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Pro Recco 30 e lode! E' ancora campione d'Italia (video e foto)

  Pubblicato il 29 Mag 2116  21:03
LE IMMAGINI PIU' BELLE DEL TRIONFO BIANCOCELESTE
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Venerdì 27 maggio
 
FINALE 1-2 POSTO
 
PRO RECCO-BRESCIA 8-6 (2-1; 1-1; 2-0, 3-4)
Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio F. 3, Mandic 1, Figlioli 1, Fondelli, Sukno, Giacoppo, Aicardi 1, Figari, Bodegas, Ivovic 1, Gitto, Pastorino. All. Pomilio.
Brescia
: De Lungo, Guerrato, Presciutti C., Randjelovic, Molina, Rizzo 1, Damonte, Nora, Presciutti N., Bertoli 1, Ubovic 1, Napoletano, Dian. All. Bovo.
Arbitri: Caputi e Severo.
Superiorità numeriche: Pro Recco 5/9, Brescia 3/11 + un rigore.
Note: espulsi Figari (R) e Rizzo (B) per reciproche scorrettezze a 6'54 del terzo tempo. Espulsi con sostituzione Gitto (R) a 2'37 e Radelovic (B) a 3'54 del quarto tempo. Ammonito il tecnico Pomilio (R) per proteste a 6'31 del quarto tempo.
 
TUTTI I GOL DEL MATCH (ringraziamo l'ufficio stampa della Pro Recco)
Primo tempo
1.01: gol Brescia, Rizzo trasfroma il rigore
1.55: gol Pro Recco, Mandic segna in superiorità numerica
3.03: gol Pro Recco, Ivovic fulmina Del Lungo sfruttando l'uomo in più
Finisce il primo tempo 2-1 per la Pro Recco

Secondo tempo
6.59: gol Brescia, segna Ubovic in superiorità
7.26: gol Pro Recco, la firma è di Di Fulvio
Finisce il secondo tempo con il risultato di 3-2 per la Pro Recco.

Terzo tempo
4.18: gol Pro Recco, Pietro Figlioli segna il 4-2
6.20: gol Pro Recco, botta potente e precisa di Aicardi
6.54: espulsione definitiva per Rizzo e Figari
Finisce il terzo tempo 5-2 per la Pro Recco

Quarto tempo
0.39: gol Pro Recco, in superiorità Di Fulvio
4.40: espulsione definitiva per Gitto (Pro Recco)
3.53: gol Brescia, in rete in superiorità numerica va Bertoli
4.00: espulsione definitiva per Randelovic (Brescia)
4.10: gol Pro Recco: segna Di Fulvio a uomo in più
4.45: gol Brescia, a segno Presciutti C.
5.23: gol Pro Recco, la doppietta di Mandic
5.39: gol Brescia, Molina fulmina Tempesti per l'8-5
7.45: gol Brescia, per l'8-6 finale la rete è di N. Presciutti
 
PARLANO I CAMPIONI D'ITALIA (comunicato stampa Pro Recco)
Stefano Tempesti: “E' un emozione pazzesca, dedico questo Scudetto al presidente Maurizio Felugo: quest’anno ha fatto veramente un lavoro incredibile. Questa sera abbiamo mantenuto sempre alta la concentrazione anche nei momenti di difficoltà”.
Niccolò Figari: “Giocare questa finale in una partita unica casalinga non ci ha caricato di ulteriori pressioni ma ci ha dato anzi una motivazione incredibile. Dedico questo scudetto a tutto questo fantastico gruppo”.
 
PARLANO I VICE CAMPIONI D'ITALIA (comunicato stampa Brescia)
Alessandro Bovo: «Non posso che essere contento dei miei ragazzi – commenta coach Bovo -, abbiamo giocato una partita di livello per atteggiamento mentale, con la cattiveria agonistica che ci voleva, senza mai mollare anche quando siamo finiti sotto di quattro gol. Sono stati decisivi i tre gol presi a uomini pari, ma dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto; personalmente, per il carattere dimostrato, questa è la migliore formazione che ho avuto».
Alessandro Morandini: «Abbiamo combattuto fino alla fine – dichiara il vice presidente dell’An, Alessandro Morandini -, quei tre gol a uomini pari ci hanno un po’ tagliato le gambe. È un peccato, abbiamo pagato carissimo quelle sbavature; ha vinto la squadra che ha saputo sfruttare meglio le opportunità avute. Chiudiamo comunque una stagione positiva, la quarta Euro Cup-Coppa Len è stata un traguardo di grande rilievo, e ora pensiamo alla prossima annata».    
 
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Due ultras in più. A tre minuti dalla fine, con il 30° scudetto della Pro Recco ormai sicuro, le telecamere inquadrano la tifoseria della Pro Recco. Tra i supporters biancocelesti ci sono due ultras in più, con tanto di bandierone, che cantano a squarciagola: Niccolò Figari e Niccolò Gitto. E' l'unica novità rispetto ad un copione che da 11 anni è sempre lo stesso: vince la Pro Recco.
Difese. Togliamo il quarto tempo, che non c'entra nulla con questa gara. Un quarto tempo in cui sono saltati gli schemi e i nervi, e sono fioccati i gol e i cartellini rossi. Nei tre tempi precedenti le difese di Brescia e Pro Recco l'hanno fatta da padrone, "con due giocatori come Randjelovic e Ivovic - ha detto Postiglione in telecronaca - che hanno interpretato il ruolo di difensore centrale in maniera magistrale". Fatta eccezione per i primi due gol della Pro Recco realizzati in superiorità, gli attacchi delle due squadre con l'uomo in più hanno avuto vita durissima. Altro che uomo in più! Sono state talmente aggressive e reattive le difese da rendere la superiorità quasi inesistente.
Uomini pari. E dunque, per forza di cose, la differenza l'hanno fatta i gol a uomini pari. Ovvero le tre reti con le quali la Pro Recco è passata dal 2-2 al 5-2.a cavallo del secondo e terzo tempo. Il primo lo ha segnato il fantastico Di Fulvio con un alzo e tiro che ha fatto esplodere la tifoseria biancoceleste, preoccupata perchè fino a quel momento il Brescia stava reggendo benissimo il confronto. Il secondo porta la firma di Figlioli, la cui velocità di esecuzione ha sorpreso Del Lungo. Il terzo, realizzato da Aicardi con un gran tiro da fuori, ha indotto Dario Di Gennaro ad esclamare: "Se anche lui segna dal perimetro, per il Brescia diventa davvero dura". E infatti la squadra di Bovo non è stata più capace di recuperare.
Errori e sfortuna. Mentre la Pro Recco segnava questi tre gol, il Brescia non è che sia rimasto a guardare. Ma in attacco non è stato altrettanto bravo. Sul punteggio di 3-2, ad esempio, la squadra di Bovo poteva subito tornare in parità, ma un passaggio errato di Christian Presciutti a Molina in controfuga ha impedito allo spagnolo di battere Tempesti. Non è stato neppure aiutato dalla fortuna, il Brescia: sempre sul punteggio di 3-2 un tiro di Randjelovic è stato respinto dalla faccia interna della traversa.
Di Fulvio e Tempesti. Dopo aver contribuito in maniera determinante alla qualificazione olimpica del Settebello, i due si sono ripetuti stasera. La seconda rete personale dell'ex bresciano, in apertura di quarta frazione (6-2), ha dato un'ulteriore mazzata alla squadra di Bovo, che però non si è arresa e ha continuato a lottare. Ma le parate di Tempesti, una davvero incredibile su Napolitano, hanno permesso alla Pro Recco di gestire senza problemi il vantaggio.
Mario Corcione

IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco vince la finale Scudetto contro Brescia con il risultato di 8-6 ed è Campione d’Italia per la trentesima volta della sua storia. E’ l’unidicesimo titolo di fila per i biancocelesti.
Avvio di gara subito emozionante. Dopo un minuto Rizzo segna su rigore il vantaggio del Brescia, il pareggio Pro Recco arriva con Mandic in superiorità numerica sul ribaltamento di fronte. Il primo vantaggio dei liguri è firmato Ivovic ancora a uomo in più quando sono passati appena centottanta secondi dall’inizio del match. La sfida è accesa e la tensione in vasca è alta, fino alla prima sirena non si segna più ma sono i biancocelesti ad andare più vicini al bersaglio grosso con Aicardi e Ivovic fermati rispettivamente da palo e traversa. La seconda frazione parte con due grandi parate di Tempesti, le difese sono attentissime e per gli attacchi non ci sono spazi. A trovare lo spiraglio giusto è Ubovic a un minuto dalla sirena con la rete che pareggia la sfida sul 2-2. La reazione della Pro Recco non si fa attendere, Di Fulvio arma il destro e batte Del Lungo per il 3-2 su cui termina la seconda frazione.
Nel terzo tempo il copione non cambia. Segnare è un’ impresa per tutti. La Pro Recco ci riesce dopo quattro minuti grazie a Figlioli che regala il più due ai suoi. I Campioni in carica alzano il ritmo e trovano anche il 5-2 grazie ad una botta potente e precisa di Matteo Aicardi. E’il risultato con cui ci si presenta agli ultimi otto minuti del campionato.
Il quarto tempo si apre con il gol in superiorità numerica di Di Fulvio. Il vantaggio di quattro gol non fa abbassare la guardia agli uomini di Pomilio che continuano a difendere senza sbavature e per oltre dieci minuti non subiscono gol. Ad interrompere l’imbattibilità è a cinque minuti dalla fine è Bertoli che batte Tempesti in superiorità numerica. In minuti finali sono una girandola di gol ed emozione. Di Fulvio infila Del Lungo, C.Presciutti fa lo stesso con Tempesti, Mandic rilancia ancora i biancocelesti e poi ancora Molina e N.Presciutti gonfiano la rete per l’8-6 finale.
 
Finale salvezza
 
FLORENTIA-ORTIGIA 9-10 (2-2, 3-4, 2-2, 2-2)
Florentia: Mugelli, Colombo E., Generini, Dani, Panerai F., Vasic 4 (1 rig.), Brancatello, Bruni 2, Gomes G. 1, Gobbi, Astarita 2, Panerai L., Cicali. All. Minetti.
Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi, Di Luciano, Lisi 1, Camilleri 2, Ivovic B. 3, Rotondo, Danilovic 4, Casasola, Polifemo, Negro. All. Leone.
Arbitri: Bianchi e Gomez.
Superiorità numeriche: Florentia 3/12 + un rigore realizzato; Ortigia 5/11 + un rigore fallito.
Note: Mugelli (F) para un rigore a Camilleri a 1'57 del secondo tempo, sul 3-3. Usciti per limite di falli Lisi (O) a 2'03 e Rotondo (O) a 3'36 del terzo tempo, Generini (F) a 2'34, Colombo (F) a 5'15 e Ivovic (O) a 6'11 del quarto tempo. Espulsi per proteste i dirigenti Turchino (F) a 2'18 del terzo tempo e Cicerone (F) a 4'35 del quarto tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Si va a segno solo in superiorità numerica con Vasic ripreso da Ivovic e con Oneto Gomes da Lisi per il 2-2 del primo tempo. L'equilibrio persiste anche nel secondo parziale - chiuso dall'Ortigia avanti col minimo scarto (6-5) - che mostra sprazzi di bella pallanuoto con la parata di Mugelli sul rigore di Camilleri, successivamente autore di una beduina da posizione defilata con cui pareggia il 5-4 segnato da Bruni con una pregevole palomba. Con altri due gol (4) Vasic tiene in scia la Florentia anche nel terzo periodo, chiuso sull'8-7 per l'Ortigia dalla terza rete di Danilovic, che in apertura di quarto tempo finta il tiro potente e supera Mugelli con il pallonetto dai 5 metri per il primo doppio vantaggio (9-7). Il +2 indirizza il match anche se Astarita replica prima e dopo il 10-8 di Ivovic. C'è Patricelli a stoppare le iniziativa della Florentia che retrocede in serie A2.
 
IL COMUNICATO DELL'ORTIGIA
Un’Ortigia tutta cuore e grinta centra la vittoria nella Finale Play Out contro la Rari Nantes Florentia e conquista la permanenza in A1.
Prova maiuscola dei ragazzi di Gino Leone che oggi, nella “Comunale” di Sori, hanno sfoderato la migliore prestazione stagionale. Ad affrontarsi, due squadre che, nel corso del campionato, hanno racimolato meno di quanto potessero aspettarsi ad inizio campionato.
In vasca, come era prevedibile alla vigilia, è stata una vera battaglia, con entrambe le compagini che non si sono risparmiate. Grande prova corale degli aretusei che, con il match di oggi, salutano anche il compagno di squadra Daniele Lisi, alla sua ultima partita in carriera.
La cronaca: la Florentia parte forte e sfrutta subito la prima superiorità numerica dell’incontro portandosi in vantaggio. A 6:40, però, il match viene interrotto per prestare le cure a Damjan Danilovic, colpito al costato da un avversario. Alla ripresa del gioco, l’Ortigia pareggia con Ivovic su uomo in più. Vasic, ancora in superiorità, riporta avanti i suoi ma, Daniele Lisi, a 6 secondi dallo scadere, gira a rete dal centro (2-2). La seconda frazione di gioco è un continuo botta e risposta, con la Florentia che trova i vantaggi con Vasic e con una doppietta di Bruni, e l’Ortigia che risponde con Danilovic, Ivovic e Camilleri. Quest’ultimo, a 5:58, si fa parare un rigore che potrebbe valere il primo vantaggio biancoverde della gara, che comunque arriva a 1:06, con un gran tiro di Danilovic dal perimetro.
Nel terzo tempo, sempre Vasic, realizza il gol del pareggio su rigore ma Camilleri ristabilisce il +1 Ortigia. Ancora il numero 6 della Florentia, in superiorità, segna, ma uno strepitoso Danilovic tiene ancora in vantaggio i biancoverdi. Nell’ultimo quarto, il match si combatte colpo su colpo. A Vasic, risponde subito Camilleri con l’uomo in più ma l’attaccante della squadra toscana trova ancora la rete. A 3:18 dalla fine, Danilovic, il miglior marcatore dei biancoverdi quest’oggi, fissa definitivamente il punteggio sul 10-9 per gli aretusei. Gli ultimi minuti di gioco sono tesi, ma i siracusani lottano, Patricelli chiude la porta, la difesa biancoverde resiste e la squadra di Gino Leone porta a casa la vittoria che vale la salvezza.
“Vittoria sofferta, combattuta, contro una squadra che, in tutto il campionato, ha dimostrato di non meritare la zona bassa della classifica – ha dichiarato a fine gara coach Gino Leone. Grande prestazione della squadra, che ha giocato col cuore, con la massima concentrazione, riuscendo a portare a casa il successo. E’ stata una stagione difficilissima per noi, ma oggi coroniamo il nostro piccolo sogno. Festeggiamo la permanenza in A1, che ci siamo meritati con impegno e lavoro, e sono contento per i ragazzi. Ci tengo a ringraziare infinitamente però Daniele Lisi. In questi due anni, ha portato la sua esperienza e l’ha messa al servizio dell’Ortigia. Oggi, per lui, è stata l’ultima partita da giocatore, perché ha deciso di smettere, e noi tutti dobbiamo essergli grati per l’impegno e la professionalità che ha dimostrato. Grazie a lui e a tutta la squadra”.
“E’ finita come volevamo che finisse – è invece il commento del capitano Gianluca Patricelli. Abbiamo giocato sicuramente la migliore partita della stagione. La posta in palio era altissima e il nervosismo era prevedibile. Siamo riusciti a giocare bene senza disunirci, tenendo in mano l’incontro. Abbiamo centrato l’obiettivo e abbiamo meritato la permanenza nella massima serie, dimostrando che l’Ortigia può e deve stare in questo palcoscenico. La formula dei play out era questa, ci si giocava tutto in partite secche e, nonostante la sconfitta di ieri, ce l’abbiamo fatta”.
Gabriele Oliveri
 
