QUALIFICATE PER I GIOCHI OLIMPICI: Francia, Italia, Spagna, Ungheria
Il sorteggio dei gironi avverrà domenica 10 aprile alle 19, presso la sala conferenze del centro federale di Trieste.
Finali - Domenica 10 aprile
UNGHERIA-ITALIA 10-8 (2-3, 4-2, 3-1, 1-2)
Ungheria: Nagy, Zalanki, Manhercz 1, Erdelyi 1, Vamos 1, Hosnyanszky, Decker, Szivos 1, Dan. Varga 1, Den. Varga 3, Bedo, Harai 2, Bisztritsanyi. All. Benedek.
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 2, N. Gitto, Figlioli 1, Giorgetti 1, Bodegas, Velotto, Nora, C. Presciutti 1, S. Luongo 1, Aicardi 2, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Koryzna (Pol) e Stavridis (Gre).
Superiorità numeriche: Ungheria 6/8, Italia 3/13.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
I magari vincono il torneo preolimpico battendo 10-8gli azzurri. Ungheria spietata con l'uomo in più con l'80% al tiro (6 su otto tentativii) che ha deciso il match. Gli azzurri, solo tre gol su treduici occasioni in extraman, solo il primo parziale in vantaggio. Dopo il 10-6 magiaro il bel recupero non concretizzato nel finale. L'Ultima partita fu ai mondiali di Kazan il 4 agosto dello scorso anno e finì 8-7 per gli azzurri che estromisero i magiari dalla zona medaglie. Alle 19 il sorteggio dei gironi olimpici che aprirà ufficialmente la preparazione a quattromesi da Rio.
REPORT. Apre le marcature il fuoriclasse magiaro Denes Varga in extraplayer dopo un minuto. Presciutti e Nora sprecano ed Erdelyi in controfuga punisce ancora gli azzurri dopo 2 minuti e mezzo (2-0). Di Fulvio non ci sta e trova la soluzione personale che accorcia le distanze piegando le mani di Nagy dal perimetro (1-2). Seconda superiorità Italia, e stavolta Presciutti insacca il pareggio facendo espoldere la piascina "Bianchi" gremita. Bomber Figlioli non è da meno e a 4.40 scaglia la bomba del primo vantaggio azzurro (3-2). Il tempo si chiude con il terzo extraman sciupato ancora da Figlioli.
Nel secondo tempo doppio extraplayer con Bodegas dà l'illusione del gol (palla non supera la linea) e Nora si fa parare la conclusione da Nagy. Dall'altra parte Luongo commette fallo grave e Daniel Varga pareggia (3-3). Al sesto uomo in più Campagna chiama timeout. Gitto non conclude e esce per fallo grave sul ribaltamento: l'Italia subisce il nuovo vantaggio magiaro con Harai (3-4). Il pareggio è immediato. Di Fulvio sfrutta la seconda chance su sette tentativi e aiutato dal palo riporta a galla i compagni (4-4) a due minuti dal termine. Non c'è respiro perchè l'Ungheria passa ancora in transizione con Erdelyi che dal perimetro sfrutta l'assist di Denes Varga (5-4). Il 5 pari è di Aicardi che stavolta trova la girata giusta con l'uomo in più su assist di Presciutti ad un minuto dalla sirena. A 34 secondi dal termine fa tutto Harai: prima prende fallo grave da Bodegas e poi ribadisce in rete il 6-5 da sotto che chiude la prima metà.
Entra Del Lungo in porta e il portiere bresciano capitola due volte in un minuto: prima Szivos in superiorità e poi Manhercz in controfuga per l'8-5 magiaro. A metà quarto un'azione insistita degli azzurri viene premiata dal bel tiro in galleggiamento di Luongo che riporta i compagni sul - 2 (6-8). La gioia è effimera perchè Vamos si iscrive a referto segnando il 9-6 in controfuga col perfido mancino. Con l'uomo in più non si passa (due errori di Bodegas e Gitto) e il tempo si chiude.
L'Ungheria sgasa: è Denes Varga che fa tripletta guidando la transizione e portando i compagni al massimo vantaggio (10-6). Giorgetti riduce lo svantaggio grazie a un bel diagonale in superiorità (tre su undici lo score) per il 10-7 al secondo minuto. Manhercz sbaglia la seconda superiorità su sette tentativi e Aicardi punisce i magiari dal perimetro per il 10-8 di metà tempo. Due conclusioni di Nora vengono parate da Nagy. Il ritmo cala e l'Ungheria continene lo sforzo agonistico degli azzurri che ripiegano le vele e ormeggiano sul mola Azzurra in attesa dei Giochi Olimpici di Rio.
