Il processo alle Olimpiadi con Binchi e Postiglione: i verdetti della prima giornata del torneo femminile
Pubblicato il 28 Lug 2124 07:20
Una prima giornata in questa rassegna a cinque cerchi che si apre con il torneo femminile con una splendida partita tra Paesi Bassi e Ungheria. La squadra di Doudesis è apparsa pimpante determinata e lucida con un ottimo collettivo collaudato e con Van de Kraats diventata ormai punto di riferimento per le compagne. Le olandesi hanno cercato qualche allungo che le magiare hanno sempre ricucito. Il goal decisivo del 9 a 8 a 40” dal termine con l’Ungheria che per pareggiare ha provato a giocare 7 contro 6; sfumata l’azione d’attacco inevitabile il goal del definitivo +2. Nella seconda partita l’armata americana guidata da Krikorian ha letteralmente asfaltato la Grecia con un perentorio 15-6. Americane di un’altra categoria, in possesso di una tecnica individuale formidabile con Ashley Johnson che continua a fare la differenza. La prima partita delle vicecampionesse olimpiche della Spagna le oppone alle padrone di casa che non sfigurano ma è un po’ come giocare al gatto con il topo. Le iberiche giochicchiano ma il risultato non è mai in discussione, la Francia, soprattutto in attacco, sfrutta solo l’asse mancina-centroboa e una volta fermata la prima, come le iberiche han fatto, le transalpine non hanno più speranze. In chiusura di giornata c’è subito la prima sorpresa del torneo con la Cina che rischia di fare il colpaccio contro un’Australia magari penalizzata dalle problematiche di salute dei giorni scorsi. Il portiere cinese ha offerto una prestazione unica e sarebbe un acquisto da suggerire a diversi allenatori. Le asiatiche, allenate dalla coppia tutta spagnola Janet-Gomez, due grandissimi campioni, dimostrano l’eccellente lavoro svolto: grande tecnica di palleggio, grandi doti fisiche, ottime doti fisiche, un po’ ingenue perché non ancora in confidenza totale con questo tipo di partite. L’Australia deve ringraziare ancora una volta la solita Halligan che mette il gol del +2 e chiude definitivamente i conti. Nel rispetto del dulcis in fundo dei latini abbiamo goduto di una bellissima sfida.
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