 
Finale 3-4 posto
 
CANOTTIERI NAPOLI-SPORT MANAGEMENT 6-12 (2-2, 1-4, 1-3, 2-3)
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Di Costanzo, Baviera, Brguljan 1, Borrelli 1, Mattiello G. 1, Campopiano, Maccioni, Velotto 1, Baraldi, Esposito 1, Vassallo. All. Zizza.
Bpm Sport Management: Oliva, Di Fulvio A. 1, Brambilla, Coppoli, Busilacchi 1, Petkovic 2, Di Somma E. 1, Jelaca 2, Mirarchi C., Bini 3, Razzi, Deserti 2, Lazovic. All. Baldineti.
Arbitri: Bianco L. e Paoletti.
Superiorità numeriche: Canottieri Napoli 5/10 + due rigori sbagliati, Sport Management 5/10.
Note: Vassallo (N) e Lazocic (SM) in porta. Ammonito il tecnico Baldineti (SM) per proteste a 5'17 del secondo tempo. Il CC Napoli fallisce due rigori, colpendo la traversa con Mattiello a 4'59 del secondo tempo, sul 3-4, e con Bruguljan a 1'36 del terzo tempo, sul 3-7. Usciti per limite di falli Brambilla di Civesio (SM) a 1'36 e Coppoli (SM) a 7'10 del terzo tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La partita resta in equilibrio sino a quando la BPM Sport Management piazza un break di 6-0; sotto 3-2 pareggia con Petkovic per il primo gol a uomini pari. Poi Mattiello colpisce la traversa su un discusso rigore e Jelaca in superiorità numerica (4-3 e 6-3) e ancora Petkovic (5-3) firmano il +3 di metà gara. A inizio terzo tempo Deserti in beduina e Bini portano il risultato sull' 8-3 dopo un altro rigore sbagliato dalla Canottieri Napoli con la traversa di Brguljan. Ferma il break la superiorità numerica trasformata da Borrelli (4/10) a 3'42 dopo quasi 11 minuti di nulla. Di Fulvio, direttamente servito in controfuga da Lazovic, mantiene il +5 (9-4); nel quarto tempo Busilacchi e Deserti alimentano il vantaggio con l'uomo in più (5/10) fino all'11-4; ripresi poi da Mattiello ed Esposito in superiorità numerica (5/10). Di Somma chiude la partita sul 12-6.
 
IL COMUNICATO DELLA BPM SPORT MANAGEMENT
Dopo la sconfitta, a testa alta, contro il Brescia, la BPM Sport Management, nell’ultima giornata delle Final Six, in programma a Sori, si è giocata il terzo posto contro il Circolo Canottieri Napoli, che, sempre ieri, ha perso contro la Pro Recco 5-14. Ad avere la meglio sono stati i Mastini, che hanno battuto la squadra campana per 12-6 (2-2, 4-1, 3-1, 3-2). Raggiunto il terzo posto, per la BPM Sport Management si aprono, ora, le porte della Champions League. Per la società del Prof. Tosi, da due anni in Serie A1, si tratta della seconda partecipazione consecutiva.
Il primo tempo termina in parità. Partenopei avanti in due occasioni, prima con Buonocore poi con Brguljan (entrambi in superiorità), ma vengono raggiunti da una doppietta (in superiorità) di Giacomo Bini. Nel secondo tempo la svolta. Dopo il gol di Velotto e il pareggio di Petkovic nei primi minuti, i Mastini mettono la freccia grazie alle doppiette di Jelaca (una rete in superiorità) e ancora di Petkovic. Protagonista anche Dejan Lazovic, che devia sulla traversa il rigore di Mattiello e compie una super parata su un tiro ravvicinato di Brguljan. Altra grande prova nel terzo tempo. Le reti di Deserti e Bini (superiorità) portano i Mastini sul + 5. Nel mezzo un altro rigore fallito da Mattiello (traversa). Dopo 3’42” Borrelli accorcia le distanze, ma Di Fulvio a 5'17" chiude il parziale sul 9-4. Non mancano i gol nell’ultima frazione: a Busilacchi e Deserti (entrambi in superiorità) rispondono Mattiello ed Esposito (superiorità), prima del gol di Edoardo Di Somma che fissa il risultato sul 12-6.
Felicissimo il Presidente Sergio Tosi: “L’obiettivo è stato raggiunto. Per il secondo anno consecutivo siamo in Champions League. Ora rinforzeremo la squadra per cercare di fare bene sia in Campionato che in Europa”.
“Sono molto contento di questo terzo posto - ha commentato Gu Baldineti - In due anni di A1 abbiamo centrato sempre la qualificazione in Champions League. Questo dimostra che siamo un team valido. Il mio ringraziamento va al Presidente Tosi, allo staff, alla squadra e a tutti i coloro che hanno collaborato con noi in questa stagione”.
Daniele Pernella
 
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Giovedì 26 maggio
 
Final Six Scudetto
 
SEMIFINALI
 
CANOTTIERI NAPOLI-PRO RECCO 5-14 (2-3, 1-3, 0-6, 2-2)
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore, Di Costanzo, Migliaccio 1, Baviera, Borrelli 3, Mattiello G., Campopiano 1 rig., Maccioni, Velotto, Baraldi, Esposito, Vassallo. All. Zizza.
Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio F. 1, Mandic 4, Figlioli 1, Fondelli A. 1, Sukno 1, Giacoppo, Aicardi 1, Figari 2, Bodegas 1, Ivovic A. 2 (1 rig.), Gitto N., Pastorino. All. Pomilio.
Arbitri: Lo Dico e Riccitelli.
Superiorità numeriche: Canottieri Napoli 0/5, Pro Recco 2/5.
Note: Vassallo (C) in porta, sostituito da Turiello a inizio quarto tempo. Nessuno uscito per limite di falli.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco batte la Canottieri Napoli 14-5 (3-2; 3-1; 6-0, 2-2) nella semifinale Scudetto. Domani alle 20,45 a Sori la sfida che assegnerà il titolo italiano sarà tra i liguri e l’AN Brescia che nel pomeriggio ha sconfitto lo Sport Management 9-7. Parte subito forte la Pro Recco che segna due reti con Sukno e Mandic in meno di cento secondi. La Canottieri Napoli risponde con il gol su rigore di Campopiano e quello di Borrelli. La gara rimane in pareggio solamente pochi secondi perché Di Fulvio firma il tris Pro Recco con una gran conclusione da lontano, fissando sul 3-2 il risultato a fine primo tempo.  
Nella seconda frazione i campani abbassano i ritmi lasciando pochissimi spazi all’attacco degli uomini di Pomilio. Il match torna ad infiammarsi nella seconda parte della ripresa quando la Pro Recco mette il turbo e segna ripetizione due volte con Mandic e una con Figlioli a cui la Canottieri può rispondere solamente con il solito Borrelli. Si va così al riposo lungo sul 6-3 per i Campioni in carica.
Nel terzo tempo Tempesti e compagni mettono in acqua tutta la propria classe e travolgono gli avversari. In otto minuti segnano Ivovic, due volte, Bodegas, Figari, Aicardi e ancora Mandic. L’ultima frazione parte con il risultato di 12-3 che consegna virtualmente la finale alla Pro Recco. Nel quarto tempo la Canottieri segna con Borrelli e Migliaccio e la Pro Recco con Fondelli e Figari. Sono le reti che decretano il punteggio finale di 14-5.