Campagna: "C'è stato impegno da parte dei ragazzi. Si può vincere o perdere ma abbiamo giocato con cuore. E' mancata un pizzico di esperienza. Abbiamo concesso qualche leggerezza difensiva con due o tre controfughe troppo facili dei magiari. Ottimala reazione sul meno quattro, quando pensavo di rientrare nel punteggio. In ottica Rio avremo da lavorare. La qualificazione non è stata facile. Tutti sanno come devono lavorare al rientro nel club, e poi avrò a disposizione due mesi dove ci alleneremo con la giusta intensità per affrontare l'impegno olimpico".
Aicardi: "Lo sapevamo che loro sono una squadra forte Abbiamo retto fino allla fine e faccio i complimenti a loro. La stanchezza ha avuto la meglio, con allenamenti la mattina e partite la sera. Questa sconfitta ci serviràper costruire meglio le prestazioni future".
Presciutti: "E' stata una settimana faticosa ma piena di emozioni. Trieste è stata eccezionale. Giocare ogni giorno non è facile, volevamo regalare la vittoria con più di lucidità potevamo vincere ma ci sono da migliorare tante cose. I presupposti per migliorare ci sono, siamo un'ottima squadra con grandi potenzialità. Bisogna unirsi per vincere".
3° posto Francia-Spagna 4-16
5° posto Olanda-Canada 9-8
7° posto Germania-Romania 9-10
Semifinali - Sabato 9 aprille
1-4 posto
SPAGNA-ITALIA 5-6 (1-0, 0-1, 2-1, 2-4)
Spagna: Aguilar, Munarriz, Bustos, Alarcon, Molina, Minguell, Sziranyi, Tahull, Espanol 2, Fernandez, Mallarach 2, Echenique 1, Lopez Pinedo. All. Hernandez.
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio, N. Gitto, Figlioli 1, Giorgetti 1, Bodegas 1, Velotto, Nora 2, C. Presciutti, Luongo 1, Aicardi, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri:: Peila (Usa) e Haentschel (Ger).
Superiorità numeriche: Spagna 3/8, italia 2/9 + 1 rigore.
Note: rosso a Tahull (S) nel terzo tempo.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Settebello, dopo due sconfitte consecutive, batte gli iberici nella semifinale del torneo preolimpico di Trieste. Domenica alle 17 la finale contro l'Ungheria. Decisivo il gol con l'uomo in più di Bodegas a 42 secondi dal termine. La Spagna era avanti di due reti fino al 3-1. Poi il parziale di 4-0 (doppietta di Nora) tra terzo e quarto tempo che ha rimesso a galla gli azzurri.
REPORT. Una superiorità per parte e la Spagna sorniona va in vantaggio con Espanol per l'1-0 al 3' minuto. La seconda superiorità iberica la fallisce Molina, stoppato da Tempesti che intercetta anche la terza col tiro di Munarriz. L'ex posillipino Espanol commette fallo grave ma Figlioli spara alto dal perimetro (0/3 in extraman). Ancora due chance per i giallorossi in superiorità ma il parziale si chiude così.
Secondo tempo povero di emozioni con entrambi i portieri attenti alle conclusione dal perimetro. I secondi corrono stancamente fino alla controfuga di Giorgetti ben servito da Presciutti, che buca la porta di Lopez Pinedo, e sblocca gli azzurri dopo 13 minuti e cinquanta secondi (1-1). Il match si accende: Bodegas commette secondo fallo grave ma Echenique tira, fuori mentre Giorgetti ci riprova in controfuga tirando all'esterno. Si va al riposo.
Il terzo si apre con il nuovo vantaggio spagnolo grazie ancora a Espanol che mette dentro la seconda superiorità numerica su sette tentativi (2-1). La reazione è immediata ma la quarta chance in extraman non si concretizza. Gli animi si accendono dopo l'espulsione per gioco violento di Tahull, ma gli avversari passano ancora a 3.25 con Echenique che concretizza l'ottava superiorità numerica insaccando col mancino (3-1). Passano due minuti e Nora si prende un bel diagonale col mancino per il meno uno (2-3).
