L’indistruttibile Serbia centra la terza finale olimpica di fila: gli Stati Uniti cedono 10-6
Pubblicato il 09 Ago 2124 16:04
In sede di presentazione della competizione si riteneva quasi impossibile poter recitare il ruolo di assoluti dominatori della scena come nelle ultime due edizioni, dopo il sorprendente ko incassato contro l’Australia nel secondo turno del girone eliminatorio con una prova per certi versi irritante sono aumentate a dismisura le perplessità ed invece i fatti dimostrano che nulla è impossibile se si hanno determinate caratteristiche. Centra la terza finale olimpica consecutiva la Serbia che nella prima semifinale del torneo maschile batte 10-6 gli Stati Uniti e ora attende la vincente della sfida di questa sera tra Croazia ed Ungheria per capire contro chi andrà a giocarsi la medaglia d’oro. Il sette in calottina bianca porta a casa la contesa perché vanta dalla sua un’attitudine molto più sviluppata a giocare le sfide ad eliminazione diretta, sfrutta con grande cinismo le occasioni create, eccellente la percentuale di realizzazione messa a referto con l’uomo in più, e stritola l’attacco avversario sfoderando una difesa straordinaria nella fase di inferiorità numerica. Gli statunitensi, dal canto loro, sprecano l’impossibile in attacco, sono spesso frettolosi e finiscono per soccombere in maniera fragorosa contro un’avversaria che quando sente l’odore del sangue non lascia scampo alla sua preda; Udovicic ha riportato i suoi tra le prime quattro della manifestazione a cinque cerchi ma deve inculcare nelle teste dei suoi atleti la lucidità necessaria a giocare nel migliore dei modi determinate partite perché non sempre seguire l’istinto e concludere rapidamente l’azione sono le soluzioni migliore. Inesorabile la progressione della truppa dell’ottimo Stevanovic che prende il controllo delle operazioni nel secondo parziale con il break di 2-0 firmato dalla deviazione sotto misura di Petar Jaksic e dal gran siluro dalla distanza di Nikola per il 4-2, allunga sul 7-4 con l’uno-due timbrato Dedovic a cavallo dei due quarti centrali e chiude definitivamente i conti nell’ultima frazione con il 10-6 che porta la firma del fuoriclasse del Novi Beograd e dà il là alla legittima gioia dei due volte detentori del titolo.
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