La Croazia è implacabile, vince 9-8 la battaglia con l’Ungheria e vola in finale. Bijac stellare
Pubblicato il 09 Ago 2124 21:47
Al termine di un’autentica battaglia nella quale le due contendenti si fronteggiano a viso aperto nel tentativo di superare l’avversaria la Croazia regola 9-8 l’Ungheria e guadagna così il pass per la finale olimpica di domenica contro la Serbia, che nel pomeriggio ha superato 10-6 gli Stati Uniti. Le due squadre si ritrovano a giocare per la vittoria del titolo a distanza di otto anni dalla sfida che a Rio regalò il primo oro alla formazione di Savic ed è curioso osservare come alla sfida decisiva si presentino le due formazioni che hanno concluso al quarto posto i rispettivi gironi cambiando poi marcia nella fase ad eliminazione diretta. Cresce prepotentemente alla distanza la formazione in calottina scura che dopo aver sbloccato le ostilità con il siluro scoccato da Jokovic subisce il ritorno dei magiari che scappano sul 3-1 prima dell’inizio dello show di Fatovic, alla fine top scorer del match con cinque reti. Il numero tre rimette in partita i suoi, risponde colpo su colpo ai tentativi magiari e chiude la serata di gloria regalando ai suoi il primo break della contesa quando firma il punto del 7-5; doveroso segnalare la splendida rete siglata dall’eterno fuoriclasse Varga che, su uomo in più, manda la palla all’angolino con un pallonetto che strappa applausi. Al rientro dall’intervallo lungo, in una sorta di ideale staffetta con Fatovic, salgono in cattedra Bukic, autore della preziosa doppietta che permette ai suoi di mantenere inalterato il margine di vantaggio ed un Marko Bijac in versione stellare. Il numero uno mette la ciliegina su una prestazione superba, che lo vede crescere con il trascorrere dei minuti, quando costringe Manhercz a tirare fuori dai cinque metri e si ripete nuovamente dai cinque metri su quel gran tiratore che risponde al nome di Marton Vamos. L’ultima frazione diventa un’autentica battaglia nella quale le difese concedono le briciole ai rispettivi attacchi e l’unico a trovare la via della rete è Nagy ma la sua realizzazione non basta per completare la rimonta. La truppa di Tucak porta a casa la vittoria e completa così un 2024 da antologia con l’argento continentale di Zagabria e l’oro iridato di Doha: adesso bisogna solo completare l’opera bissando il successo ottenuto nel 2012 a Londra.
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