Gojkovic:” I giovani sono cresciuti tanto negli ultimi quattro anni. Faremo del nostro meglio a Parigi”
Pubblicato il 27 Lug 2124 19:09
Potrebbe essere la sua ultima recita ufficiale sulla panchina della nazionale montenegrina, diverse voci lo avvicinano alla panchina dello Jadran Herceg Novi, ma Vlado Gojkovic continua a lavorare per far sì che il Montenegro completi il suo processo di crescita e possa così tornare a lottare per orbitare stabilmente tra le prime dei grandi eventi internazionali. Inizia domani l’avventura a cinque cerchi delle “Aquile” che nella prima giornata del torneo a cinque cerchi affrontano il derby contro la Croazia.
Domani iniziano le Olimpiadi. Quali emozioni ci regalerà la prossima edizione della rassegna a cinque cerchi?
L’emozione sarà doppia perché conosco le emozioni che si vivono sia da giocatore che da allenatore. Non è la stessa cosa però sono due emozioni molto belle e molto forti. Dal punto di vista del coach è particolare perché devi pensare a tante altre cose.
Quanto pesa sul percorso di avvicinamento delle squadre una stagione lunga nella quale si sono già giocati Europei e Mondiali?
Questo è stato un anno particolare, pieno di grandi competizioni nazionali e internazionali. Ci sono stati Europei, Mondiali e ora ci sono le Olimpiadi. Questa stagione è stata più difficile delle altre perché ci sono state queste grandi manifestazioni tutte insieme. Quando ci sono le Olimpiadi i coach si concentrano talmente tanto sulla manifestazione a cinque cerchi, la competizione più importante, che si dimenticano di quanto successo prima. Credo che in Francia vivremo grandi emozioni.
Esiste un sistema di formazione e monitoraggio che consente alla federazione di seguire lo sviluppo dei giovani talenti? Com’è articolato?
È un lavoro duro. La strategia vincente è seguire i giocatori per tutto l’anno tenendoli costantemente monitorati. In Montenegro è un po’ più facile seguire le squadre perché non essendoci tante squadre senior è giovanili diventa più facile supervisionare l’evoluzione della situazione rispetto a nazioni che hanno tante squadre.
A che punto è arrivato il percorso di crescita dei giovani inseriti in nazionale per iniziare il nuovo ciclo tecnico?
Sono molto soddisfatto dei giocatori più giovani che hanno fatto veramente il loro meglio negli ultimi quattro anni. E abbiamo tutte le carte in regola per prepararvi a Los Angeles
In un panorama nel quale almeno sette-otto squadre sembrano avere le carte in regola per il podio quali saranno i fattori decisivi per puntare alla vittoria?
Abbiamo 7/8 squadre che possono affermarsi a livello alto in classifica. Ma dobbiamo migliorarci soprattutto a livello fisico. Alla fine sono i piccoli dettagli che fanno la differenza
Che cosa serve alla sua squadra per tornare ad inserirsi nella lotta per le medaglie di una grande competizione internazionale?
Abbiamo ancora molto da migliorare ma sono comunque arrivati ad un ottimo livello perché il grande periodo di crescita di questa squadra c’è stato tre o quattro anni fa.
Che tipo di percorso seguirete fino al giorno dell’esordio con la Croazia?
Abbiamo bisogno di maggior tempo di preparazione rispetto alle altre squadre, per il primo incontro ma prepararsi per il primo incontro è più facile perché hai più tempo per vedere video e prepararci a livello fisico e tattico. Sono sicuro che faremo del nostro meglio
Credit: Francesco Pasquale Mesiano-DBM
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