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Le pagelle dell'Europeo di Barcellona

  Pubblicato il 31 Lug 2018  09:43
10: a Spagna maschile, Olanda e Grecia femminili. Più di ogni altra squadra ci hanno fattto divertire in questo Europeo con roster che hanno presentato, accanto a campioni affermati, giovani di grande valore.
 
5: al Settebello. Un girone iniziale agevole, un quarto di finale facile contro la Russia, una vittoria in semifinale gettata al vento contro la Spagna, una finale per il bronzo tutta da dimenticare contro la Croazia. A molti non piace che in squadra ci siano 4 naturalizzati, però con il loro arrivo indubbiamente il Settebello ha acquisito un potenziale notevole, ma contro la Spagna e soprattutto contro la Croazia non è stato espresso. Il 5 in pagella poteva essere tranquillamente un 4, ma non si può dimenticare il gol negato a Figlioli che avrebbe potuto portare l'Italia in finale.
 
4: al Setterosa. Visto il grande equilibrio, ci può anche stare non vincere nemmeno una partita contro Grecia, Olanda, Ungheria e Russia. Non ci può stare il modo in cui le azzurre hanno perso contro le russe. Il fatto che non era facile trovare motivazioni nella finale per il 5° posto non è una giustificazione valida perchè la Russia le ha trovate, eccome.
 
2: alla Len. La Federazione europea continua a portarsi dietro da anni, senza risolverlo, il problema degli arbitri. Alcuni di loro non sono all'altezza di dirigere nelle grandi manifestazioni internazionali: continuano a fare danni e incredibilmente continuano a rimanere nel giro. Ma c'è un'aggravante rispetto al recente passato: stavolta hanno fatto danni anche come giudici di porta (vedi i due gol non convalidati in partite importantissime come Spagna-Italia maschile e Olanda-Grecia femminile). Unica attenuante: nonostante tutto quello che hanno combinato anche all'Europeo di Barcellona, anche stavolta il verdetto finale è stato ineccepibile. Sono finite sul podio le sei squadre più meritevoli.
Mario Corcione
 
I VOSTRI COMMENTI
Il problema dell'Italia è che si continua a naturalizzare stranieri per arrivare a un risultato da copertina. L'Ungheria ha giocato con gli under 20 (allenati dal grande Marcz) combattendo fino all'ultimo respiro(arrivando ottavi o noni), ma è li che i loro giovani un domani alle Olimpiadi diranno la loro. Invece i tanti giovani talenti che ci sono in Italia, purtroppo non possono fare tesoro di queste esperienze e vengono abbandonati a loro stessi(facendogli passare la passione), solo perché vengono preferiti a stranieri già "pronti" e "primedonne" c,he messi insieme non sanno giocare di squadra. Finché ci sarà questa mentalità l'Italia avrà poco da dire a livello internazionale.
Alessandro Casazza
 
Penso che Campagna e Conti abbiano avuto modo di mostrare il loro potenziale e quanto possano trasmettere alle rose che hanno scelto negli anni; non posso essere paragonati, perchè pallanuoto maschile e femminile sono 2 realtà completamente opposte, soprattutto a livello di numero di nazionali competitive. Si parla sempre di programmazione per il futuro (ora il futuro sono le Olimpiadi), ma anche le altre nazionali stanno pianificando il futuro e molti allenatori hanno dimostrato una invidiabile capacità di saper cambiare "in corsa" uomini, posizioni e schemi offensivi e difensivi in relazione all'avversario da affrontare, tutto ciò non ho mai visto fare da parte dell'Italia, soprattutto quella femminile incapace di vincere una partita contro una avversaria di livello. In ogni sport dopo un parziale fallimento qualcosa viene cambiata ed è una conseguenza ormai accettata, nella pallanuoto no, sembra più di stare al parlamento, le poltrone non si toccano in fondo con questi risultati chi potrebbe mai criticare allenatori, giocatori e un mondo sommerso (in tutti i sensi)???
Andrew
 
Inutile bussare qui non vi aprirà nessuno cantava celentano...... la canzone adatta é questa eravamo in tre piccoli porcellini e nessuno ..... tutto basato su stranieri in fase calante almeno conti prova e riprova insereisce nuovi volti nuovi nome da noi aspettatevi il ritorno di tempesti .... zero carattere zero personalità campagna peggio di ventura .... almeno a lui la stampa lo ho cacciato qui non ci si riesce .... foto cliclo se mai iniziato iniziamo con porzio
Inutile bussare qui
 
I risultati dell’intero movimento, negli ultimi due anni, sono deludenti: serve capire perché nazioni più piccole della nostra, con movimenti che sono una frazione del nostro, possano avere risultati migliori. Può essere che da tempo non nascano talenti, a questo solo madre natura può rimediare, ma a ciò si aggiunge che troppo pochi sanno e vogliono insegnare ai giovani: di fatto una “scuola” italiana di pallanuoto non esiste. Troppi allenatori, notando i risultati delle nazionali slave, credono che ciò dipenda da forza e doti fisiche ma non hanno centrato il punto. Madre natura fa gli slavi mediamente più “grossi” degli italiani ma non è questo, che pure non guasta, a renderli bravi: lo sono perché gli è stato insegnato a giocare sin a da piccoli da grandi allenatori. Bastassero i muscoli, tedeschi e olandesi avrebbero nazionali TOP. Per migliorare le nazionali servono quindi tre cose: - una manciata di ex grandi campioni che amino stare con i giovani e sappiano insegnare; - una federazione che li sostenga; - tempo. Astenersi personaggi che non abbiano giocato ad alto livello, personalità egocentriche (la pallanuoto è gioco di squadra) e menti complicate.
Bobo
 
Perfetta analisi, lucidissimo giudizio complessivo. Il resto è mancia.
Riccardo Colletti
 
Chi decide e"Barelli come in questa.foto,, politicamente Campagna e Conti li terra" ancora per la sua.prossima campagna elettorale, se fosse successo in un paese normale sarebbero già" tutti a casa.
Eraldo
 
CAMPAGNA. ZERO DEVE ANDARE VIAAAA!!!! DICE NELLE INTERVISTE ANCHE UN SACCO DI FESSERIE!!!!
Rob

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