BRESCIA-SPORT MANAGEMENT 9-7 (3-2, 2-2, 2-0, 2-3)
Brescia: Del Lungo, Guerrato, Presciutti C., Randjelovic 1, Molina 1, Rizzo 3, Damonte, Nora 1, Presciutti N. 3, Bertoli, Ubovic, Napolitano, Dian. All. Bovo A.
Bpm Sport Management: Oliva, Di Fulvio A., Busilacchi, Coppoli, Vergano, Petkovic 2, Di Somma E. 2, Jelaca 2, Mirarchi C. 1, Bini, Razzi, Deserti, Lazovic. All. Baldineti.
Arbitri: Caputi e Ceccarelli.
Superiorità numeriche: Brescia 6/8, Sport Management 4/9.
Note: Lazovic (SM) in porta. Nessuno uscito per limite di falli. Spettatori 600 circa. Espulso il dirigente Averaimo (SM) per proteste a 4'42 del terzo tempo. Ammonito il tecnico Baldineti (SM) per proteste a 7'22 del secondo tempo.
 
IL COMMENTO DI ALESSANDRO BOVO (allenatore del Brescia, intervista di Stefano Gussago): "Abbiamo disputato una grande partita, pur iniziando un po’ contratti. È stata una sfida di spessore, loro non avevano nulla da perdere e hanno giocato dando il tutto per tutto; nel terzo tempo abbiamo fatto la differenza, difesa su difesa, possesso su possesso, facendo valere un uomo in più di qualità. Siamo soddisfatti, e ora pensiamo a domani".         
IL COMMENTO DI MARCO BALDINETI (allenatore della Bpm Sport Management, intervista di Daniele Pernella): “Abbiamo giocato bene i primi due tempi, poi la qualità del Brescia ha fatto la differenza. Loro sono stati bravi a sfruttare le occasioni in superiorità numerica”.
 
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Del Lungo. Cominciamo da lui perchè è lui che comincia a dare la svolta a questa bella partita. Sul punteggio di 4-4 (grande Molina nella prima parte di gara) l'ottima Sport Management vista in acqua fino a quel momento ha l'opportunità di passare a condurre in superiorità, ma il portiere del Brescia dice no ad una conclusione ravvicinata di Mirarchi che già l'aveva battuto in precedenza.
Marchio di fabbrica. Dal possibile 4-4 si passa subito al 5-4. Superiorità numerica per il Brescia e Valerio Rizzo da posizione 1 batte Lazovic con un gran diagonale. "E' il suo marchio di fabbrica. Nessuno è bravo come lui in Italia nelle conclusioni dal lato cattivo", commente Dario Di Gennaro.
Super Brescia. Dopo il cambio di campo, il Brescia gioca a velocità supersonica un terzo parziale da manuale in ogni zona del campo. Vediamo come.
Nora. Uomo in più per la squadra di Bovo, Nora segna un gol importantissimo, quello del +2 (6-4). Il Brescia non fallisce un colpo in superiorità, finora 5 su 5.
Randjelovic. Il mostruoso (per bravura, ovviamente) difensore del Brescia si sostituisce a Del Lungo e salva la porta bresciana in inferiorità. In precedenza il serbo si era segnalato più volte anche come uomo-assist.
Christian Presciutti e Rizzo. A Christian Presciutti in questa gara è mancato solo il gol. Ma non è serata: liberato tutto solo davanti alla porta della Bpm da un uomo in più eseguito alla perfezione, l'azzurro si fa sfuggire il pallone di mano al momento del tiro. Rimedia, sempre in superiorità, Valerio Rizzo e si prende altri complimenti. "C'è sempre in questo tipo di partite", esclama Postiglione. "Non tradisce mai", aggiunge Di Gennaro. Punteggio 7-4 per il Brescia alla fine del terzo parziale.
"Non è finita", dice Baldineti ai suoi nell'ultimo intervallo. I fatti danno ragione al tecnico ligure. Nemmeno l'8-4 di Nicholas Presciutti fa alzare bandiera bianca alla Sport Management, che recupera metà del passivo (8-6) con i gol di Petkovic ed Edoardo Di Somma, entrambi con l'uomo in più. "Torna a segnare dopo oltre 14 minuti di digiuno la Bpm", fa notare Di Gennaro e aggiunge: "In superiorità ha trovato la mira giusta forse troppo tardi".
Ancora Nicholas. Il forse lo toglie Nicholas Presciutti (ottima anche la sua gara) con un tiro maligno a uomini pari da posizione 4. La squadra di Bovo è in finale.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'AN Brescia è la prima finalista della 97esima edizione del campionato di pallanuoto maschile. Batte la BPM Sport Management per 9-7 (parziali 3-2, 2-2, 2-0, 2-3) nella prima semifinale della final six in svolgimento alla piscina di Sori. Determinanti le diverse percentuali realizzative con l'uomo in più, oltre alla difesa dei lombardi quasi impermeabile. Triplette di Rizzo e Nicholas Presciutti. Alle 20.30 la Pro Recco, campione d'Italia da dieci stagioni e d'Europa, affronterà il Circolo Canottieri Napoli con Velotto solo a referto, a causa dei quattro punti di sutura rimediati dopo il colpo subito allo zigomo destro, e l'indisponibile Brguljan.
Botta e risposta Jelaca-Randelovic in superiorità numerica, poi Nicholas Presciutti in controfuga e Rizzo di nuovo in più (2/2) allungano il break fermato da Jelaca per il 3-2 di primo tempo. Mirarchi segna il pari a 3'48 del secondo parziale; Molina ripassa subito (4-3), schiacciando in porta il 3/3 in superiorità numerica, ma Petkovic pareggia di nuovo (4-4), prima che Rizzo mantenga il 100% con l'uomo in più trasformando il sorpasso (5-4) di metà gara. Impeccabile 6 contro 5, Nora allunga sul +2 a 1'18. La difesa del Brescia contiene bene lasciando alla BPM Sport Management solo un gol su cinque azioni in superiorità numerica; mentre Rizzo griffa il 6/7 per 7-4 a 6'47. In apertura di quarto tempo Nicholas Presciutti doppia gli avversari (8-4). Successivamente Petkovic e due volte Di Somma consentono alla BPM di tornare al gol a uomini dispari (4/9), ma non in scia alla AN Brescia che tiene le debite distanze con Nicholas Presciutti. Finisce 9-7.
 
Final Four Salvezza
 
LAZIO-ORTIGIA 9-8 (2-2, 4-2, 2-3, 1-1)
Lazio: Radic, Ferrante, Colosimo 1, De Vena, Santos, Di Rocco 2, Giorgi D. 2, Cannella, Leporale 2, Lapenna F. 1, Maddaluno 1, Mele, Vespa. All. Formiconi.
Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi, Di Luciano, Lisi, Camilleri 3, Ivovic B. 2, Rotondo 1, Danilovic 1, Casasola 1, Vinci, Negro. All. Leone.
Arbitri: Castagnola e Gomez.
Superiorità numeriche: Lazio 5/10, Ortigia 6/13.
Note: ammonito il tecnico Formiconi (L) per proteste a 4'50 del quarto tempo. Nessuno uscito per limite di falli.
 
SORI - Almeno per quanto riguarda la salvezza, la Final Ten ha rispettato il verdetto della regular season: le due squadre migliori classificate al termine della prima fase, vale a dire Roma Vis Nova e Lazio, brindano alla salvezza. Saranno Ortigia e Florentia a lottare domani per evitare la retrocessione in A2.
Vittoria di misura, quella della Lazio, ma tutto sommato meritata. L'Ortigia mette la testa davanti soltanto in apertura di secondo tempo (2-3) grazie a Blagoje Ivovic, ma l'ottimo Leporale (il migliore dei suoi) riporta subito avanti la squadra di Formiconi (5-3), che raggiunge poi il massimo vantaggio (8-5) con Daniele Giorgi all'inizio della terza frazione.
La reazione dell'Ortigia vede protagonisti il solito Camilleri e l'ex Casasola, che consentono alla formazione di Leone di recuperare quasi tutto il passivo (8-7). Un +1 Lazio che viene ribadito definitivamente (9-8) dai gol di Federico Lapenna e dello stesso Camilleri nella quarta frazione. Proprio nelle battute finali l'Ortigia spreca l'opportunità di arrivare ai rigori: superiorità numerica, alzo e tiro vincente di Ivovic, ma la posizione del montenegrino (troppo avanzata) induce giustamente gli arbitri ad annullare il gol.
 