Il mancino dell'AN Brescia risponde presente anche in apertura di quarto periodo con una conclusione sul primo palo che segna il nuovo pareggio azzurro (3-3). Presciutti guida la transizione e serve l'assist a Bodegas su cui la Spagna commette fallo da rigore: Figlioli lo trasforma per il primo vantaggio azzurro sul 4-3. La Spagna sbaglia la decima superiorità, mentre sul capovolgimento Luongo insacca il primo extraman azzurro per il doppio vantaggio 5-3. Figlioli commette fallo gravee e Mallarach col mancino fa 4-5 al quinto minuto. A 6.40 il mancino iberi Mallarach si ripete e pareggia 5-5. Molina commette fallo grave al centro e Campagna, come con la Romania, chiama timeout. Lo schema è quello giusto perchè Bodegas solo al centro gira il nuovo vantaggio tricolore (6-5) a 42 secondi dal termine. Non succede nulla e la finale del preolimpico è servita.
Campagna: "Nonostante siamo stati sotto la squadra ha tenuto fisicamente e mentalmente. Non era facile rientrare in partita, ma i ragazzi sono stati bravi a piazzare un break di 4-0 e amnatenere la concentrazione fino agli ultimi secondi. La squadra ha dimostrato voglia di vincere e ha lottato per riuscirci".
Bodegas: "Era una partita importante in vista dei sorteggi olimpici quindi siamo rimasti concentrati fino all'ultimo minuto. Siamo soddisfatti perché dopo due sconfitte contro la Spagna avevamo voglia di rivalsa e di mostrare il nostro valore. Secondo me non abbiamo giocato benissimo, ma ha prevalso il collettivo. Mi fa piacere poter giocare la finale davanti al nostro pubblico".
Tempesti: "L'importante era vincere, a pescindere dallo scarto. Magari qualche mese fa partite così tirate e decise nel finale le avremmo perse. Spero che siano segnali positivi per la crescita del gruppo. La finale con l'Ungheria dimostra che le aspettative sono state rispettate; sarà spettacolo malgrado la stanchezza accumulata in sette partite".
UNGHERIA-FRANCIA 15-9 (4-2, 4-4, 2-1, 5-2)
Ungheria: Nagy, Zalanki, Manhecz 3 (1 rig.), Erdelyi, Vamos 4, Hosnyanszky 3, Decker, Szivos, Dan. Varga 1, Den. Varga 1, Bedo, Harai 3, Bisztritsanyi. All. Benedek
Francia: Garsau, Saudadier, Kovacevic 2, Blary 1, Khasz, Simon 2, Crousillat, Izdinsky 2, Marzouki, Peisson 2, Tomasevic, Camarasa, Noyon. All. Bruzzo
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Willis (Rsa).
Superiorità numeriche: Ungheria 4/7 + un rigore e Francia 2/9.
Note: In porta per l'Ungheria il numero 13, Bisztritsanyi. Nessun giocatore uscito per limite di falli.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'Ungheria batte 15-9 la Francia e si qualifica per la finale del torneo preolimpico. Il primo strappo è dei magiari che si portano sul 7-3, ma c'è il ritorno dei transalpini con i goal di Kovacevic, Blary e Simon. A dieci secondi dall'intervallo Denes Varga porta i magiari sull'8-6. Nella seconda parte di gara arriva il decisivo break degli uomini di Benedek che dilagano con un parziale di 5-2 per il 15-9 conclusivo. Ai francesi, appagati per la qualificazione olimpica raggiunta un po' a sorpresa, resta la finale per il terzo posto.
5-8 posto
CANADA-ROMANIA 14-7 (5-3, 4-0, 2-1, 3-3)
Canada: Aleksic, Kudaba 1, Vikalo 1, Costantin Bicari 4, Boyd 4, Robinson, Lapins, Graham, Radojcic 1, Conway 2, Torakis 1, Mcelroy, Randall. All. Porzio.
Romania: Stoenescu, Radu, Negrean 1, Gheorghe 3, Oanta, Busila, Teohari, Chioveanu 1, Goanta, R. Szabo 1, Ghiban, Popoviciu 1, Tic. All. Stanojevic.
Arbitri: Putnikovic (Srb) e Galindo (Esp).
