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Nell’incontro di cartello del girone C dei campionati del mondo di Doha la Serbia, reduce dal 17-10 con cui ha liquidato il Giappone, affronta a Doha il Montenegro che all’esordio ha vinto ai rigori la battaglia con gli Stati Uniti. Per l’occasione Stevanovic lascia a riposo Gladovic e Lazic mentre sul versante opposto si accomoda in tribuna il tandem Drasko Brguljan-Mrsic. Al termine di una partita dominata fin dalle prime battute i due volte campioni olimpici in carica portano a casa l’intera posta in palio imponendosi con un perentorio 15-7, conservano la testa della classifica a punteggio pieno ed intravedono la conquista del primato. Nella sfida di venerdì contro gli Stati Uniti, oggi nettamente vincitori contro il Giappone, basterà anche una sconfitta ai rigori per incamerare il punto necessario a sancire la vittoria del girone, l’accesso diretto ai quarti di finale e, molto probabilmente, il pass per Parigi. A decidere le sorti del confronto la devastante partenza del sette in calottina bianca che sblocca le ostilità alla prima azione grazie alla rasoiata con cui Viktor Rasovic sorprende Tesanovic sopra la testa, è letale nel fondamentale della superiorità numerica trasformando tre delle quattro opportunità avute a disposizione e chiude la frazione di apertura sul 4-1. I serbi difendono forte, con le braccia ben protese e intercettano diverse conclusioni degli avversati che si riavvicinano sul -2 quando Vidovic trasforma il rigore del 6-4 ma Jaksic e compagni dimostrano di essere nettamente superiori perché, dopo l’8-5 griffato da Matkovic,  premono nuovamente il piede sull’acceleratore e con un mortifero 6-1 di break chiudono definitivamente i conti. Nel pomeriggio in cui vanno a tabellino otto giocatori di movimento sugli undici a referto è Dusan Mandic a recitare la parte del leone conquistando il titolo di top scorer di giornata con un poker. Tra le note positive di giornata per i delfini l’eccellente percentuale di realizzazione registrata nel fondamentale della superiorità numerica e l’ottima prova del portiere Filipovic che, soprattutto all’inizio, mura tutte le conclusioni indirizzate verso la sua porta e toglie sicurezza all’attacco avversario.

Credit: Marcel ter Bals-Waterpolo Serbia