Fino a poco tempo addietro la waterpolo su Sky era legata alla trasmissione delle partite di Champions League, ora il concetto si è allargato ai campionati del mondo con la trasmissione dei match iridati da Fukuoka. L’emittente satellitare ha però scelto di concedere ulteriore spazio alla pallanuoto inserendola come oggetto di attenzione di una delle sue rubriche. La Giovane Italia ha deciso, negli scorsi mesi, di accendere i riflettori sui talenti della Lazio Nuoto, squadra capitolina che si è da poco laureata campione d’Italia Under 18 e ha disputato un ottimo torneo nel girone Sud del campionato di serie A2 con una rosa composta per buona parte dai giovanissimi prodotti del vivaio societario. La passione dei ragazzi, il sacrificio che ciascuno di loro compie, giorno dopo giorno, per riuscire a conciliare sport e studio, la voglia di arrivare in alto con i colori della propria squadra sono alcuni degli aspetti evidenziati nella puntata. L’autore Paolo Ghisoni, giornalista di Sky Sport ci spiega il contenuto del format e la progettualità legata alla pallanuoto giovanile mentre Daniele Ruffelli, tecnico della prima squadra biancoceleste, evidenzia il lavoro compiuto dal club con i ragazzi provenienti dal settore giovanile.
Paolo Ghisoni
La Giovane Italia è un format che sia dal punto di vista cartaceo, con un almanacco, sia dal punto di vista di un database profila i giocatori, sia dal punto di vista editoriale narra le storie o dei club che hanno questa virtuosità interna o dei singoli giocatori nel momento in cui si tratta di sport individuali. Il concetto è dare mediaticità alle eccellenze italiane, di gruppo o singole, spesso nascoste, come nel calcio Under piuttosto che nella pallanuoto o negli sport non d’elité o che non siano il calcio e tutto quello che è legato al risultatismo, il risultato giustifica le storie. Noi facciamo il contrario, una storia, al di là del risultato, è sempre una storia valida, quello che è un po’ l’ABC del giornalismo. L’idea di accendere i riflettori sul mondo della pallanuoto giovanile è legata al voler scoprire che ci sono diverse squadre che lavorano con il vero successo di un settore giovanile, portare giocatori e giocatrici in prima squadra, abbreviare un percorso dando responsabilità a questi ragazzi e integrandoli, come nel caso della Lazio, con qualche “anzianotto” che ha voglia di, con grande esperienza e senso di responsabilità, di operare un lascito, di insegnare, a sua volta, quello che ha imparato con la pallanuoto. Speriamo che dopo la Lazio ci siano altre squadre, abbiamo fatto presente alla FIN la progettualità, avremo la volontà di raccontare le eccellenze nazionali per poi arrivare all’apice con il racconto delle avventure delle nazionali Under quando disputano un grande torneo internazionale che credo sia la massima soddisfazione per un ragazzo e anche per un club, quello di aver consegnato una maglia azzurra. Questo tipo di percorso virtuoso, di narrare dalla base all’altezza, è in discussione, speriamo di avere il supporto della FIN, comunque vorremmo non fermarci perché, nel caso specifico, le società che fossero interessate a questo tipo di evidenza le riteniamo tutte spendibili, chiaramente con una politica sempre incentrata sui giovani.
Daniele Ruffelli
Abbiamo provato a riproporre con questa puntata de “La giovane Italia” ciò che facciamo quotidianamente, ovvero porre i ragazzi al centro del sistema. Il nostro lavoro si incentra proprio sull’attenzione che riponiamo su ogni singolo ragazzo sia come atleta che come persona. Allo stesso modo il format proposto vuole evidenziare i sacrifici che i nostri atleti ogni giorno affrontano e gli obiettivi che perseguono. Sono cose che per noi che li vediamo ogni giorno sono scontate ma che per chi è all’esterno potrebbero non esserlo. Ci auguriamo che questo progetto possa dare un piccolo contributo alla visibilità del nostro sport, questa volta visto da dietro le quinte.
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