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Playout: Torino 81 salva, Roma Vis Nova in A2

  Pubblicato il 21 Mag 2117  10:21
REGOLAMENTO: retrocede la perdente della finale

Finale - Sabato 20 maggio

ROMA VIS NOVA-TORINO 81 6-9 (1-4, 3-1, 0-1, 2-3)
Roma Vis Nova: Nicosia, Innocenzi, Ciotti, Delas, Gianni 2, Bitadze 1, Jerkovic, Vittorioso 1, Vitola 1, Gobbi 1, Migliorati, Briganti, Brandoni. All. Ciocchetti
Reale Mutua Torino 81 Iren: Rolle, Audiberti, Mantero, Azzi, Maffè, Oggero 2, Bezic 1, Vuksanovic 1, Presciutti, Seinera 1, Gaffuri 4, Giuliano, Aldi. All. Aversa
Arbitri: Colombo e Gomez F.
Superiorità numeriche: Roma Vis Nova 2/7 + un rigore, Torino 81 3/7.
Note: usciti per limite di falli Giuliano (T) a 7'55 del terzo tempo, Bitadze (V) a 3'17 e Azzi (T) a 6'40 del quarto tempo e successivamente espulso per proteste dalla panchina. Espulso per proteste Jerkovic (V) a 6'01 del quarto tempo. Ammonito per proteste il tecnico Ciocchetti (V) a 3'21 del terzo tempo. Spettatori 1000 circa
TORINO - Dopo aver segnato i gol del 6-9, l'ultimo della finale playout, Francesco Gaffuri va in panchina e viene stritolato dall'abbraccio dei compagni mentre il popolo gialloblu è pazzo di gioia. Il Torino 81 resta nella massima serie, la Roma Vis Nova scivola in A2.
La certezza della selvezza, la squadra di Simone Aversa, l'aveva conquistata qualche minuto prima con il gol del 5-8 realizzato da Sergio Oggero. Una rete segnata dal centro, perciò emblematica. Per gran parte del campionato il Torino 81 ha dovuto giocare senza il suo centroboa titolare, Petar Filipovic, ed è scontato che questa salvezza l'intero staff gialloblu la dedichi a lui, oltre che naturalmente a Mattia Aversa.
Anche per questa gara, così come per la semifinale Bogliasco-Roma Vis Nova, il Gug si è affidato al meglio della classe arbitrale, senza nulla togliere ai loro colleghi: Filippo Gomez, all'ultimo anno di attività, e Raffaele Colombo. Gara corretta, come la gran parte degli incontri disputati a Torino nell'ambito della Final Six scudetto e della Final Four Salvezza. Torino parte fortissimo, vola su 4-1. La Roma Vis Nova ovviamente non ci sta e recupera tutto il gap (4-4), ma Gaffuri in chiusura di seconda frazione riporta avanti i suoi e, da quel momento, i padroni di casa non saranno più raggiunti.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA ROMA VIS NOVA
Ciao A1. La Roma Vis Nova cade inesorabilmente per 9-6 anche nell'ultima partita di play out contro Torino '81 e saluta la massima serie. Nel match che avrebbe deciso le sorti di una stagione, nella gara da dentro o fuori la squadra romana ha fallito l'appuntamento con la vittoria. Dopo essersi salvata lo scorso anno, stavolta gli spareggi retrocessione sono stati decisivi in negativo, un finale molto amaro per come si era messa la stagione (Roma era anche in ottava posizione), ma i romani sono andati a disputare i play out a causa delle sei sconfitte consecutive nel girone di ritorno e di nessuna vittoria in trasferta. Si chiude dunque un capitolo, dopo tre anni di A1. La partita con il Torino è stata la summa della stagione, scarsa vena in attacco, momenti abulici e di appannamento mentale, emblematico il dato in superiorità, 2 su 7. Torino ha fatto il suo, giocando davanti un folto e caloroso pubblico, Roma no, pagando un dazio molto alto. Fuori Simone Pappacena per scelta tecnica, Torino ha tenuto le redini dell'incontro dall'inizio alla fine.