IL COMUNICATO DELLA LAZIO
La Lazio è salva e ottiene l'obiettivo al termine di una delle più belle partite della stagione. I biancocelesti hanno vinto una gara al cardiopalma contro l'Ortigia 9-8 e anche l'anno prossimo disputeranno il campionato di serie A1. Si chiude il sipario dopo un campionato lunghissimo e probabilmente al di sotto delle aspettative. Una risposta magnifica da parte di un gruppo che si è dimostrato compatto e deciso fino in fondo. Tutti hanno dato il massimo in vasca: Radic ha chiuso la porta in più occasioni, Di Rocco, Giorgi e Leporale sono stati i cannonieri della gara con due gol a testa. Bene anche Maddaluno e capitan Colosimo, entrambi in rete quando l'Ortigia stava cercando di rimontare. Il loro strappo dal 5-4 al 7-4 ha dato una spinta decisiva ai biancocelesti, mentre Lapenna ha sferrato il colpo del ko realizzando il 9-7 in apertura dell'ultimo parziale. Tanta sofferenza negli ultimi trenta secondi sul 9-8, con la Lazio che ha difeso con un uomo in meno in vasca, ma che è riuscita a mantenere la porta inviolata.
In avvio le aquile in avanti con Di Rocco e Giorgi, ma c'è la risposta pronta dell'Ortigia che tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo rimonta grazie a Danilovic e ad una doppietta di Ivovic. La Lazio reagisce e impone un altro break di 3-0 con due volte Leporale a segno intervallato da Di Rocco (5-3); poi in superiorità numerica Maddaluno risponde a Camilleri per il 6-4 di metà gara. La Lazio raggiunge il +3 in apertura di terzo tempo con Colosimo e lo conserva con Giorgi. I siracusani però riprendono campo e tornano in scia con i gol di Camilleri e Casasola per l'8-7 che rimanda tutto all'ultimo parziale. Nel quarto tempo Lapenna segna il gol decisivo, Camilleri riporta l'Ortigia - 1, ma gli uomini di Formiconi riescono a mantenere il vantaggio fino alla fine e ottengono una meritata salvezza. 
Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli: "E' stato un bello spettacolo, finale al cardiopalma. L'Ortigia nel finale ha avuto occasioni per pareggiare, negli ultimi secondi ho tremato, poi alla sirena finale sono esploso. Sono quelle partite che ti fanno  morire, ma se le vinci ti danno una soddisfazione maggiore. Mi dispiace per gli amici dell'Ortigia, ma siamo contenti così. Una partita che mi ripaga di tante sofferenze, nonostante ci augurassimo tutti un campionato più tranquillo. L'importante è stata evitare la retrocessione, sarebbe stata una punizione immeritata. Ora ci mettiamo subito al lavoro per prepararci all'anno prossimo, dobbiamo muoverci subito per cogliere alcune opportunità di mercato".
Il tecnico sul piano vasca della Lazio Nuoto, Pierluigi Formiconi: "La partita l'abbiamo gestita bene, abbiamo sbagliato al solito alcuni gol, ma alla fine è andata bene così. Da un mese stavamo lavorando per questo spareggio, credo che abbiamo meritato di rimanere in serie A1. Oggi è un bel giorno.. E' il 26 maggio, una data importante per i laziali: tre anni fa la nostra squadra di calcio ha vinto la Coppa Italia nel derby contro la Roma, qualcuno me l'ha ricordato prima della partita e siamo stati contenti di aver rispettato questa data regalando un'impresa".
Il portiere della Lazio Nuoto, Zradvko Radic: "E' stato un lungo anno, se avessimo iniziato meglio la stagione ci saremmo evitati questa sofferenza. Ma la partita di oggi è stata magnifica, voglio ringraziare i miei compagni di squadra, il mister Pierluigi Formiconi che ha fatto di tutto per noi. Anche la società è stata splendida con me per tutto l'anno. Una gioia incredibile, la prima volta che gioco playout e devo dire che è stata come una finale per vincere un titolo. Tanto nervosismo all'inizio, poi una gioia immensa. Ho capito cos'è la  vera lazialità, spero di rimanere anche il prossimo anno".
E' stato fondamentale il lavoro di Claudio Sebastianutti e Filippo Loreto nel contribuire al raggiungimento dell'obiettivo. Hanno sostenuto e compattato il gruppo per tutta la stagione, soprattutto nei momenti più difficili. Presenti a Sori anche Antonio Buccioni, Tommaso Pesapane, Renato Siniscalchi e altri esponenti di spicco della dirigenza biancoceleste.
Federico Marietti
 
IL COMUNICATO DELL'ORTIGIA
L’Ortigia perde di misura la semifinale playout contro la Lazio e dovrà giocarsi la permanenza nella massima serie domani, alle 16, nel match contro la Rari Nantes Florentia.
I ragazzi di Gino Leone, giocano alla pari, soffrendo solo nel secondo tempo, quando la Lazio mette a segno un break di tre reti che, alla lunga, risultano decisive.
I biancocelesti partono bene e si portano subito sul +2, ma, prima Danilovic, e poi Ivovic in superiorità, ristabiliscono il pareggio. Nella seconda frazione, dopo l’iniziale vantaggio di Ivovic, la Lazio segna tre reti consecutive, portandosi sul 5-3. I gol di Camilleri, per l’Ortigia, e Maddaluno, per i romani, fissano il momentaneo 6-4 per la Lazio.
Al cambio campo, Colosimo sfrutta l’uomo in più e segna. Rotondo, per l’Ortigia, realizza una rete ma Giorgi allunga nuovamente per la Lazio. I biancoverdi, però, giocano bene due superiorità numeriche e si portano a -1 (8-7). Ad inizio quarto tempo, Lapenna segna, ma Camilleri, in superiorità, tiene ancora a galla l’Ortigia. Il match è tirato fino alle battute finali. A 8 secondi dallo scadere, gli aretusei hanno la possibilità di pareggiare. Ivovic, sull’uomo in più, manda il pallone in rete ma l’arbitro fischia un controfallo e la gara termina con il risultato di 9-8 per i romani che conquistano la salvezza.
Gabriele Oliveri

ROMA VIS NOVA-FLORENTIA 11-5 (2-2, 4-1, 4-2, 1-0)
Roma Vis Nova: Bonito, Crivella, Murro, Pappacena 1, Bezic R. 2, Gomes B. 3, Spinelli, Innocenzi 2, Vitola, Calcaterra A. 3 (1 rig.), Mandolini, Del Basso, Nicosia. All. Ciocchetti.
Florentia: Mugelli, Colombo E., Generini, Dani, Panerai F., Vasic 1, Brancatello, Bruni, Gomes G. 1, Gobbi, Astarita 3, Panerai L., Cicali. All. Minetti.
Arbitri: Bianco D. e Bianco L.
Superiorità numeriche: Roma Vis Nova 3/8 + due rigori di cui uno realizzato, Florentia 1/4.
Note: Nicosia (R) in porta. Mugelli (F) para un rigore a Crivella a 5'52 del primo tempo, sul 2-2. Espulso il dirigente Cicerone (F) per proteste a 0'55 del terzo tempo. Uscito per limite di falli Dani (F) a 3'40 del quarto tempo.
SORI - Evidentemente porta fortuna festeggiare il compleanno durante la Final Ten. Ha portato bene a Tommaso Negri, che è approdato con il Posillipo in Europa, e a Sandrone Calcaterra che ha celebrato oggi pomeriggio il suo 41° compleanno con la salvezza della sua Roma Vis Nova. Ed ha segnato pure tre gol. I primi due hanno consentito alla squadra giallorossa di portarsi sul 6-2 a metà del secondo tempo. E' stato il break decisivo, al quale hanno contribuito innanzitutto Innocenzi (protagonista dei primi due gol della Roma Vis Nova) e poi Pappacena e Bernardo Gomes. Da segnalare, sul punteggio di 2-2, una nuova prodezza di Luca Mugelli sui "cinque metri". Specialista dei rigori parati, il portiere della Florentia oggi ha neutralizzato il suo settimo penalty stagionale.
 
