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Italia-Ungheria: il “classico” della pallanuoto mondiale mette in palio la semifinale olimpica

  Pubblicato il 07 Ago 2124  06:56

Da sempre è uno dei grandi classici del panorama mondiale, un incrocio che ha scritto la storia di questo sport e questa volta mette in palio l’accesso alla zona medaglia della competizione più prestigiosa nella vita di uno sportivo. Nell’incontro valevole per i quarti di finale del torneo olimpico l’Italia, seconda classificata nel girone A, affronta a La Defense Arena, fischio d’inizio previsto questa alle ore 20:35, l’Ungheria, qualificatasi come terza del gruppo B. La sconfitta con la Grecia ha ribadito la qualità dell’eccellente lavoro svolto fin qui dal Settebello che ha costretto una delle legittime candidate alla conquista di una medaglia, i vincitori dell’argento nella precedente edizione, a sfoderare una prestazione maiuscola per riuscire a portare a casa l’intera posta in palio. L’incrocio con gli ellenici ha però confermato la necessità, per chi punta ad arrivare fino in fondo, di giocare ogni partita con il massimo della concentrazione, alzando la soglia di carica agonistica e riducendo a zero il tasso di errore. L’Ungheria, oro iridato a Fukuoka 2023, è una delle formazioni più forti e probabilmente, insieme alla Spagna, l’avversario peggiore da poter incrociare in una partita secca ma è anche vero che, pur perdendo nell’incrocio dei gironi a Doha, le più grandi imprese azzurre sono spesso passate da successi di cruciale importanza contro gli ungheresi. Zsolt Varga conta su una squadra completa nella quale la qualità sovrabbonda in ogni ruolo: Soma Vogel è un estremo difensore di assoluto valore ed un cliente che è meglio non sfidare nella serie dai cinque metri mentre Varga, il tandem mancino Vamos-Zalanki, Manhercz ed il resto della truppa sono tiratori micidiali in grado di far male da qualsiasi posizione. L’unico punto debole, se così si può definire, è il centroboa Harai che nonostante la sua struttura mastodontica sembra aver perso lo smalto di un tempo anche se per ovviare a questo problema il tecnico sceglie spesso di giocare senza centro di ruolo spostando ai due metri i diversi universali che portano dentro i rivali meno avvezzi a difendere per provare a conquistare espulsione o a costruirsi un vantaggio. In una partita che, almeno sulla carta, si preannuncia all’insegna dell’assoluto equilibrio gli azzurri dovranno essere bravi a registrare percentuali positive nei percentuali di uomo in più e uomo in meno, sempre sul pezzo e pronti a mettere in difficoltà l’avversario quando questo si concede qualche pausa di troppo come visto nelle prime partite. Riuscire a difendere forte per spegnere le principali bocche da fuoco sarà poi la premessa che consentirà di sfruttare la peculiarità delle ripartenze così da costringere Zalanki e compagni a giocare su ritmi a loro non congeniali.
Gu Baldineti, tecnico del Telimar, presenta così il match.
 
Gu Baldineti
Una partita importantissima, iniziano le sfide da dentro o fuori. Credo che, Spagna a parte, sia l’avversario peggiore che ci potesse toccare e trovo molto bugiardo il secondo posto dell’Italia che per quanto ha espresso nel girone doveva arrivare ampiamente prima. Ci è capitata quest’Ungheria che è una brutta bestia. L’ho vista giocare due volte e devo ammettere che mi ha impressionato la qualità dei loro tiratori: ad un certo punto hanno giocato un uomo in più schierando Vamos in posizione 1, Zalanki in 2, Varga posizione 3 e Manhercz in 4. E’ una squadra che ha una qualità di tiro superiore anche alla stessa Spagna, una formazione che può indovinare la partita e battere chiunque perché, in valore assoluto, il suo organico è il più forte. Hanno però dei passaggi a vuoto, è una sfida dove possiamo e dobbiamo vincere, i nostri rivali giocano poco con il centro ma contano su diversi giocatori che si adattano a più ruoli portando dentro i giocatori che loro ritengono meno bravi a difendere. Porteranno dentro Di Fulvio, i due centri, Echenique , ci aspetta una sfida nella quale dobbiamo stare attentissimi agli accoppiamenti e studiare chi di loro si butta ai due metri per cercare accoppiamenti favorevoli per noi, questa sarà una delle chiavi. Ci aspetta una sfida aperta che si giocherà molto a uomo in più e uomo in meno come al solito.
 
Credit: Giorgio Scala/DBM
 

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