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Sis Roma ed Ekipé Orizzonte tornano in acqua per gara 3: in palio il match point tricolore

  Pubblicato il 12 Mag 2123  19:43
L’unica certezza è che quella di domani sarà lo sliding doors della serie perché consegnerà alla vincitrice il primo match point tricolore. Nell’incontro valevole per gara 3 di finale scudetto del campionato di serie A1 Femminile la Sis Roma riceve al Babel, fischio d’inizio previsto domani alle ore 14:00 con diretta tv su Raisport + HD, l’Ekipé Orizzonte. La rimonta finale e la successiva vittoria ai rigori ottenuta mercoledì hanno consentito alla formazione catanese di rimettere in parità una serie che nei primi due atti ha regalato emozioni e spettacolo. Il nuovo ritorno in acqua di Tania Di Mario, costretta a giocare quasi tre tempi per i due falli gravi precocemente commessi da Halligan, ha notevolmente elevato il tasso tecnico e di esperienza delle etnee che, ancora una volta, hanno esibito il carattere di chi non si arrende mai e hanno recuperato, per ben nove volte, due reti di svantaggio. Al sette capitolino è mancato, probabilmente, l’ultimo sforzo in difesa per chiudere i conti e siglare il 2-0 ma è innegabile affermare che le prime due sfide hanno ribadito l’esponenziale crescita di una realtà che alle spalle delle giocatrici della nazionale concede sempre più spazio alle ragazze provenienti dal vivaio societario. Dal punto di vista motivazionale le siciliane tornano nella vasca romana con la carica di entusiasmo derivante da un successo che ad un certo punto appariva insperato e consapevoli che vincere significherebbe avere la possibilità di provare chiudere la serie davanti al pubblico amico. Le ragazze allenate da Capanna devono essere brave a smaltire la delusione per la sconfitta resettando l’esito della gara precedente per tuffarsi in acqua con la grinta di chi vuole sfruttare il fattore campo e sa che non può sbagliare per non trovarsi spalle al muro. Difficile sbilanciarsi in qualsiasi tipo di pronostico ma sembra scontato attendersi una nuova sfida destinata a svilupparsi in un duello punto a punto e nella quale saranno decisivi sia la capacità di curare i dettagli che di saper volgere a proprio favore gli episodi.  Alla vigilia il vice allenatore del Setterosa Mino Di Cecca presenta così il match.
 
Mino Di Cecca
Stiamo assistendo a una grandissima finale. Le due squadre stanno giocando una bellissima pallanuoto, un vero spot per la pallanuoto femminile. Il tutto condito da un’altalena di emozioni e ribaltamenti di punteggio che rendono il tutto talmente imprevedibile che fare un pronostico è davvero difficile.  Ciò che mi è piaciuto maggiormente nelle prime due partite è la grande reazione della squadra in svantaggio, che in entrambi i match è riuscita a ottenere la meglio quando sembrava di dover soccombere. Questo apre anche a una riflessione: giocare sempre più spesso partite come queste insegna alle atlete ad essere concentrate per una durata maggiore nella partita. Da queste serie, punto a punto, se ne esce più forti e con un’esperienza che è difficile da trasferire loro in allenamento.
Mi auguro che queste partite siano viste da tutte le squadre di pallanuoto giovanile italiane. Mi viene da consigliare agli allenatori, ma sicuramente già lo fanno, di rinunciare ad un allenamento e fare in modo che queste partite siano l’Allenamento, con la “A” maiuscola. Infine, non posso non dire che la presenza di Tania Di Mario in acqua ha reso tutto più “romantico”. Bisogna seguire degli esempi, sempre. Gli esempi sono la vitalità di uno sportivo.
Nella seconda partita ci sono stati due particolari che mi piace mettere in evidenza: da una parte si è vista una bella scossa di Palmieri, da vero capitano, verso la compagna che aveva preso gol dal centro; dall’altra l’intervista molto oculata ed intelligente di Picozzi che aveva sbagliato una manciata di minuti prima il rigore decisivo.
Spero che tutti gli spettatori possano continuare a vedere questo spettacolo a cominciare da domani e vincerà chi riuscirà a cogliere il particolare nell’equilibrio che ad oggi è comun denominatore di questa finale.
 
Credit: Claudio Bosco
 

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