Il CIO salva l'Italia: azzurri ai Giochi di Tokyo con inno e bandiera
Pubblicato il 27 Gen 2121 19:17
DA TUTTOSPORT DI OGGI
Il sorriso compare sul viso di Thomas Bach allorquando interviene sul caso-Italia, per il quale si è tanto speso negli ultimi mesi. Il decreto salva-Italia olimpica, seppur in extremis, ha funzionato. Ma lo stesso Bach smentisce il Ministro dello Sport (del governo dimissionario) Vincenzo Spadafora, il quale dopo il Decreto aveva sostenuto che comunque ben difficilmente il Paese, per la sua storia olimpica, sarebbe stato sanzionato in caso contrario. Il Cio era pronto e deciso: «Noi dobbiamo applicare le stesse regole a tutti i Paesi membri del movimento olimpico internazionale. Ebbene sì, eravamo pronti a sanzionare e a sospendere il Coni. Però abbiamo ricevuto informazioni dal Coni e dall' Italia dopo che il consiglio dei ministri ha recepito le nostre considerazioni sull' autonomia e sul ruolo del Coni. Come è noto, siamo molto soddisfatti da questo decreto e per il fatto che il caso-Coni sia chiuso. Le misure adottate frenano la nostra preoccupazione sull' autonomia e sul ruolo del Coni nel Paese».
Del resto già martedì Bach aveva chiamato il presidente del Coni Giovanni Malagò per felicitarsi. E ieri no ha mancato di aggiungere: «Mi congratulo con l' Italia e gli atleti azzurri per come stanno affrontando l' emergenza e il virus.
Resta il fatto che ora il Decreto Legge già operativo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dovrà essere convertito in Legge entro 60 giorni. Con eventuali modifiche, che sembrano a tutto il movimento necessarie. Molti presidenti federali, a cominciare dall' ex presidente Coni Giovanni Petrucci, hanno parlato di minimo sindacale da corroborare con le norme.
Resta il nodo del personale Coni. Quelli assunti prima del 2002 passeranno direttamente da Sport e Salute, ma per il resto possono essere necessari esami e titoli. La Scuola dello Sport poi rimarrà a Sport e Salute come sembra proporre l' allegato al Decreto? E l' Istituto di Medicina Sportiva che era al Coni, tornerà sotto l' egida del Comitato Olimpico.
Ci sono poi temi legati ai precedenti Decreti approvati il mese scorso. E sono temi scottanti dal punto di vista economico. Riguardano il vincolo sportivo, cancellato, che mette a rischio la sopravvivenza del club e i relativi investimenti sui settori giovanili. E c' è il nodo dei lavoratori sportivi. Che meritano di avere garanzie e contratti riconosciuti, civili, ma una regolarizzazione in breve tempo del più grande modo di volontariato in Italia, porterebbe molte società alla scomparsa, o peserebbe ancor più sulle asse delle famiglie che pagano le iscrizioni all' attività sportiva dei giovani.
Soprattutto, anche dopo l' entrata in vigore, questo mondo dovrebbe ricevere sostegni. Senza considerare il vero punto di svolta, lo sport nella scuola, tuttora ignorato.
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