RITMO PIEMONTESE Inizia molto male la Roma Vis Nova, contratta e abulica. Ci vogliono oltre 4' per arrivare al primo tiro di Vittorioso che sigla il momentaneo 1-2. Male sia con l'uomo in più (0/2), sia in meno (2/2), è un vero disastro. Torino gioca in maniera ordinata e vola sul 4-1, mentre i romani non riescono proprio a giocare. Scatto d'orgoglio a inizio secondo con il sette di Ciocchetti che difende meglio e riesce a pungere in fase offensiva con Bidatze, Gianni su rigore e Vitola. Ma ancora male in superiorità, due occasioni nitide davanti a Rolle fallite, imbarazzante lo 0 su 4. Nel terzo la partita viaggia sui binari dell'equilibrio, Roma prova a pareggiare, ma ha le cartucce bagnate. Tante le occasioni fallite, Vuksanovic porta Torino sul +2. Nel quarto ci prova Gobbi per il -1, ma Gaffuri e Oggero chiudono i conti sul 9-6.
NESSUN DRAMMA Il commento a fine play out del Presidente Marco Ferraro. “Molto dispiaciuto per i ragazzi e per come abbiamo finito questa stagione. Non facciamo drammi, la Roma Vis Nova riparte e va avanti, abbiamo un settore giovanile valido e competitivo, cercheremo di riportare questa squadra ai massimi livelli”.
Le parole del tecnico Cristiano Ciocchetti. “Sono molto amareggiato perchè penso che dal punto di vista tecnico questa squadra sia superiore alle altre affrontate nel play out, ma Torino, Lazio e Bogliasco hanno dimostrato qualcosa in più a livello caratteriale. Hanno messo l'anima, noi no. Abbiamo condotto una prima parte di stagione buona, nella seconda siamo calati tantissimo, non siamo riusciti a vincere fuori, abbiamo fatto fatica ad unirci e a trovare il nostro gioco. E quando non giochi bene e da squadra, perdi. La colpa è mia in primis e della squadra. L'ultima gara è lo specchio di questa seconda parte, abbiamo sbagliato al 50%, l'altro 50% lo attribuisco agli arbitri come Gomez e Colombo i migliori, ma in questa occasione non mi sono piaciuti. Trovo poi assurdo che una finale play out si debba giocare in casa di una delle dirette interessate”.
 
IL COMUNICATO DELLA REALE MUTUA TORINO 81 IREN
Che la festa abbia inizio. La Reale Mutua Torino'81 Iren batte la Roma Vis Nova (9-6) e conquista la salvezza. Lacrime di gioia al Palazzo del Nuoto per i piemontesi che dopo la cocente delusione di ieri sera, trovano un successo nella decisiva finale playout, che condanna dunque la squadra capitolina alla Serie A2.
Una vittoria di carattere e di cuore quella dei torinesi; una squadra lontana parente di quella contratta e leggermente impaurita che ieri si è dovuta inchinare alla Lazio. Un gruppo in grado di resettare il tutto in poche ore e capace di conquistare un successo più che meritato.
La favola può dunque continuare. Dopo il ritorno nel massimo campionato dopo 35 anni, i ragazzi di Simone Aversa, forse, si superano ulteriormente, riuscendo a sovvertire ogni sorta di pronostico e di mantenere la categoria al termine di un anno ricco di insidie e di infortuni (uno su tutti quello di Petar Filipovic, out da marzo).