IL COMUNICATO DELLA ROMA VIS NOVA
La Roma Vis Nova conquista la salvezza. Nella semifinale playout in programma nella piscina comunale di Sori la squadra di Ciocchetti ha sconfitto per 11-5 la Florentia, mantenendo così la serie A1. Dopo una stagione lunga e sofferta la Vis Nova ha centrato l'obiettivo, ovvero la permanenza della massima categoria, grazie a una vittoria di squadra. Nella partita più importante della stagione i leoni hanno disputato un match di grande attenzione difensiva e di incisività in attacco. Dopo un primo tempo di pari livello il sette romano è uscito alla distanza nel secondo, giocando meglio dei fiorentini e facendo emergere una maggiore differenza tecnica, Bernardo Gomes, Bezic, Calcaterra, Innocenzi hanno preso per mano la squadra, ma tutti hanno dato il 100%. La squadra ha creato tante occasioni anche in superiorità. Tripletta per Alessandro Calcaterra che festeggia nella miglior maniera le 41 candeline.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI. Il tecnico Cristiano Ciocchetti. “E' stata la miglior partita della stagione, abbiamo recuperato energie mentali e fisiche e giocato un grande match, grande concretezza e voglia. Tutti i ragazzi hanno dato tutto al termine di una stagione in cui forse abbiamo raccolto meno di quello che avremmo potuto fare, non ci saremmo dovuti arrivare a questa partita. Ma va bene così, abbiamo ottenuto la salvezza e questo è ciò che conta. Con la Florentia abbiamo offerto un'ottima prestazione corale, dedico ai ragazzi, alla società e a chi ha lavorato tutto l'anno questo risultato”.
La felicità nelle parole di Alessandro Calcaterra. “Per fortuna non mi sono rovinato il compleanno, abbiamo giocato bene tutti. Bravi a tenere fino alla fine, è stata una vittoria della squadra. Credo che si è vista la differenza tra noi e una formazione che abbiamo staccato di 20 punti, era doveroso conquistare questo risultato. Ora ci riposiamo pronti per un altro campionato”.
CRONACA Parte bene la Vis Nova che riesce subito a essere incisiva in attacco grazie al capitano Claudio Innocenzi che realizza due reti, la seconda in ripartenza. La Florentia non ci sta e pareggia con G. Gomes. Poi Colombo viene espulso per fallo su B. Gomes, fallo da rigore. Mugelli però neutralizza il tiro di Crivella. Nel secondo Roma mette il turbo, attenta e precisa in difesa, decisa in attacco. Pappacena, B. Gomes e Calcaterra con una doppietta lanciano i leoni sul 6-2. Anche in difesa Nicosia si fa valere, un break importante quello del secondo parziale. Nel terzo Roma continua a imprimere il proprio ritmo e va ancora a segno con B. Gomes e Bezic, la Florentia ci prova, ma la Vis c'è. La squadra di Ciocchetti tiene il pallino del gioco e appena può ne approfitta per andare a segno. Nel quarto la Florentia prova a rientrare in gioco, ma Roma alza il muro e controlla fino alla sirena finale.
 
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Final Six Scudetto

FINALE 5-6 POSTO
 
SAVONA-POSILLIPO 8-9 (2-3, 2-2, 3-2, 1-2)
Carisa Savona: Antona, Alesiani, Pesenti, Colombo J. 1, Bianco L. 2, Cesini, Mistrangelo, Milakovic 2 (1 rig.), Bianco G., Agostini, Piombo, Sadovyy 3, Zerilli. All. Angelini.
Robertozeno Posillipo: Caruso, Cuccovillo 2, Marinic Kragic 2, Foglio 1, Klikovac 1, Russo, Renzuto, Briganti, Buslje 1, Saviano, Dolce, Saccoia 2, Negri. All. Occhiello.
Arbitri: Fusco e Paoletti.
Superiorità numeriche: Savona 4/13 + un rigore, Robertozeno Posillipo 7/14.
Note: Negri (P) in porta. Espulsi il dirigente La Cava (S) a 6'25 del secondo tempo, i dirigenti D'Abundo (P) a 0'59 e Bigatti (S) a 1'02 del quarto tempo. Ammonito il tecnico Angelini (S) per proteste a 0'37 del secondo tempo. Usciti per limite di falli Alesiani (S) a 2'09 del terzo tempo, Cuccovillo (P) a 2'07, Piombo (S) a 2'44, Dolce (P) al 5'51 e Foglio (P) a 7'22 del quarto tempo.
 
SORI - Festeggia degnamente il suo trentesimo compleanno Tommaso Negri: il Posillipo, dopo un anno di assenza, torna in Europa grazie alla vittoria nella finale per il quinto posto. Grande amarezza, invece, per il Savona che anche stamattina, così come era avvenuto contro la Sport Management, si è battuto con onore.
La squadra di Angelini, in particolare, è stata capace di risolvere positivamente una situazione che si era fatta delicata nella terza frazione, con il Posillipo avanti di due lunghezze (5-7). Protagonista principale dell'aggancio (7-7) un ottimo Sadovyy: ieri contro la Sport Management ha giocato a mezzo servizio a causa di due falli gravi presi nella primissima parte della gara; oggi invece ha dato un importante contributo alla sua squadra realizzando tre gol.
Il Posillipo, però, ha saputo reagire bene al recupero savonese tornando a condurre nel quarto tempo prima con Cuccovillo (7-8) e poi definitivamente con Saccoia (8-9), anch'egli protagonista di una buona gara. Emozionanti le battute finali: nell'ultimo giro di lancetta a squadra di Occhiello ha l'opportunità di chiudere il conto in superiorità, ma spreca l'occasione. Capovolgimento di fronte, uomo in più per il Savona, che in extremis ha la possibilità di giungere ai tiri di rigore. Ma, così come era avvenuto ieri contro la Sport Management, l'azione non va a buon fine. Vince il Posillipo e, nel complesso, il verdetto è giusto, non  fosse altro perchè i rossoverdi sono stati sempre in vantaggio per tutta la gara fatta eccezione per il 4-3 biancorosso nel secondo parziale.
 
