Pallanuoto, è il tempo della tecnologia?
Pubblicato il 17 Ott 2123 13:28
La partita di sabato tra Check-Up Rari Nantes Salerno e Telimar Palermo potrebbe rappresentare un punto di svolta per la pallanuoto italiana.
I campani, al termine di un’autentica battaglia, si sono imposti con il punteggio di 12-10 ma le proteste dei siciliani sono state davvero vibranti per una serie di decisioni sfavorevoli, due delle quali penalizzano in maniera evidente la formazione siciliana.
Il rigore del possibile 4-1 tirato da Giorgetti batte sulla faccia interna della traversa e rimbalza verso l’interno della porta, da regolamento il direttore di gara dovrebbe assegnare la rete.
Risulta ancor più clamoroso l’errore commesso nel convalidare il gol del 9-7 segnato da Gallozzi perché, dal vivo, appare abbastanza chiaro che la parata effettuata da Jurisic intercetta il pallone prima che questo varchi la linea.
Comprensibile la rabbia della formazione siciliana ma mettere sulla graticola il tandem Nicolosi-Scappini è forse la soluzione più semplice.
Non siamo detentori assoluti della verità ma cerchiamo di proporre soluzioni costruttive per il bene di uno sport che regala da sempre grandi emozioni. Comporta certamente spese notevoli ma perché le società non si compattano e chiedono, secondo protocolli ben codificati, l’introduzione del Var come già avviene nelle principali competizioni internazionali? Alla stessa stregua l’applicazione, in versione pallanuotistica, della gol line technology potrebbe contribuire in maniera drastica alla riduzione del tasso di errore umano dei direttori di gara garantendo così lo spettacolo offerto dalle squadre in acqua.
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