La “fame” e il carattere sono venuti fuori proprio nel momento più difficile e complicato della stagione. Dopo la serataccia di ieri, invece, la squadra ha saputo reagire, dimostrando fin dalle prime battute un atteggiamento completamente differente. La partenza di Azzi e compagni è strepitosa (4-1 nel primo tempo). La reazione di Roma però non si è fatta attendere e nel giro di 4 minuti circa riesce a ricucire interamente il gap. Ma Gaffuri, autore di una prestazione "monstre" (chiuderà con 4 gol a referto), sfrutta l'uomo in più, rimettendo la freccia 5-4).
La partita nel terzo periodo attraversa una fase di stallo e grazie ad alcuni interventi super di Andrea Rolle, Torino riesce a reggere l'urto e anzi, a siglare l'unico gol di questa frazione sempre con Gaffuri. Un sigillo che significa 6-4 Torino all'ultimo intervallo; ma bastano dodici secondi del quarto tempo per far capire ai mille del Palazzo del Nuoto che la strada è ancora lunga: Gobbi sigla la rete del -1 e tiene apertissima la sfida. “Una partita che si vince con i nervi” aveva dichiarato Simone Aversa ieri sera e la sua squadra li ha avuti certamente più saldi degli avversari, soprattutto nei momenti cruciali, come a 4 minuti dal termine quando Gaffuri buca ancora la rete avversaria avvicinando i suoi all'obiettivo finale (7-5). La sentenza porta la firma di Oggero a 5'41''. Un triplo vantaggio da gestire negli ultimi due minuti; cosa che Torino riesce a fare tranquillamente con un gol per parte. Finisce 9-6 e la Reale Mutua Torino'81 Iren può finalmente festeggiare: il prossimo anno sarà ancora Serie A1.
“Una gioia immensa. Oggi siamo riusciti a dimostrare realmente chi siamo; ieri abbiamo pagato la pressione di dover vincere a tutti i costi davanti al nostro pubblico. Siamo stati bravi a resettare il tutto nella notte e a sfruttare in maniera positiva il supporto dei nostri tifosi, che anche oggi non sono mancati e ci sono stati vicini come del resto hanno fatto durante tutta la stagione.
Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi: una prova di altissima intensità in difesa e di freddezza nella fase di finalizzazione. Una grazie particolare va a Marco Giuliano, che nonostante un fastidioso infortunio alla gamba, ha voluto esserci a tutti i costi. Non solo è riuscito a giocare, ma lo ha fatto anche con uno spirito di sacrificio raro. Trovare un migliore in campo oggi è davvero difficile. E' stata una vittoria di gruppo. Il segreto di questa salvezza? E' dal 20 agosto che dico ai miei giocatori di non porsi limiti. Eravamo consapevoli dei nostri mezzi, nonostante avessimo in rosa solamente due giocatori con esperienze in Serie A1. Ho sempre cercato di fargli capire che questo non doveva spaventarci, e che il gap si sarebbe potuto colmare in tempi brevi. Abbiamo superato momenti difficili e nonostante il problema di Petar (out da marzo) i ragazzi si sono uniti ancora  di più responsabilizzandosi ulteriormente”.  
 
***
 
Semifinali - Venerdì 19 maggio

TORINO 81-LAZIO 7-11 (2-2, 1-3, 3-3, 1-3)
Reale Mutua Torino 81 Iren: Rolle, Novara, Mantero, Azzi, Maffè 2, Oggero 2, Bezic, Vuksanovic 1, Presciutti, Seinera 2, Gaffuri, Giuliano, Aldi. All. Aversa.
Lazio: Correggia, Tulli, Colosimo 2, Ambrosini, Vitale A., Di Rocco 2, Giorgi D., Cannella 5, Leporale, Narciso, Maddaluno 2, Mele, Washburn. All. Tafuro
Arbitri: D. Bianco e L. Bianco.
Superiorità numeriche: Torino 2/6 + un rigore, Lazio 4/9.
Note: Correggia (L) para un rigore a Vuksanovic a 4'57 del primo tempo. Espulso per proteste Bezic (T) a 3'26 del terzo tempo. Ammonito per proteste il tecnico Aversa (T) a 1'13 del terzo tempo.