Superiorità numeriche: Canada 5/8 e Romania 4/8.
Note: per Canada e Romania in porta i numeri 13, Randall e Tic. Nessun giocatore uscito per limite di falli.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il successo per 14-7 sulla Romania consente al Canada di sfidare l'Olanda nella finale per il quinto posto. Strappo iniziale dei nordamericani che si portano sul 4-1. La Romania torna sul 4-3, ma il Canada supera per cinque volte consecutive Stoenescu, portandosi sul 10-3 a inizio terzo tempo grazie a tre gol di Boyd, due di Bicari e uno di Conway. Successivamente la squadra allenata da Pino Porzio amplia ulteriormente il gap, aumentando il rammarico per un cammino nel preolimpico che avrebbe meritato epilogo diverso.
Porzio (coach Canada): "Queste sono partite sempre difficili da giocare perché prevale la delusione per l'eliminazione. Ho chiesto ai ragazzi di arrivare fino in fondo, che non c'è tempo per l'amarezza, che bisogna sempre impegnarsi e rispettare l'avversario".
GERMANIA-OLANDA 7-8
Germania: Kong, Bukowski, Schlanstedt, Real, Preuss 1, Jungling 3, Nossek, Schuler 1, Stamm 1 (1 rig.), Cuk, Restovic 1, Eidner, Hohne. All. Weissinger.
Olanda: Wagenaar, Frauenfelder, Winkelhorst 2, Van Der Horst, Gielen, Lindhout 2, Gottemaker, Reuten 1, Van Den Bersselaar, Spijker 1, Koopman 2, Lucas, Hoepelman. All. Van Galen.
Arbitri: Bouchez (Fra) e Salnichenko (Kaz).
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Sintesi. L'Olanda batte 8-7 in rimonta la Germania e domenica disputerà la finale per il quinto posto. Tedeschi che si trovano addirittura avanti di quattro goal nella seconda frazione (5-1) e sopra di tre (7-4) all'inizio degli ultimi otto minuti di gioco. L'ultimo tempo, però, è tutto degli orange che vanno a segno con Koopman, Spijker e due volte Lindhout per l'8-7 finale.
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Quarti di finale - Venerdì 7 aprile
ROMANIA-ITALIA 7-8 (0-2, 3-2, 3-3, 1-1)
Romania: Stoenescu, Radu 1, Negrean 1, Gheorghe 3, Oanta, Busila, Teohari, Chioveanu, Goanta, Szabo, Ghiban 2, Popoviciu, Tic. All. Stanojevic.
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 2, N. Gitto, Figlioli 2, Giorgetti, Bodegas, Velotto, Nora, C. Presciutti 1, S. Luongo 1, Aicardi 1, Baraldi 1, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Naumov (Rus) e Stavridis (Gre).
Superiorità numeriche: Romania 3/6, Italia 5/10.
LE STATISTICHE NELL'IMMAGINE IN FONDO ALL'ARTICOLO
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Quinta Olimpiade. Stefano Tempesti, quinta Olimpiade. Come Gianni De Magistris. "Ma lui è il primo portiere che è riuscito a tagliare un traguardo così prestigioso", sottolinea in telecronaca Dario Di Gennaro. Noi aggiungiamo che questa, per Tempesti, è la qualificazione più bella. Perchè sicuramente è stata la più sofferta. Il Settebello l'ha conquistata a 7" secondi dalla fine grazie ad un gol del capocannoniere azzurro a Trieste: Pietro Figlioli.
Di Fulvio. E' giusto che sia lui a toccare l'ultimo pallone di una gara che il giocatore della Pro Recco ricorderà per tutta la vita. Stavolta non useremo aggettivi per descrivere la sua prestazione, ci limitiamo a dire che - se non ci fosse stato lui questa sera - l'Italia probabilmente non ce l'avrebbe fatta. Gol, assist, recuperi difensivi. Ad un giocatore non si può chiedere di più.
Settebello. Anche stavolta ha giocato al di sotto delle sue possibilità. Certo, la Romania ha disputato una grande gara, segnando 4 gol a uomini pari e difendendo benissimo, ed è pur vero che in questo tipo di partite i valori tra le formazioni in acqua si assottigliano notevolmente, ma non è ammissibile che una squadra come il Settebello (che tra l'altro aveva cominciato la gara benissimo: 0-2, gran gol di Francesco Di Fulvio e bis di Baraldi) si faccia sfuggire di mano l'incontro rischiando seriamente di non andare a Rio.
