Pino Porzio è il Liguria, terra che per anni ha rappresentato la sua casa; con il suo Canada, selezione che ormai allena dal 2016 è, infatti, impegnato in una serie di common training con la Pro Recco, formazione che in passato ha guidato e con cui ha vinto 8 scudetti, 7 Coppe Italia, 4 Champions League, 3 Supercoppe europee ed una Lega Adriatica.
Il collegiale italiano terminerà il 4 Febbraio prima dell'impegno nel torneo di qualificazione olimpica, in programma metà mese, in quel di Rotterdam.
Intervistato da Il Secolo XIX e Waterpoloitaly, ecco cosa ha evidenziato...
"La cosa più importante era ritrovarsi. L' ultima volta che avevo visto di persona i ragazzi era stato a gennaio dell' anno scorso per un periodo di preparazione in Spagna, poi il Covid ci ha fermato. Giocare contro la Pro Recco, contro i suoi fuoriclasse, in una vasca mitica come Punta Sant' Anna, credo sia un' esperienza che i miei giocatori ricorderanno per tutta la vita".
Le possibilità di conquistare il pass olimpico, però, per l'ex tecnico di Salerno, Bogliasco, Ortigia, Posillipo, Recco ed Acquachiara, sono pochissime: "Croazia, Grecia e Montenegro favorite con alle spalle Germania e Russia. Noi dobbiamo fare il nostro meglio e farci trovare pronti a sfruttare eventuali incertezze degli avversari più forti.
Giochi in forse al 50% secondo l'ex difensore del Posillipo e del Settebello oro olimpico a Barcellona '92: "I giapponesi sono bravissimi a organizzare, ma le difficoltà sono enormi".
Poi, sul futuro..."Il nostro traguardo è il 2028, ma c'è un problema di sistema: non esiste un vero campionato. I ragazzi giocano la pallanuoto come sport universitario e smettono a 23-24 anni. Nella generazione precedente c' erano atleti interessanti, ma hanno preferito dedicarsi ad altro. Il mio contratto scade ad agosto. Se arriverà una proposta interessante, per un progetto concreto e coinvolgente a cui lavorare, lo valuterò con attenzione. Ora in testa ho solo Rotterdam".
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