvare la pallanuoto. Voleva rimettere in vita l'Associazione Allenatori e aveva preparato un progetto, preciso ed efficace, proprio come Paolo. Purtroppo è rimasto sulla carta.
Lui è rimasto nel cuore di tutti coloro che amano questo sport affascinante, duro, leale, sommerso. E oggi, a tre anni da quel maledetto 2 giugno 2017 che ce l'ha portato via, la sua mancanza si sente sempre più forte.
Mario Corcione
I VOSTRI COMMENTI
Un Capitano, un Compagno, un Maestro, un Allenatore, Sempre con Tutti Noi
Maurizio Migliaccio
Un Signore.
Poppy Ajosa
Un grandissimo personaggio che tutta la Pallanuoto rimpiange.
Daniele
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