Ce la siamo vista brutta. Gli ultimi minuti di gioco sono stati un supplizio per i numerosi tifosi azzurri presenti alla "Bianchi" di Trieste. Sul punteggio di 7-7 la Romania ha preso una traversa interna con il pallone che non è entrato per un soffio, poi Tempesti ha salvato il risultato deviando con l'uomo in meno un tiro di Gheorghe destinato all'incrocio dei pali alla sua sinistra.
Uomo in più decisivo. Ultimo assalto azzurro, il bravissimo Aicardi conquista l'uomo in più. Il pallone pesa come un macigno, ma non per Pietro Figlioli, che scaraventa alle spalle dell'ottimo Tic un missile che sulla fiancata porta la scritta Rio.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Con un gol a sette secondi dalla sirena, Figlioli regala all'Italia il pass olimpico per Rio de Janeiro. Battuta la Romania 8-7 al termine di una partita tesa, emozionate e in certi momenti drammatica. Settebello tre volte in doppio vantaggio coi romeni incollati. Gheorge che a inizio dell'ultimo tempo agguanta il pareggio. Spavento. Tutti zitti al centro federale Bruno Bianchi. Trieste ha paura, poi esplode con Figlioli che segna il gol olimpico pilotato dal time out del cittì Campagna: doppio cento ed esterni larghi.
Il Settebello raggiunge Serbia, Croazia, Grecia, Giappone, Brasile, Montenegro, Stati Uniti, Australia, Ungheria, Francia e Spagna. Il sorteggio dei gironi avverrà domenica 10 aprile alle 19, presso la sala conferenze del centro federale di Trieste. Sabo azzurri nuovamente in acqua alle 20.30, diretta Raisport 2, per affrontare la Spagna in semifinale. Sarà rivincita.
REPORT. Venti secondi e Di Fulvio scaglia il suo destro alle spalle di Tic per l'1-0 che apre il match. Ghiban commette fallo grave ma Aicardi non riesce a girare a rete il primo extraplayer. A metà quarto sono i romeni a giocare l'uomo in più ma la difesa azzurra è attenta e lancia la controfuga di Velotto; sulla stessa azione Chioveanu esce per fallo grave e Baraldi raddoppia dal centro girando l'assist di Nora (2-0). Al sesto minuto il bomber Negrean fallisce la seconda superiorità numerica, replicato però da Luongo che raccoglie dalla spazzatura una palla con l'uomo in più ma trova la traversa e linea a negargli il gol.
Nel secondo tempo Di Fulvio fallisce la quarta chance con l'uomo in più e il punteggio resta in ghiacciaia. La difesa azzurra si schiera a zona e Tempesti deve soccombere al quarto minuto in inferiorità (espulso Bodegas) al tiro di Ghiban che accorcia le distanze (1-2). La Romania si sveglia e pareggia a 4.38 con Gheorghe che libero dal perimetro insacca alla desta di Tempesti (2-2). A 6.13 Luongo riporta in vantaggio gli azzurri segnando sull'angolo corto la seconda chance con l'uomo in più su cinque tentativi (3-2). Gli fa eco Gheorghe che sempre in superiorità fa doppietta per l'immediato pareggio italiano (3-3). Il nuovo vantaggio è di Di Fulvio che fa 4-3 sempre con l'uomo in più trovando il diagonale giusto che chiude la metà gara.
Il 5-3 in transizione dopo un minuto è una bella controfuga di Presciutti che confeziona l'assist al bacio per Aicardi, bravo a girare sul primo palo della porta difesa da Tic. Mezzo giro di lancette e si sblocca Radu che capitalizza la sesta superiorità concessa per fallo grave di Figlioli (5-4). Gli azzurri ci sono ed in extraplayer rispondono ancora con Presciutti che insacca un bel tiro dal perimetro del nuovo + 2 (6-4). Velotto dà l'illusione del gol e il capocannoniere Negrean invece azzecca la colomba del nuovo meno uno rumeno a metà tempo (6-5). L'Italia non si scrolla i rumeni che trovano il nuovo pareggio con Ghiban che si smarca da Aicardi e fulmina Tempesti al sesto minuto per il 6-6. Il gol subito dà la sveglia agli azzurri che tornano per la quarta volta in vantaggio grazie alla bomba di Figlioli che timbra il cartellino odierno porta i compagni sul 7-6 che chiude il parziale.