TORINO - Esistono i miracoli? Nello sport si, perchè quello che ha fatto la Lazio ha davvero del prodigioso. E' rimasta in A1 dopo aver perso tutte le prime nove partite della regular season.
Se stasera avesse vinto il Torino 81, anche in quel caso si sarebbe dovuto parlare di grande impresa, visto che la squadra di Aversa ha dovuto giocare mezzo campionato senza Petar Filipovic, il suo centro titolare.
Certo, nel portare la Lazio alla salvezza, Tafuro è stato aiutato dalla sua dirigenza che gli ha permesso di schierare anche quest'anno Giacomo Cannella: 48 gol in campionato, un braccio che è un'arma impropria. Chissà se la Lazio riuscirà a trattenerlo anche per la prossima stagione.
Anche stasera il giovane talento biancoceleste ha dato un'ampia dimostrazione delle sue capacità balistiche. Ha segnato il primo e l'ultimo gol biancoceleste e in mezzo ne ha fatti altri tre. Più altre grandi giocate, come quel dribbling nel terzo tempo sul punteggio di 5-6.
Un altro giovane biancoceleste ci ha messo del suo nella fondamentale vittoria ottenuta stasera dalla Lazio in una piscina tutta gialloblu: Vincenzo Correggia. Parate importanti, a cominciare dal rigore neutralizzato a Vuksanovic, che ha scelto la partita meno adatta per sbagliare il suo primo penalty in campionato dopo 5 centri consecutivi. Errore comunque ininfluente perchè la svolta dell'incontro è arrivata più avanti, quando Colosimo e Cannella hanno portato la propria squadra avanti di due lunghezze (3-5). Da quel momento il Torino 81, nonostante il costante incitamento dei suoi tifosi, non è mai riuscito a raggiungere i rivali. Spinta dai gol di Seinera. la squadra di Aversa ha avuto la possibilità di pervenire al pareggio soltanto sul 5-6, ma la superiorità dell'aggancio non è andata a buon fine. E Maddaluno, con la complicità di Di Rocco, ha fatto il break definitivo (6-9). Hanno arbitrato i fratelli Bianco, inseparabili in questa Final Six.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA REALE MUTUA TORINO 81 IREN
Niente da fare per la Reale Mutua Torino'81 Iren nella semifinale playout. La Lazio Nuoto vince con il risultato finale di 11-7 e conquista la salvezza al primo tentativo.
Per i gialloblu, invece, il primo “match point” è sfumato. Ora Azzi e compagni si giocheranno la permanenza in Serie A1 domani pomeriggio alle ore 14.30 contro la Roma Vis Nova, sconfitta dal Bogliasco nell'altra semifinale.
I piemontesi davanti ad un Palazzo del Nuoto stracolmo, hanno provato a lottare ad armi pari con i capitolini, senza però riuscire ad arginare un Cannella in grande serata, autore di 5 reti.
Nonostante sia sempre stata costretta ad inseguire, la Torino'81 è comunque stata in gara fino al termine del terzo parziale, periodo durante il quale i gialloblu hanno dovuto rinunciare a Bezic, espulso per proteste.
L'uscita del croato si è fatta sentire non tanto nel penultimo quarto, quanto nell'ultimo, quando la squadra di Tafuro ha messo in ghiaccio la partita.
Simone Aversa (All. Reale Mutua Torino'81 Iren):
“Non siamo riusciti a reggere la pressione. Abbiamo pagato l'emozione e non abbiamo giocato come avremmo voluto, nonostante non fossimo partiti così male. Senza Bezic, poi, la strada si è fatta ancora più in salita. Abbiamo perso è vero, però non bisogna farne un dramma. Ora l'importante è ricaricare le pile immediatamente, resettare il tutto e pensare alla sfida di domani. Vincerà chi avrà i nervi più saldi e chi riuscirà a recuperare più velocemente le energie”.