IL COMUNICATO DEL ROBERTOZENO POSILLIPO
“Abbiamo centrato la qualificazione europea, l’obiettivo minimo che ci eravamo proposti prima di questa final six. Incrociando il Recco in una eventuale semifinale, infatti, difficilmente sarebbe cambiato granché in termini di piazzamento finale. Siamo però ancora con l’amaro in bocca per la sconfitta di ieri e non solo per il risultato. Come tecnico devo dire che sono dispiaciutissimo per la prestazione offerta ieri dalla mia squadra ieri. Alla fine questa esperienza è stata lo specchio della nostra annata, caratterizzata da troppi alti e bassi. Mi auguro e sono fiducioso che quest’anno sia servito a gettare le basi per costruire una mentalità di attaccamento ai colori e una mentalità di nuovo vincente”, queste le dichiarazioni rilasciate da coach Occhiello al termine dell’incontro.
La gara. Ultimo atto. Cala a ora di pranzo il sipario sulla stagione del RobertoZeno Posillipo. Dopo la delusione ieri della mancata semifinale, oggi la matinée riserva alla formazione rossoverde una vittoria sofferta ma “di carattere” (quasi “da Posillipo”) con la conquista della quinta piazza e il ritorno nell’élite della pallanuoto europea dopo un anno di assenza. Un risultato che - a caldo - consente di stilare un primo bilancio tutto sommato soddisfacente di un’annata comunque travagliata dai tanti, troppi, infortuni che non hanno risparmiato la squadra fino all’ultimo.
Apre le marcature il Posillipo con Marinic Kracig in superiorità numerica, replica il Savona in fotocopia (ma alla fine la migliore percentuale arride ai rossoverdi). Poi il Posillipo infila due reti di seguito con Saccoia, ancora con l’uomo in più, e Buslje ma il Savona accorcia le distanze con Sadovyy, che in apertura del secondo quarto pareggia i conti sfruttando una superiorità numerica, per portarsi poi anche per la prima volta in vantaggio con Milakovic. Ci pensano Cuccovillo e Foglio a riportare il Posillipo prima sul pari e poi di nuovo in vantaggio in entrambi i casi ancora con l’uomo in più. Si va all’intervallo lungo come dopo il primo quarto, col Posillipo avanti di un gol.
Alla ripresa delle ostilità ancora Marinic Kragic porta i suoi sul + 2 ed ancora in superiorità numerica. Esce Alesiani per raggiunto limite di falli. Trenta secondi e Savona si rimette in partita con Milakovic su rigore. Quindi è un susseguirsi di batti e ribatti con Klikovac e Sadovyy (alla fine autore come cinque giorni fa di una tripletta e come sempre autentica bestia nera) che sfrutta una superiorità numerica, finché Lorenzo Bianco fa la doppietta e porta tutto di nuovo in parità (7-7) quando mancano due secondi al suono della sirena. Decisivo diventa così l’ultimo quarto che si apre con un’altra alternanza di reti. A Cuccovillo (autore di una doppietta e di una buona prestazione che ha alleviato i disagi dell’assenza pesante di Gallo) replica l’altro mancino Colombo ma si fa trovare pronto il capitano. Grande cuore rossoverde, Saccoia segna anche lui la sua doppietta e riporta il Posillipo avanti di una spanna, quel tanto che basta per determinare di fatto il risultato finale e dare la vittoria a suoi (tutte marcature con l’uomo in più). Perché di lì in avanti, se il Posillipo spreca l’uomo in più della tranquillità, il Savona fallisce quello dell’aggancio per la lotteria dei rigori, merito anche di un Negri (auguri a lui nel giorno del suo trentesimo compleanno) attento e reattivo. Nel frattempo anche Cuccovillo e Piombo guadagnano gli spogliatoi per raggiunto limite di falli, seguiti a ruota da Dolce. Finisce 9-8, tutto sommato meritato per il RobertoZeno Posillipo e con gli onori delle armi per il Carisa Savona.
 
***
 
Mercoledì 25 maggio
 
Final Six Scudetto - Quarti di finale
 
POSILLIPO-CANOTTIERI NAPOLI 6-9 (2-4, 1-1, 1-2, 2-2)
Robertozeno Posillipo: Caruso, Cuccovillo, Marinic Kragic, Foglio, Klikovac, Russo, Renzuto Iodice, Briganti, Buslje 1, Saviano, Dolce 1, Saccoia 1, Negri. All. Occhiello.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore, Di Costanzo 1, Baviera, Brguljan 3, Borrelli 2, Mattiello G., Campopiano 2, Maccioni, Velotto, Baraldi 1, Esposito, Vassallo. All. Zizza.
Arbitri: Bianco D. e Severo.
Superiorità numeriche: Posillipo 4/10, Canottieri Napoli 7/13.
Note: in porta Negri (P) e Vassallo (N). Ammoniti i tecnici Zizza (C) a 2'43 e Occhiello (P) a 7'38 del terzo tempo per proteste. Espulso per proteste Saccoia (P) a 2'04 del quarto tempo. Usciti per limite di falli Buonocore (C) a 3'34, Buslje (P) a 3'52 ed Esposito (C) a 5'08 del quarto tempo.

SORI - Una grande Canottieri Napoli vince il derby, va in semifinale (per la prima volta da quando è tornata in A1) e per il secondo anno consecutivo ritira il pass per l'Europa. Il Posillipo, che ha dovuto giocare questo quarto di finale senza l'infortunato Gallo, potrà comunque entrare in Europa per la porta di servizio, vale a dire la finale per il quinto posto contro il Savona.
Cronaca. Non è mai successo, almeno recentemente, che un derby napoletano iniziasse con un 3-0 dopo soli quattro minuti di gioco. Doppietta del solito Brguljan in superiorità, gol di Borrelli a uomini pari e Posillipo al tappeto per il conteggio.
Si rialza la squadra di Occhiello e si affida alle cure di Marinic-Kragic  per tamponare le ferite. La doppietta del croato fa diventare meno problematica la situazione in casa rossoverde al termine della seconda frazione (3-5). Per il Posillipo segna anche Saccoia, il quarto e quinto gol targati Molosiglio sono del mancino Campopiano e del miglior straniero del campionato italiano. Chi? Brguljan, ovviamente. Tre centri per il montenegrino al cambio di campo.
La Canottieri Napoli fa un uomo in più molto efficace, grazie anche ad entrate che consentono ai giallorossi di avere più possibilità di fare centro. Certamente è necessaria anche la precisione, a Borrelli e Di Costanzo non manca e la squadra giallorossa vola sul + 4 (3-7) grazie anche alle parate di ottimo Vassallo. In chiusura di terza frazione prende la ciambella di salvataggio Buslje e segna una rete che mantiene il Posillipo a galla (4-7)
Nel quarto tempo la squadra di Occhiello potrebbe accorciare ulteriormente le distanze, ma con l'uomo in più Saccoia centra il palo. Superiorità anche per la Canottieri, che diventa doppia per l'espulsione dello stesso Saccoia per proteste, Palomba di Campopiano, ancora palo.
Poteva essere il gol ammazza-Posillipo e invece dal possibile 4-8 si va sul 6-7. Segnano ancora Marinic Kragic (stagione super la sua) e Dolce.  Ma questa sera la Canottieri Napoli è implacabile con l'uomo in più: prima Baraldi blocca la rimonta del Posillipo poi Campopiano suggella la grande partita giallorossa con la rete del definitivo 6-9.
Dice a fine gara Paolo Zizza: "Tre anni fa eravamo in A2, domani giocheremo la semifinale contro la squadra più forte al mondo. Come posso non essere soddisfatto? La squadra ha fatto un campionato straordinario grazie a un gruppo di ragazzi fantastici e ad una società che ha visto premiati nel miglior modo possibile i suoi sforzi e la sua scelta di puntare sui giovani".
 
