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Spagna e Croazia si ritrovano faccia a faccia nella partita di cartello del girone A a meno di un mese di distanza dalla finale continentale vinta a Zagabria dalle furie rosse con il lampo di classe sublime di Alvaro Granados. Per il secondo impegno nel torneo Martin lascia a riposo Biel e Valera mentre sul fronte opposto Tucak conferma lo schieramento dell’esordio con Krapic e Biiljaka ancora in tribuna. Non cambia il risultato rispetto alla sfida dello scorso 16 gennaio ma sono diverse le modalità con cui si determina perché i neo campioni d’Europa, dopo un buon approccio al match, crescono prepotentemente alla distanza e si aggiudicano l’intera posta in palio con un inequivocabile 10-6. La Spagna mette così una seria ipoteca sul primato in classifica che garantisce l’accesso diretto ai quarti di finale mentre i biancorossi si preparano ad affrontare un crossover relativamente morbido per poi ritrovarsi nei quarti contro la vincente del girone C con altissime possibilità di un derby fratricida contro la Serbia. La truppa allenata da Martin dimostra nel corso dei quattro tempi di possedere una qualità superiore, si dimostra più solida dal punto di vista mentale e porta a casa il successo senza eccessivi patemi perché dopo il 3-3 griffato da Loncar a metà frazione mantiene inviolata la propria porta per tredici minuti, scappa via trasformando tre superiorità numeriche e non si volta più indietro. I croati hanno un sussulto d’orgoglio ad inizio quarta frazione quando la doppietta di Fatovic sancisce il provvisorio 7-5 ma non appena sente l’avversario avvicinarsi la compagine iberica cambia nuovamente passa e con l’uno-due firmato Munarriz-Granados, miglior marcatore dei suoi con una tripletta, chiude definitivamente i conti.

Credit: Francesco Pasquale Mesiano/DBM