 
IL COMUNICATO DELLA LAZIO
La Lazio è  salva. I biancocelesti compiono una vera e propria impresa dopo una seconda parte di stagione vissuta tutta in crescendo. Una rimonta epica che ha permesso ai ragazzi di Massimo Tafuro di raggiungere i playout e salvarsi alla prima partita grazie al successo sui padroni di casa del Torino 11-7 al Palazzo del Nuoto. Una gara affrontata con grande personalità da Colosimo e compagni, bravi a gestire il match nei primi due tempi e poi ad annichilire l'anniversario nell'ultimo periodo. Sontuosa la prova di Cannella autore di una cinquina, ma da sottolineare le prove di tutti i ragazzi scesi in vasca. Colosimo, Di Rocco e Maddaluno hanno realizzato una doppietta a testa,  Correggia ha parato un rigore ed è stato bravo in diverse circostanze. I giovani Ambrosini, Vitale, Mele e Tulli non si sono fatti intimorire davanti a mille spettatori. Leporale ha rappresentato sempre un punto di riferimento lì in avanti, mentre Giorgi ha giocato soltanto un minuto prima di abbandonare la vasca per infortunio e recarsi in ospedale per accertamenti. Il tecnico Massimo Tafuro e tutto il suo staff hanno gestito brillantemente il match dal punto di vista tattico. Ora la Lazio si gode una salvezza che ad inizio stagione sembrava assolutamente difficile da raggiungere. Un obiettivo conquistato grazie all'orgoglio, allo spirito di gruppo, alla voglia di non mollare mai neanche dopo nove sconfitte nelle prime nove giornate. La Lazio ha dimostrato di meritare l'A1 sconfiggendo squadre come Acquachiara (prima vittoria in campionato) e Savona in casa, andando a conquistare i tre punti in trasferta ad Ortigia, Bogliasco, Torino e vincendo il derby di ritorno. Oggi ha disputato questa semifinale playout in modo perfetto dimostrandosi superiore all'avversario. Bravi anche gli arbitri che hanno diretto bene l'incontro davanti ad un pubblico numeroso e caldo. La Lazio anche l'anno prossimo giocherà in A1.
LA PARTITA - Inizio equilibrato con Vuksanovic che replica a Cannella. Poco dopo Correggia para un rigore ancora a Vuksanovic e i biancocelesti si riportano in vantaggio sempre con Cannella. Oggero pareggia a nove secondi dalla fine (2-2) e il primo tempo si chiude in parità. I biancocelesti iniziano il secondo periodo con grande personalità e tornano ancora avanti con Di Rocco. Il Torino reagisce e impatta con Maffè, ma il nostro capitano Colosimo riporta in avanti le aquile e Cannella trasforma un tiro di rigore (3-5). Maddaluno si divora il gol del +3 pochi istanti prima dell'intervallo lungo. In apertura di terzo tempo Seinera accorcia le distanze, ma Cannella riporta il divario sul +2 (4-6) e poco dopo Bezic si fa espellere per proteste. Seinera però segna ancora (5-6). La Lazio non si scompone e realizza con Maddaluno, il Torino non molla mai e dimezza il passivo ancora non Maffè. La partita è bellissima e Di Rocco fa centro con un siluro dalla grande distanza (6-8). Nell'ultimo periodo la Lazio può sfruttare gli spazi concessi dal Torino. I biancocelesti prima colpiscono due traverse con Di Rocco e Leporale, poi segnano con Maddaluno (6-9) e in contropiede colpiscono con Colosimo. Cannella segna il gol della sicurezza, la rete di Oggero nel finale non cambia la sostanza (7-11). Al suono della sirena può iniziare la festa laziale.