IL COMUNICATO DEL ROBERTOZENO POSILLIPO
maro lo sfogo a caldo del tecnico del Posillipo Mauro Occhiello dopo la sconfitta subita nei quarti della Final Six di Sori con i cugini della Canottieri Napoli: “Siamo entrati malissimo in partita, subendo subito un pesante break. Comunque va ricordato che alla fine del secondo tempo il tabellone segnava più del doppio di espulsioni a favore della Canottieri contro le 3 a nostro favore! Abbiamo provato a reagire e nel quarto tempo ci siamo portati a meno uno ma poi abbiamo mollato di nuovo. Sono molto dispiaciuto della prova della mia squadra! Non c’è molto da dire! La Canottieri Napoli ha meritato la vittoria, ci ha creduto fino alla fine ed è riuscita, con la grande volontà messa in campo per tutta la durata dell’incontro,  a raggiungere la semifinale con il Recco”.
Così il RobertZeno Posillipo esce dai quarti, sconfitto per 9 a 6 dalla Canottieri Napoli che, domani in semifinale,  affronterà i campioni d'Italia, dal 2006, della Pro Recco, campioni d'Europa in carica e detentori della Coppa Italia. Decisivo nel derby tutto partenopeo contro il Robertozeno Posillipo il pesante break  iniziale di 3 a 0 , 5 a 2 a metà incontro e poi  7 a 3. che ha consentito ai giallorossi di imporsi  per 9-6 (parziali 4-2, 1-1, 2-1, 2-2) con tripletta di Brguljan e doppiette di Borrelli e Campopiano.  Vana la rimonta del RobertoZeno Posillipo nel quarto tempo che prima con Marinic, autore di tre reti, e poi con Dolce si porta a meno uno sul 6 a 7 per poi cedere di nuovo nel finale per 6 a 9 dopo le reti di Baraldi e Campopiano.
Per la cronaca bisogna segnalare che, nel primo tempo, vengono tutte trasformate le superiorità numeriche, con a segno Brguljan a 2'37 e a 4'27 (2-0), Campopiano (4-1) a 6'45 e Saccoia (4-2) a 7'17; in gol a uomini pari invece Borrelli a 5'01 per il massimo vantaggio della Canottieri Napoli (3-0) e Marinic a 6'09 per il primo gol della Robertozeno Posillipo (3-1). Nel secondo tempo Brguljan in controfuga riporta la Canottieri Napoli sul +3 (5-2) a 6'32; Marinic replica 36 secondi dopo, finalizzando la seconda superiorità numerica prodotta (5-3). Nel terzo tempo la Canottieri Napoli raggiunge il + 4 con i gol in superiorità numerica (5/9) di Borrelli a 4'10 e Di Costanzo a 7'38 (doppia per il 7-3); poi Buslje riduce lo svantaggio (7-4) a 7'51 con l'uomo in più (3/5). La Robertozeno Posillipo torna su nel quarto tempo con Marinic in superiorità numerica a 3'05 (7-5) e con Dolce a 3'36 (7-6), ma la Canottieri Napoli allunga di nuovo trasformando due volte l'uomo in più con Baraldi a 4'08 e Campopiano a 5'53. Nel mentre erano usciti per limite di falli Buonocore, Buslje ed Esposito ed era stato espulso con sostituzione per proteste Saccoia, ammonito con diffida. Mentre La BPM Sport Management Verona affronterà l'AN Brescia nella prima semifinale della Final six , in svolgimento a Sori, avendo sconfitto nel primo quarto di finale la Carisa Savona 6-5 (parziali 2-1, 2-0, 2-3, 0-1) grazie ad una buona difesa e al break di 3-0 realizzato nella prima parte di gara per il 4-1, poi 5-2 , gestito fino alla fine seppur correndo qualche rischio.  Di conseguenza per la finale per il quinto e sesto posto  del Campionato di pallanuoto di serie A1 si affronteranno domani a Sori alle ore 12,30 la Carisa Savona e il RobertoZeno Posillipo.
 
SPORT MANAGEMENT-SAVONA 6-5 (2-1, 2-0, 2-3, 0-1)
Bpm Sport Management: Oliva, Di Fulvio A., Busilacchi 1, Coppoli 1, Vergano, Petkovic, Di Somma E. 1, Jelaca, Mirarchi C. 1, Bini 1, Razzi, Deserti 1, Lazovic D. All. Baldineti.
Carisa Savona: Antona, Alesiani 1, Pesenti 1, Colombo J., Bianco L., Cesini, Mistrangelo 1, Milakovic, Bianco G. 1, Agostini 1, Piombo, Sadovyy, Zerilli. All. Angelini.
Arbitri: Bianchi e Riccitelli.
Superiorità numeriche: Sport Management 5/15, Carisa Savona 1/9.
Note: Lazovic (SM) in porta. Espulso per proteste, dalla panchina, Zerilli (CS) a 6'25 del quarto tempo. Ammoniti per proteste i tecnici Angelini (CS) a 2'32 e Baldineti (SM) a 4'52 nel secondo tempo. Uscito per limite di falli Lorenzo Bianco (CS) a 5'42 del quarto tempo.
 
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
16 punti in meno in classifica tra Sport Management in Savona, ma in acqua non si vedono. Vuoi per merito della squadra di Angelini, che lotta quasi alla pari, vuoi perchè questo tipo di partite riducono sensibilmente le differenze tecniche in acqua. Era da mettere in preventivo una partita equilibrata, anche se la squadra di Baldineti dopo l'1-1 iniziale (botta di Alessandro Di Somma, risposta di Alesiani) è sempre stata avanti nel punteggio.
Battaglia. Era anche prevedibile, vista la posta in palio, che sarebbe stata battaglia fin dai primi minuti di gioco. Pressing forte, mani addosso, interventi qualche volta anche al di là dalle righe. Il grande agonismo si evince anche dalle parole dei tecnici nella prima parte della gara durante le pause di gioco: "Vogliono provocarci e tu ci sei cascato subito", si lamenta Angelini con un giocatore biancorosso. "Questi la stanno mettendo sulla rissa", dice a sua volta Baldineti ai suoi.
Break. Alla fine della seconda frazione Sport Management avanti di tre gol (4-1). Un break che si spiega così: Lazovic para tutto, il Savona deve rinunciare a Sadovyy subito gravato da due falli, la squadra di Baldineti segna 4 volte con l'uomo in più (su 10 superiorità), mentre il Savona va al cambio campo con uno 0 su 5.
Reazione biancorossa. La terza frazione si apre con un gran gol di Giovanni Bianco dal centro (4-2). La Carisa Savona potrebbe accorciare ulteriormente le distanze, ma spreca una superiorità e prende subito dopo un gol da polli. Antona, abbondantemente fuori dai pali, si fa sorprendere da una furba palomba di Bini. E' di nuovo +3 per la Bpm (5-3), un gol regalato che non impedisce tuttavia a Francesco Postiglione di dire giustamente: "Non ho dubbi, i due portieri sono i migliori in acqua".
Secondo portiere. Ma è molto bravo anche Milakovic. Dopo il 5-3 realizzato da Mistrangelo con una bella conclusione al volo, il croato prima propizia la rete del 5-4 (splendida deviazione di Agostini), poi salva ripetutamente la sua porta sostituendosi ad Antona. "E' davvero un secondo portiere per il Savona", commenta Postiglione.
Baldineti furioso? No, calmissimo. Superiorità numerica per la Sport Management. Baldineti con grande calma spiega ai suoi cosa devono fare. Dice Postiglione: "Pensavo fosse furioso per il recupero del Savona e invece...". La calma è la virtù che in certe circostanze ti va vincere le partite. Alla ripresa del gioco Deserti va a bersaglio (6-4). A conti fatti sarà il gol decisivo.
Non si arrende. La squadra di Angelini, però, è tutt'altro che disposta ad arrendersi. Antona evita il -3, Pesenti con un bel tiro da posizione centrale riporta i suoi a -1 (6-5) quando mancano sei minuti alla sirena conclusiva.
E' finita la benzina. Ci sarebbe tutto il tempo per modificare il risultato, in un senso o nell'altro, ma le squadre pagano in termini di lucidità la durezza agonistica dell'incontro. "E' finita la benzina", dice Postiglione.
Ultime chances. Nel finale c'è un uomo in più a testa, ma senza esito. Quello del Savona, che potrebbe portare i liguri al pareggio e ai tiri di rigore, si conclude senza che la squadra di Angelini riesca ad andare al tiro. Vince la Sport Management, va in semifinale e nuovamente in Europa.
Interviste. Le domande di Dario Di Gennaro (nella finalissima di Messina non c'era, fortunatamente è di nuovo al suo posto) ottengono da Baldineti un'analisi esauriente della gara della Bpm: "Ad un certo punto abbiamo avuto paura di vincere, e questo non deve accadere. Determinanti sono stati anche gli errori con l'uomo in più, dovevamo chiudere prima la gara. Una cosa è certa: se giochiamo così in semifinale contro il Brescia non abbiamo alcuna possibilità".
Ed ecco Giovanni Bianco: "Abbiamo fatto una bella gara, abbiamo reso la vita dura a una squadra molto più forte della nostra. Gli errori con l'uomo in più? Non ci avevo fatto caso che siamo riusciti a segnare una sola volta in superiorità... sicuramente ha avuto il suo peso nella nostra sconfitta".
Mario Corcione
 
 

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