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Sardinia Cup: l’Italia vince 12-10 la battaglia contro la Serbia e si aggiudica il torneo

  Pubblicato il 10 Ago 2122  19:32
Italia-Serbia 12-10(parziali 2-4;3-2;3-3;4-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 3 (1 rig.), Alesiani, Iocchi Gratta 1, Fondelli, Cannella 1 Renzuto Iodice 3,  Condemi 2, Ferrero 1, Bruni, Di Somma, Dolce 1, Massaro. All. Campagna.
Serbia: Risticevic, Mandic 2, Velkic 1, Randjelovic 2, Vucinic 1, Pljevancic 1, S. Rasovic, Lukic 1, Drasovic 1, Radulovic, Stojanovic, Drasovic 1, Dobozanov, Martonovic. All. Savic
Arbitri: Filippo Gomez (Ita) e Putnikovic (Srb)
Note:  Usciti per limite di falli Vucinic (S) a 5'53 del terzo tempo, Fondelli (I) a 3'16  e Randelovic (S) a 7'36 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 5/11 + 3 rigori e Serbia 4/12 + un rigore. Espulsi per reciporche scorrettezze Alesiani (I) e Radulovic (S) a 1'42 del secondo tempo, per reciproche scorrettezze Di Somma (I) e Martinovic (S) a 6'32 del terzo tempo, per gioco violento Lukic (S) a 4'30 del quarto tempo e per reciproche scorrettezze Pljevancic (S) e Bruni (I) a 7'41 del quarto tempo. Dobozanov (S) para un rigore a Di Somma a 3'52 del secondo tempo, Risticevic (S) para un rigore a Di Fulvio a 5'53 del terzo tempo. 
 
 
Chiudere il torneo in bellezza provando a battere i bicampioni olimpici ma soprattutto offrire i primi significativi segnali di risposta alle parole con cui il Ct ha stimolato la squadra dopo il successo di ieri. Nell’incontro valevole per la terza e conclusiva giornata della Sardinia Cup l’Italia, reduce dalla vittoria di misura ottenuta contro la Croazia, affronta la Serbia, formazione che guida la classifica a punteggio pieno in virtù delle due affermazioni ottenute in altrettante uscite. Rispetto alla partita con i croati Campagna continua a tenere a riposo Damonte e Presciutti, impegnati nel loro programma di recupero, a cui fanno compagnia Rossi, Nicosia e Cassia mentre torna nei tredici a referto Massaro. Seconda vittoria consecutiva per i padroni di casa che, al termine di un match agonisticamente vibrante, s’impongono per 12-10. Sono davvero troppi i colpi che le due squadre si scambiano, ben sei giocatori che rimediano il cartellino rosso terminando in anticipo la loro fatica, con l’apice della clamorosa brutalità commessa da Lukic su Cannella nel finale e non vista da Putnikovic,  L’auspicio è quello che il gioco decisamente maschio ammirato in alcune partite, tipologie di gara che certamente aiuta la crescita degli atleti nel corso di una fase di preparazione, non sia indizio di una nuova linea che riporta il gioco su un binario che privilegia l’aspetto fisico rispetto al gesto tecnico perché, in questo caso, lo spettacolo ne risentirebbe notevolmente. A decidere le sorti del confronto il break di 3-0 con cui Del Lungo e compagni capovolgono l’inerzia del confronto all’inizio del parziale conclusivo passando dall’8-9 all’11-9. Il sette in calottina bianca dimostra ancora una volta la sua capacità di crescere alla distanza nel corso della contesa piazzando lo sprint decisivo nel finale, la tempra di chi non molla mai e la grinta di chi riesce ad adattarsi anche ad un confronto che prende una piega diversa da quelle che sono le proprie peculiarità tecniche. La squadra potrà ora godere di quattro giorni di riposo prima di ritrovarsi nuovamente in collegiale a Civitavecchia, sede dalla quale si sposterà poi a Belgrado per un nuovo torneo amichevole.
 
Credits: Andrea Chiaramida

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