LE INTERVISTE - Il giocatore della Lazio Nuoto, Giacomo Cannella: "Oggi dovevamo vincere o vincere. Abbiamo fatto una grandissima partita e negli ultimi minuti abbiamo legittimato la vittoria aumentando il vantaggio. Questa era la sfida che ci aspettavamo ed è andata bene. Ci siamo sbloccati nel girone di ritorno e oggi ci ritroviamo a festeggiare una grande salvezza. Torino ci porta fortuna, avevamo vinto già al Monumentale in campionato e ci siamo ripetuti in questo playout al Palazzo del Nuoto".
Il tecnico sul piano vasca della Lazio Nuoto, Massimo Tafuro: "E' una grande soddisfazione. All'inizio dell'anno nessuno pensava che avremmo potuto farcela. Poi ci siamo rimboccati le maniche e nonostante tutti i nostri limiti siamo riusciti a raggiungere il risultato. Il lavoro alla fine premia. Non so se si può parlare d'impresa, ma è stato un grande girone di ritorno. Abbiamo vinto trasferte importanti e abbiamo giocato benissimo questo playout meritando di rimanere in A1. La fiducia però non mi è mai mancata, neanche nei momenti più difficili. Un pensiero va a Giorgi che si è infortunato praticamente subito, con lui in vasca sarebbe stato più semplice".
Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli: "Bella partita vinta in casa del Torino con Giorgi, una pedina fondamentale del nostro scacchiere, infortunato dopo un minuto. I ragazzi sono attaccati ai nostri colori e lo hanno dimostrato anche in questa partita. Salvarsi dopo una stagione così dura è ancora più bello".
 
ROMA VIS NOVA-BOGLIASCO 7-8 (2-3, 2-0, 2-3, 1-2)
Roma Vis Nova: Nicosia, Innocenzi 1, Ciotti, Delas, Gianni, Bitadze 1, Jerkovic, Vittorioso 1, Vitola 1, Gobbi 1, Migliorati 1, Briganti 1, Brandoni. All. Ciocchetti.
Bogliasco Bene: Prian, Caliogna, Gavazzi, Guidi 1, Fracas 1, Vavic 2, Gambacorta 2, Monari, Puccio, Divkokic 2, Gandini, Guidaldi, Pellegrini. All. Bettini
Arbitri: Colombo e Gomez.
Superiorità numeriche: Roma Vis Nova 3/11, Bogliasco 4/7.
Note: uscito per limite di falli Guidaldi (B) a 5'33 del quarto tempo. Ammonita la Roma Vis Nova per simulazione a 2'35 del quarto tempo.
TORINO - A fine gara Daniele Bettini e i suoi ragazzi festeggiano la salvezza con un lungo abbraccio sotto gli occhi di Filippo Gomez. Il Gug ha scelto per questa semifinale il miglior arbitro degli ultimi dieci anni (assieme a Caputi) e colui che è destinato a diventare il loro erede: Raffaele Colombo. Scelta logica: sulla carta era una partita equilibratissima e lo è stata anche in vasca.
Il Bogliasco l'ha vinta con un gol a 26" dalla fine segnato da Marino Divkovic. Anzi, da Gavazzi e Divkovic, per l'esattezza. Perchè è stato il giovane talento biancazzurro a mettere sulla mano del croato, con un passaggio che vale un'intera stagione, il pallone che Divkovic ha deviato alle spalle di Nicosia.
Nei 24" che mancavano alla fine, ovviamente, la Roma Vis Nova si è riversata nella metà campo biancazzurra alla ricerca del gol che avrebbe portato la gara ai tiri di rigore, ma il palo alla destra di Prian ha spedito il Bogliasco in paradiso e la squadra di Ciocchetti sull'orlo del precipizio, dal quale cercherà di allontanarsi nella finale di domani pomeriggio.
