Serbia-Croazia: la Top 5 di Leonardo Binchi
Pubblicato il 12 Ago 2124 08:48
La Serbia smentisce tutto e tutti, batte la Croazia 13-11 e si laurea campione olimpica per la terza volta consecutiva. Non sarà la formazione stradominante allenata da Savic ma il sette di Stevanovic completa il suo cammino trionfale nella fase ad eliminazione diretta con una prova maiuscola nella quale detta il ritmo delle operazioni fin dall’inizio, controlla la reazione degli avversari e vince la partita giocando per la quasi totalità della sua durata in zona M.
Filipovic
Inizia il torneo senza la fiducia da parte dei suoi compagni, non fa vedere grandi cose e poi durante la competizione cresce fino ad essere tra i migliori in campo della finale. Encomiabile
Jaksic N.
È sempre presente per la sua nazionale con la sua grande esperienza. Disputa un ottimo torneo e nella finale tira fuori tutte le carte che ha, sia in fase difensiva che offensiva, e si conferma giocatore di livello assoluto.
Cuk
Con i suoi tiri fulmina la Croazia e come tutta la squadra si dà da fare in difesa ma davanti è devastante ha un tiro che è veramente una bomba.
Fatovic
Trascinatore dei suoi per tutta l’Olimpiade, specialmente in semifinale. Nella sfida per il titolo ci prova in tutti i modi, spesso viene anche poco servito però la Croazia davanti a questa Serbia è troppo piccola e non ce la può fare.
Loncar
Ai due metri lotta come un leone, è un centroboa di livello assoluto che gode di ottima condizione, ha esperienza e lotta fino a quando il suono della sirena non sancisce la conclusione del match.
Prima di questi cinque citerei però Stevanovic. Di solito nello sport ai gesti si attribuisce il nome di chi li inventa. Come nel salto in alto c’è la tecnica Fosbury io darei grande merito alla Gu zona in onore di Baldineti, da non confondersi con la Bi-zona di Lino Banfi in un film comico sul calcio. La Gu zona fa vincere un oro olimpico a Stevanovic. Grande merito a lui di aver visto questa zona applicata per la prima volta dal nostro Baldineti, scimmiottata e copiata da molti, che lo porta sul gradino più alto del podio olimpico.
Marcel ter Bals / Associazione di pallanuoto della Serbia
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