Nel quarto sale la tensione. Un malinteso in attacco tra Presciutti e Aicardi fa sfumare la nona superiorità numerica, mentre Gheorghe ha il braccio caldo e fa tripletta dalperimetro per il quarto pareggio rumeno per il 7-7 a 2.39. Il pubblico interviene a sostenere gli azzurri che subiscono psicologicamente il nuovo pareggio. Davanti la porta rumena resta bloccata e gli schemi offensivi saltano. Tempsti compie il miracolo su Oanta che ha la chance con l'uomo in più a un minuto dal termine. Time out Campagna a 44 secondi dal termine. E' una bolgia. Aicardi guadagna il fallo al centro, e Figlioli decide che si va a Rio perchè la bomba è nel sette giusto.
LE INTERVISTE
Campagna: "Mi aspettavo una battaglia. Avevo detto ai giocatori di essere aggressivi. Nel preolimpico tutti danno l'anima, figuriamoci in una partita decisiva. Era importante gestire le emozioni nervose e questo successo sicuramente ci accrescerà. Alla fine ho chiamato timeout. Ho chiesto di giocare con il doppio centro, di stare larghi e di tirare con determinazione. E' andata bene".
Tempesti: "Sapevamo che sarebbe stato difficile perché le partite così importanti livellano i valori. Figlioli è il nostro bomber. Deve continuare a segnare gol importanti. Ha esperienza e doti per farlo".
Gitto: "I rumeni volevano solo fare una buona partita. La pressione era tutta su di noi. La tensione era alle stelle. Siamo stati bravi, caparbi e un po' fortunati".
Presciutti: "Il Settebello regala sempre emozioni in un modo o nell'altro. Siamo riusciti a qualificarci alle Olimpiadi. sembrava facile; invece questa partita ha dimostrato che nulla è scontato".
Velotto: "E' stato un preolimpico pieno di insidie. La vittoria è l'unica cosa che conta. Siamo felicissimi di come è andata la partita perché era diventata molto difficile".
Bodegas: "Andremo alle Olimpiadi per vincere. Questo è solo un buon inizio. Il gruppo è unito e numeroso. Siamo almeno in 20 ad ambire ad una calottina da titolare. La partita è stata dura fisicamente e mentalmente, abbiamo grazie alla tenuta mentale e di squadra".
CANADA-SPAGNA 7-8 (1-2, 2-2, 0-3, 4-1)
Canada: Aleksic, Kubada 1, Vikalo, Costantin Bicari, Boyd 2, Robinson, Lapins, Graham 3, Radojcic, Conway 1, Torakis, Mcelroy, Randall. All. G. Porzio
Spagna: Aguilar, Munarriz, Bustos, Alarcon 1, Molina 3 (2 rig.), Minguell, Sziranyi, Espanol 1, Tahull, Fernandez, Mallarach 1, Echenique 2, Lopez Pinedo. All. Hernandez.
Arbitri: Putnikovic (Srb) e Szekely (Hun).
Superiorità numeriche: Canada 4/13, Spagna 3/8 + 2 rig.
TRIESTE - Spagna a Rio, il Canada di Porzio deve rimanere a casa dopo aver disputato un torneo magnifico. I nordamericani non hanno sfigurato neppure contro Molina e compagni: la differenza l'ha fatta la maggiore freddezza degli iberici con l'uomo in più.
Cronaca. Canada in vantaggio con il mancino Graham in superiorità. Replica Molina da gran campione qual è: prepotente azione sulla destra e pallonetto sull'uscita di Aleksic. Primo rigore per gli iberici, il "cinque metri" è legittimo: ancora Molina porta per la prima volta avanti la Spagna. Rimedia per i nordamericani Boyd (2-2).
Nella seconda frazione uomo in più per la squadra di Porzio, sbagliato. Uomo in più per la Spagna, gol. Arriva il secondo penalty per gli iberici, stavolta ingiustificato: il giocatore spagnolo che subisce fallo non era completamente di faccia alla porta, come prescrivono le ultime indicazioni della Fina. Molina trasforma ancora, mini-break per la squadra di Hernandez (4-2). Ma il Canada non si arrende: Lopez Pinedo è formidabile su Conwai ma nulla può sul fantastico tiro da posizione 2 di Boyd, che mancino non è. Punteggio 3-4 al cambio campo.