Giusto il successo della squadra di Bettini? La risposta è si. Perchè, se è innegabile che la partita è stata equilibratissima, è altrettanto vero che è stato il Bogliasco a condurla fatta eccezione per il 4-3 ottenuto dalla Roma Vis Nova nella seconda frazione grazie ai gol di Vitola e Briganti. Ed è stata la stessa squadra biancazzurra ad ottenere gli unici doppi vantaggi della gara: l'1-3 sempre con Divkovic e il 4-6 con una beduina di Fracas.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA ROMA VIS NOVA
Si stampa sul palo il tiro di Vittorioso all'ultimo secondo per portare la Roma Vis Nova ai tiri di rigore. Il sette capitolino fallisce il primo appuntamento con la salvezza nei playout in programma in questo lungo fine settimana a Torino. La squadra di Ciocchetti è stata sconfitta di misura per 8-7 dal Bogliasco nella semifinale in un match ricco di pathos e adrenalina che si è risolta all'ultimo tempo. Le due squadre si sono rincorse tutto il tempo e proprio a inizio dell'ultima frazione si sono trovate sul 7-7, poi a 26” la rete di Divkovic ha portato in avanti per l'ennesima volta il Bogliasco, Roma non ha avuto la forza di pareggiare per l'ennesima volta. Ancora una volta tante recriminazioni per le tante, troppe occasioni sprecate in attacco, soprattutto con l'uomo in più, solo 3 su 11. E ora l'ultima partita, quella della verità. Senza appelli, o dentro o fuori. Domani a Torino chi vince è salvo, match in programma alle ore 14.30
PALO FINALE Partenza contratta della Roma Vis Nova che va subito sotto, Bogliasco pressa molto e va in rete con Vavic e Divkovic. I romani non riescono a carburare in attacco, sprecando molte occasioni. Bogliasco gioca in maniera più spregiudicata. Sotto 3-1 la rete di Briganti in superiorità tiene in scia Roma. Nel secondo tempo la Vis entra nel vivo e accende i motori, lavorando bene in difesa e poi colpendo in attacco, seppur non infallibile in superiorità riesce la squadra di Ciocchetti prima a pareggiare con Vitola e poi a colpire con Briganti. Nel terzo passaggio a vuoto della Roma Vis Nova che prende un parziale negativo di 3-0 e va sotto di due reti. Amnesie in attacco e difesa lenta. Nicosia salva in due occasioni estreme. Poi riprende il giusto ritmo e segna con Innocenzi e Vittorioso. Ancora non bene in superiorità. Con la situazione di parità tutto rimandato all'ultimo tempo. Ultimi minuti di grande adrenalina e inferno con Roma che non riesce a incidere in attacco, sprecando tantissimo in fase offensiva, soprattutto in superiorità. Gambacorta porta i liguri in avanti, Gobbi acciuffa il pari, ma poi a 26” Divkovic riporta il Bogliasco avanti. Nell'ultima azione si stampa sul palo il tiro di Vittorioso.
MALE CON L'UOMO IN PIU' L'analisi del tecnico Cristiano Ciocchetti. “Il dato negativo di 3 su 11 in superiorità è emblematico. Abbiamo giocato molto male con l'uomo in più e questo ci ha penalizzato molto. Non siamo riusciti a partire forte, subendo il loro gioco. Poi ci siamo ripresi e abbiamo iniziato a carburare, ma proprio alla fine non abbiamo approfittato delle tante occasioni, un peccato davvero, ma non dobbiamo demoralizzarci, in campionato abbiamo avuto tante occasioni per salvarci e ora siamo arrivati all'ultima partita. Dobbiamo esser fiduciosi”.
 
IL COMUNICATO DEL BOGLIASCO BENE
La gioia di Bogliasco esplode a 2 secondi dall'ultima sirena, quando la manona di Edoardo Prian disinnesca la sassata ravvicinata di Vittorioso e con essa le speranze salvezza della Roma Vis Nova. 
