Mistrangelo: è stata una soddisfazione doppia conquistare la promozione con la De Akker
Pubblicato il 04 Lug 2122 20:28
Una cavalcata conclusa in maniera trionfale con la vittoria di misura ottenuta in gara 3 di finale playoff contro il mai domo Circolo Canottieri Napoli. Non può che essere il tecnico Federico Mistrangelo a ripercorrere i momenti salienti dell’annata che la De Akker Bologna ha concluso con la conquista della prima storica promozione in serie A1. Il club felsineo non si ferma però solo a festeggiare il prestigioso risultato ma si è già mosso sul mercato per rafforzare il roster che punterà, nel prossimo torneo, a conquistare una tranquilla salvezza.
La battaglia contro il Circolo Canottieri Napoli regala alla De Akker la tanto attesa promozione in A1. Che match è stato quello della Carmen Longo?
È stato un match combattuto come ci si poteva aspettare, loro hanno sbagliato pochissimo producendo un po' meno, noi avremmo potuto fare meglio in alcune conclusioni da vicino ma grande merito va dato al loro portiere.
Che cosa ha pensato quando i partenopei hanno messo dentro il punto dell’8-8? Si aspettava di dover soffrire fino alla fine oppure pensava ad una partita più tranquilla?
Fin da prima del fischio di inizio mi aspettavo un match tirato fino all'ultimo e l'8-8 non è stato inaspettato anche perché avevo da gestire i falli di Deserti. Il 4-1 iniziale invece per come era venuto fuori un po' di illusione ce l'aveva data
Promozione doveva essere e promozione è stata. Quali sensazioni prova quando pensa di aver raggiunto il traguardo che la società aveva solo sfiorato lo scorso anno?
Sicuramente avere un obbiettivo concreto è stato stimolante e la soddisfazione è doppia nell'averlo raggiunto. Da un lato c'è la gioia di aver raggiunto un traguardo e dall'altra lo scampato pericolo di quella che sarebbe stata una delusione per tutto l'ambiente. Personalmente devo ringraziare tutta la società, dal presidente ai ragazzi che hanno reso tutto questo possibile ma un grazie speciale va ad Arnaldo Deserti per aver creduto in me, per essersi rimesso in gioco come atleta alla sua veneranda età, ma soprattutto per il suo modo di saper prendere le cose seriamente ma con il sorriso. Che poi ci riesca con battute imbarazzanti è il giusto prezzo che bisogna pagare.
Quale è stata la difficoltà maggiore che avete dovuto affrontare nel corso dell’annata?
Nel corso dell'annata abbiamo trovato un momento di difficoltà a Camogli nell'ultimo quarto in cui ci siamo fatti recuperare dal 9-6 ma avevamo due giocatori, Manzi e Deserti, infortunati.
Che cosa ha detto alla squadra quando, ad inizio stagione, vi siete ritrovati per il primo allenamento?
Al primo allenamento ho detto che avremmo dovuto lavorare duramente per avere l'opportunità di salire.
Il club si è già messo all’opera con l’arrivo di Milakovic. Che tipo di ritocchi servono a questo roster per affrontare la serie A1 senza patemi e con la possibilità di togliersi anche qualche soddisfazione?
Io credo che innanzi tutto i giocatori che resteranno in rosa debbano fare un ulteriore passo in avanti perché la serie A1 è molto più competitiva, si va a giocare in campi come possono essere stati Camogli, Bogliasco o Napoli e bisognerà migliorare anche come mentalità. Non credo che non avremo patemi ma voglio che i miei giocatori li sappiano affrontare nella maniera giusta.
Milakovic è il giocatore che io e Deserti sognavamo di poter avere in squadra, quindi siamo già molto soddisfatti. Arriverà qualche altro rinforzo a seconda delle opportunità del mercato e spero che il Savona continui ad aiutarci, come ha già fatto con Boggiano, con altri giovani a cui potremmo dare sicuramente più spazio visto le differenze di ambizioni.
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