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L’Ungheria è una montagna insormontabile per l’Italia U.18. Gli azzurrini cedono 11-4

  Pubblicato il 17 Ago 2122  17:44
Ungheria-Italia(3-2; 1-1; 4-0;3-1)
Ungheria: Gyapjas, Szepfalvi,Nagy 1, Balogh 1, Gaszt 3, Biros, Ionescu, Leinweber 2, Bede 1, Varga 2, Szecsi, Szalai1(R), Csite.
Allenatore: Kovacas-Csatlos
 
Italia: Giannotti, Provenziani 1, Bragantini, Agnolet, Giglio Rossi, Gullotta, Florena, Somma 1, Marini 1, Urbinati 1, Rocchino, De Simon, Valle.
Allenatore: Angelini
 
Arbitri: Andelic(Srb)-Tiozzo(Cro)
 

Vincere per entrare tra le prime quattro e continuare così a coltivare le proprie ambizioni iridate. Questo l’obiettivo dell’Italia Under 18, reduce dal sonoro 18-5 inflitto ieri al Canada , che, nel primo dei quarti di finale del mondiale di categoria, affronta a Belgrado l’Ungheria, formazione che ha guadagnato l’ingresso diretto tra le prime otto della competizione chiudendo in testa, a punteggio pieno, il girone A. Si ferma la corsa degli azzurrini che devono così, prematuramente, rinunciare alle proprie ambizioni di medaglia e disputeranno ora  i match che assegnano i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto. La formazione magiara si rivela un ostacolo troppo grande per la truppa allenata da Alberto Angelini, detta i ritmi della contesa fin dai primi minuti, offre la costante percezione di controllare senza patemi le operazioni e schianta definitivamente gli avversari grazie al 4-0 con cui opera il break decisivo nel terzo parziale, prologo dell’11-4 con cui si conclude l’incontro. Il sette in calottina scura non riesce mai a mettere la testa avanti, mantiene il contatto con i rivali nei primi sedici minuti ma crolla in maniera impietosa nella ripresa. Nella seconda parte della gara capitan Somma e compagni subiscono un devastante parziale di 7-1 che non ammette repliche e restano all’asciutto per quasi venti minuti ritrovando la via della rete solo nel finale grazie al sigillo apposto da Luca Provenziani a poco più di trenta secondi dal suono della sirena conclusiva. Il tempo a disposizione certamente è poco ma ora è fondamentale resettare la brutta prova odierna e recuperare energie, soprattutto dal punto di vista mentale, per concludere la competizione nel migliore dei modi. Domani si torna in acqua, fischio d’inizio previsto alle ore 16:00, per affrontare, nella semifinale di consolazione, la perdente della sfida Grecia-Spagna.

Credits: Slobodan Sandic/Serbian Waterpolo Federation
 
 
Credits: Slobodan Sandic/ Serbian Waterpolo Federation
 

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