Italia-Francia, l’analisi tattica: parlano Willy Molina e Luca Bittarello
Pubblicato il 17 Lug 2123 15:13
Cresce prepotentemente alla distanza il Settebello che, dopo aver incassato il gol del provvisorio 2-4 firmato da Marzouki, aumenta i giri del motore, sistema la difesa mantenendo inviolata la porta per tredici minuti e travolge i rivali con un break di 11-2 che non ammette repliche. A distanza di qualche ora proviamo ad analizzare a freddo la partita evidenziando le chiavi tattiche del successo azzurro. Ci aiutano in questo arduo compito due colonne dell’Iren Genova Quinto, il tecnico Luca Bittarello e l’universale Willy Molina.
Willy Molina
La partita è iniziata a medio gas perché l’Italia non ha attuato il pressing come ha fatto nel terzo e nel quarto tempo. Poi dopo la qualità italiana è uscita fuori con i contropiedi e le palle rubate. Le palle rubate sono state, a mio avviso, la variabile fondamentale.
Luca Bittarello
Non vedo come una cosa negativa che il Settebello abbia faticato un po’ nei primi due tempi, anzi nel girone è meglio trovare qualche complicazione soprattutto se rispondi alla grande con il controllo della partita come ha saputo fare l’Italia nel finale. Grande interpretazione delle nuove regole da parte degli azzurri che hanno alcuni giocatori che abbassano la linea in maniera importante come Velotto ed Echenique che in alcune situazioni con l’uomo in più hanno portato gli esterni transalpini vicino alla porta. Molto bene, il cammino è buono.
Credit: Andrea Masini/DBM
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