Bogliasco si salva così, mettendo in acqua quel carattere che nei decenni ha sempre contraddistinto la società rivierasca e che oggi, nello Stadio del Nuoto di Torino, è stato tirato fuori nel momento più importante della stagione. Una permanenza in Serie A1 meritata, giunta al termine di un'annata tribolata e di una gara giocata con il sangue agli occhi dai biancazzurri, proprio come avevano promesso alla vigilia. 
Che ci sarà da soffrire lo si capisce fin da subito. E siccome senza sofferenza non c'è gusto, i ragazzi di Daniele Bettini lottano e sudano fino all'ultimissimo secondo per piegare un avversario mai domo.
L'equilibrio che contraddingue la gara è evidente fin dalle battute di gioco iniziali. Subito avanti nel punteggio, Bogliasco arriva alla prima sirena con il minimo vantaggio. Un piccolo castello costruito sui gol di Vavic, che in superiorità finalizza al meglio la prima azione dell'incontro, Gambacorta, con un fantastico lob da posizione 3, e Divkovic, che sotto misura regala il momentaneo 3-1 ligure. Roma però a quel punto registra la difesa e a cavallo tra primo e secondo tempo opera il sorpasso con Migliorati, Vitola, entrambi ad uomo in più, e Briganti, fortunato nel trovare il rimbalzo giusto con un tiro che beffa Prian.
Per 11 minuti Bogliasco non trova la via della rete, poi ci pensa Guidi, in avvio di terzo quarto, a spezzare l'incantesimo fulminando Nicosia dalla distanza e venendo imitato poco dopo da Vavic.
Quindi tocca a Fracas spaccare la porta romana con una splendida beduina che riporta Bogliasco sul più 2. Ma ancora una volta, nonostante il doppio vantaggio, Roma ha la forza mentale di rialzarsi, rimettere in parità l'incontro e far vivere gli ultimi otto minuti con il cuore in gola.
Se i primi tre parziali erano stati emozionanti, il quarto conclusivo è da infarto. I primi tre minuti passano con continui capovolgimenti di fronte ma senza alcuna rete. Poi Gambacorta decide di replicare la prodezza del primo tempo portando Bogliasco sul 7-6. Ad un minuto dalla fine il romano Gobbi trova il varco giusto per l'ennesimo pareggio capitolino. Una mazzata che però non demoralizza i biancazzurri che nella successiva azione offensiva si guadagnano una superiorità numerica. La palla nelle mani dei tiratori liguri pesa come un macigno finchè Divkovic non decide che la sfera ha girato fin troppo davanti a Nicosia e la scaraventa in rete, sprigionando l'urlo degli Irriducibili presenti sugli spalti. Mancano ancora 26 secondi: Roma si getta all'attacco, ottiene l'uomo in più ma si deve arrendere davanti al muro eretto da Prian. La sirena suona e la gioia bogliaschina esplode nel rituale tuffo collettivo: Bogliasco è salvo!
“E' stata una partita meravigliosa – commenta a fine gara un esausto coach Bettini - per la passione, la tenacia, la grinta, la determinazione, che i miei ragazi hanno saputo mettere in acqua. Sonp davvero orgoglioso dei miei ragazzi che nel momento più importante dell'anno hanno saputo tirare fuori la gara perfetta. Questa partita rimarrà nella storia del Bogliasco. Voglio ringraziare tutti i miei atleti, uno per uno. Sono loro che hanno permesso ad un piccolo paese di continuare a cullare il proprio sogno di restare in A1. Oggi bbiamo tirato fuori il vero DNA bogliaschino. Grazie anche ai tifosi, sempre al nostro fianco nonostante i tanti passi falsi della stagione. Grazie al presidente Mirko Prandini e alla nuova dirigenza che ha permesso di continuare questa avventura sportiva. Per ultimi ma non per importanza voglio ringraziare le ragazze di Mario Sinatra che ci hanno sempre supportato e tutto lo staff della piscina: è grazie a loro se la società è ancora viva e può continuare questo fantastico sogno nella grande pallanuoto”.

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