Nella terza frazione è l'uomo in più a fare la differenza: il Canada ne sbaglia tre su tre, la Spagna ha una mira molto più felice in superiorità e fa il break (3-7) con tre tiri... mancini: due di Echenique, uno di Mallarach. Il +4 all'ultimo intervallo avvicina sensibilmente gli uomini di Hernandez a Rio. Per il Canada ci vorrebbe un miracolo.
Nella quarta frazione la squadra di Porzio gioca benissimo. Accorcia con le distanze con Conway (4-7), crea altre importanti occasioni ma ancora una volta non le concretizza. La rete del nuovo +4 di Espanol (4-8) è una mazzata terribile per i nordamericani, ma la squadra di Porzio lotta fino all'ultimissimo secondo, nel quale arriva la rete del definitivo 7-8 realizzata da Graham.
Porzio (Canada): "E' stata una bella favola. Abbiamo giocato abbastanza bene anchè con grande continuità. Oggi c'erano una tensione ed emozione. Abbiamo sbagliato molto in superiorità numerica. Ci siamo sciolti quando la partita era compromessa. Ha vinto la squadra più esperta, con più talento e più qualità. E' importante per la pallanuoto mondiale che squadre non europee riescano ad arrivare ad alti livelli. Perdere di un gol conto la grande Spagna è un buon inizio".
FRANCIA-OLANDA 12-11 d.t.r. (1-3, 2-1, 2-2, 3-2)(4-3)
Francia: Garsau, Saudadier, Kovacevic, Blary, Khasz, Simon 1, Crousillat, Izdinsky 1, Marzouki 2, Peisson 1, Tomasevic, Camarasa 3, Noyon. All. Bruzzo.
Olanda: Wagenaar, Frauenfelder 1, Winkelhorst 1, Van der Horst, Gielen 2, Lindhout 2, Gottemaker, Reuten, Van den Bersselaar, Spijker, Koopman, Lucas 2, Hoepelman. All. Van Galen.
Arbitri: Gomez (Ita) e Koryzna (Pol).
Superiorità numeriche: Francia 1/7, Olanda 3/8.
UNGHERIA-GERMANIA 8-7 (1-0, 4-2, 2-1, 1-4)
Ungheria: Nagy, Zalanki, Manhercz 2, Erdelyi 2, Vamos, Hosnyanszky, Decker, Szivos 1, Dan. Varga, Den. Varga 3, Bedo, Harai, Bisztritsanyi. All. Benedek.
Germania: Kong, Bukowski 2, Schlanstedt, Real 1, Preuss, Jungling, Nossek 2, Schuler, Stamm, Cuk 1, Restovic 1, Eidner, Hohne. All. Weissinger.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Peila (Usa).
Superiorità numeriche: Ungheria 3/6, Germania 3/12.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'Ungheria soffre, batte 8-7 la Germania e strappa il pass per Rio de Janeiro. Il primo tempo risente della tensione e viaggia nell'equilibrio: l'unico gol è del magiaro Eredelyi con l'uomo in più. Nel secondo tempo l'Ungheria va sul 3-0 con Manhercz e Denes Varga su rigore; la Germania accorcia due volte sul -2 (4-2, 5-3), ma gli ungheresi accelerano ulteriormente nel terzo tempo con altre due reti di Denes Varga (superiortà numerica e rigore) e si portano sull'8-3 . La contesa sembra chiusa, invece la Germania sfiora l'impresa segnando quattro reti consecutive con Nossek, capitan Real, Restovic e Bukowsi. Nossek ha anche l'ultimo tiro, ma coglie la traversa con una palomba. L'Ungheria resiste e si qualifica alle Olimpiadi.
Benedek (coach Ungheria): "La tenzione è sempre alta. Abbiamo dimostrato in tre tempi che siamo netttamente più forti. Il quarto tempo è iniziato male; la Germania è tornata in partita e ho temuto il peggio. Nello sport sono cose che possono accadere, ma abbiamo avuto la forza di contenerli. Sono molto contento per la nostra qualificazione. Abbiamo ottenuto risultati importanti nel quadriennio. Un'Olimpiade senza l'Ungheria sarebbe stata inimmaginabile".
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