Il muro Pro Recco non concede sconti ed è campione d’Italia. Brescia cede 9-5
Pubblicato il 20 Mag 2125 22:24
Tutto in trentadue minuti. AN Brescia e Pro Recco si fronteggiano a Mompiano in gara 3 di finale scudetto. Sandro Bovo deve fare a meno dello squalificato Balzarini, sul versante opposto Sandro Sukno deve rinunciare all’appiedato Francesco Di Fulvio, sostituito dal giovane Demarchi.
Uno splendido approccio al match nel quale capitalizza in maniera esemplare le opportunità nel fondamentale della superiorità numerica crea le premesse per la meritata vittoria dei liguri. La Pro Recco parte a razzo, gestisce il generoso tentativo di rientro dei rivali, s’impone 9-5 ed è campione d’Italia per la trentasettesima volta.
A sbloccare una sfida fin da subito molto intensa, i due portieri rispondono subito presente, è la rasoiata in superiorità numerica scoccata da Gonzalo Echenique, raddoppia, sempre con l’uomo in più, Giacomo Cannella con la lunga diagonale da posizione 4 ed è sempre il giocatore capitolino a timbrare il 3-0. La differenza nel parziale di apertura la segna il rendimento in superiorità numerica: 0/4 per l’AN Brescia, 3/4 per gli ospiti.
Il secondo parziale si apre così come era iniziato il primo, con al quarta rete dei liguri griffata, in sette contro sei, da Gonzalo Echenique.
Sull’espulsione comminata a Durik, si allacciano Del Basso e Cannella. Il salernitano colpisce il rivale con una spinta e viene sanzionato con l’espulsione per gioco violento. Condemi è glaciale nel trasformare il rigore del 5-0. Echenique è davvero incontenibile e lo dimostra con il gol di polso grazie a cui spedisce il pallone sul palo lontano per il 6-0. Giri si conquista il tiro di rigore e Dolce è impeccabile nel trasformare e segnare il primo gol dei suoi. I lombardi ci provano con grande generosità, la disastrosa percentuale in superiorità però li affossa ed è ancora nel fondamentale che Haverkampf segna il 7-1 con cui le due contendenti arrivano all’intervallo lungo.
Vincenzo Dolce ispira, Matteo Giri in uscita dal palo gira alle spalle dell’eccellente Del Lungo e sblocca i suoi in superiorità numerica per il 7-2, imitato poco dopo dalla girata di Ferrero per il -4 con cui si chiude la terza frazione. Gli otto minuti conclusivi si aprono con la rasoiata dalla distanza con cui Irving realizza il 7-4, la replica arriva immediata con la lunga diagonale vincente che permette a Cannella di trovare la lunga diagonale dell’8-4. Lo statunitense però non ci sta e, con un gran tiro sopra la testa di Fondelli, sigla l’8-5. I leoni hanno la palla del potenziale -2 con Irving, Del Lungo respinge il tiro del rivale sul ribaltamento di fronte Echenique cala il poker per il 9-5.
Credit: Enrico Casiraghi
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