Il Sudafrica raddoppia: allo YeBa19 anche Città del Capo
Pubblicato il 07 Dic 2118 11:30
Dopo l'annuncio della partecipazione del Pearson Waterpolo nella categoria Under 15 femminile, arriva allo Yellow Ball Waterpolo International Event 2019 anche la Waterpolo Top Player di Città del Capo che si presenterà, ai nastri di partenza della kermesse, con una formazione Under 15 Maschile. Per la prima volta, infatti, i giovani atleti sudafricani usciranno fuori dai confini nazionali per presenziare ad un torneo internazionale di pallanuoto giovanile; il tutto grazie all'associazione Waterpolo Top Player, che da qualche anno si prodiga per lo sviluppo della pallanuoto in Sudafrica.
Per la Waterpolo People, invece, è la seconda volta in cui si ospiterà nel corso del suo evento una rappresentativa africana: durante la prima edizione del 2015, infatti, arrivarono al villaggio Yellow Ball, attraverso l'associazione umanitaria "Bambini senza confini ONLUS", i ragazzi del popolo Saharawi, rifugiati politici in Algeria. In quel caso, però, si trattava di semplici ospiti e non di pallanuotisti.
Tra i fondatori dell'associazione Waterpolo Top Player Diego Pizzimbone, che da tre anni vive ed allena proprio a Città del Capo, Sandro Bovo, oro olimpico a Barcellona '2 con il Settebello di Rudic ed attuale tecnico del Brescia e Rayan Weideman, esperto tecnico di pallanuoto, nativo di Johannesburg, che da anni si è stabilito in quello che, ad oggi, è lo stato più sviluppato ed all'avanguardia dell'Africa meridionale.
La Waterpolo Top Player, nonostante operi in maniera capillare sul territorio sudafricano, non ha limiti di azione. "Non abbiamo confini e lavoriamo a livello globale - ha spiegato Diego Pizzimbone - Il nostro obiettivo è far crescere il livello tecnico della pallanuoto in Sudafrica ma soprattutto dare degli obiettivi di vita a questi ragazzi e ragazze. Siamo tutti entusiasti di partecipare allo Yellow Ball che, nonostante sia un giovane torneo, ha espresso già un'ottima organizzazione. In futuro possono nascere interessanti sinergie tra le nostre realtà".
E le sorprese potrebbero non finire qui...perchè come dice il detto: "Non c'è due, senza tre".
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