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Giusi torna in A1 con Torre del Grifo (il Cosenza ha ceduto il titolo e farà l'A2)

  Pubblicato il 06 Set 2018  15:05
Saranno 10 quest'anno le squadre in A1 femminile, ma tra le formazioni ai nastri di partenza non ci sarà il Cosenza, bensì il Torre del Grifo di Giusi Malato, squadra che nella scorsa stagione si è ben distinta nel campionato di A2 girone Sud.
Il Cosenza ha ceduto il titolo di A1 al Torre del Grifo, anche se Giusi Malato corregge: "Diciamo che siamo in dirittura d'arrivo. Abbiamo raggiunto l'accordo con il Cosenza, ma affinchè l'A1 per noi diventi una realtà è necessaria la ratifica della federazione".
Secondo le previsioni il Cosenza farà l'A2 prendendo a sua volta il posto del Torre del Grifo nel girone Sud se, come appare certo, la società calabrese farà richiesta alla Fin. Il Cosenza, inoltre, non perderà la proprietà del cartellino delle sue giocatrici.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DEL COSENZA
La Cosenza Nuoto comunica di aver trovato l'accordo per la cessione del titolo di Serie A1 alla società Torre Del Grifo. I due club hanno discusso sull'eventualità di concedere alla compagine siciliana la possibilità di partecipare alla prossima stagione di Serie A1, incassando di fatto la disponibilità a prendere il posto in Serie A2. Adesso la palla passa in mano alla federazione, che esaminerà la richiesta congiunta e comunicherà l'eventuale ok ai due presidenti. La società Cosenza Nuoto ha infatti rispettato in tutto e per tutto il paragrafo del regolamento federale che impone alcune direttive da rispettare in caso di cambio di titolo, e attende con fiducia la decisione della Fin che potrebbe così scongiurare l'eventualità di un campionato a 9 squadre come avvenuto nell'ultimo anno. La scelta del club è motivata dalla necessità di ripartire dal settore giovanile per ricalcare il percorso svolto nell'ultimo quinquennio. Dopo le stagioni culminate con un posto d'onore in Coppa Italia e le salvezze nella massima serie, il club, per motivi strutturali ed esigenze di crescita del settore giovanile, vuole ripartire dalle atlete cosentine e tentare ben presto il grande salto.
"Voglio ringraziare prima di tutto la maggior parte delle mie atlete - afferma il presidente Francesco Manna - che in un momento delicato attraversato dal club, colpito dalla scomparsa dello storico presidente, hanno mostrato vicinanza e accettato con fiducia, ambizione e tanta voglia, questa decisione. E' un passo da compiere perché negli ultimi anni abbiamo messo da parte il settore giovanile che tante soddisfazioni ci ha regalato in passato, e per una realtà del sud gli investimenti sono pesanti se non si parte da un vivaio di spessore. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato tanto sui piccoli atleti, vogliamo lanciarli nelle categorie di loro competenza e garantire a chi ha già fatto questo percorso un posto in Serie A2. In tal senso la squadra sarà affidata a Francesco Fasanella, che negli anni ha fatto da vice a Posterivo prima e Capanna poi, dimostrando di avere le qualità per prendere il posto da primo tecnico".
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Partire dalle giovanili per far crescere la propria squadra è un'azione che va premiata e sostenuta. Come CSS Verona abbiamo da sempre coltivato le nostre giovani Atlete seppur rafforzando reparti per poter affrontare la difficile serie A1. La nostra filosofia combacia con queste scelte partendo dal Presidente per arrivare all'allenatore ed a tutte le Campionesse presenti. Pertanto alla società Calabrese va tutto il nostro miglior augurio di ritrovare quell'equilibrio che richiede tanto sacrificio e tanto sforzo in termini di risorse temporali e soprattutto economiche. Torre del Grifo saprà senz'altro fare la sua parte avendo la cultura della Pallanuoto in una delle Regioni più belle d'Italia (...ma quale regione non è affascinante, in Italia?). Confidiamo di incontrare tanti amici in giro per le vasche italiane per portare insieme questo sport ai livelli di visibilità che merita.
Loris
 
Ormai la A1 femminile e' una farsa….e' un campionato che naviga a vista,con squadre che compaiono e scompaiono dalla sera alla mattina , dove chi e' piu' "veloce" compra un titolo e dove non esistono priorita' e graduatorie , perché la federazione e' completamente disinteressata e spera solo che i problemi possano essere meno possibili e che se si presentano , si possano risolvere da soli . In tutto questo , livello basso , atlete fuori posto e straniere "di fortuna" o riciclate da altri club. Ora ci mancava pure una squadra che quest'anno da noi ad Ancona e' venuta piena di ex atlete o atlete ritiratesi da secoli. Per rinforzarsi ora chi chiameranno?? Le amiche dell'Orizzonte degli anni '90??
sandro liberti
 
Caro Pignolo, hai ragione fino ad un certo punto. Mi spiego meglio. Una attività di base importante, con una giovanile con qualità e numeri, è assolutamente fondamentale per avere continuità negli anni ed abbattere i costi. Questo tipo di dinamica però si scontra con le ambizioni delle società: se, anzichè vivacchiare in A 2 o fare dignitose stagioni di A1 ma senza vincere ( Bogliasco e basta ma vince poco ), vuoi provare a salire di livello, devi integrare la tua rosa con giocatrici forti da fuori che costano. Questa dinamica non è esclusiva della pallanuoto ma di tutti gli sport di squadra. Difficile avere 7, 5 , 11 giocatori forti tutti del vivaio. Nello sport purtroppo mancano i soldi: sia per trattenere quelle forti nelle società di partenza che per gestire l'altissimo livello per più anni. Con il costo 0 non vinci.
Carlo
 
Ma la Citino cosa fara'???
Riccardo
 
Non mi pare che Capanna ad Imperia partisse dal nulla: tra le altre poteva disporre di Gorlero, Ralat, Stieber, Casanova, Pomeri, Carrega, Emmolo. E scusate se è poco! Lo scudetto non fu un caso. Non disponendo però di un settore giovanile importante, nel momento di difficoltà, la squadra ligure fu costretta a chiudere. Al contrario, a Cosenza, il settore giovanile (uno tra i più forti degli ultimi anni in Italia), è stato, a mio personalissimo avviso, sacrificato a vantaggio di scelte non sempre rivelatesi vincenti. Abbandonato il settore giovanile (basti guardare le classifiche pubblicate su questa testata negli ultimi anni), nel momento di difficoltà, la società calabrese ha dovuto giocoforza rinunciare al massimo campionato per assenza di atlete "arruolabili". Cosa che difficilmente sarebbe successo a club come Bogliasco e Rapallo ad es., che da anni fanno del settore giovanile la struttura portante della società, credendo, valorizzando e vincendo con le atlete di casa.
@pignolo
 
Bentornata Giusi Malato. Mito pallanuotistico mio e non solo.
Luigi Galardi
 
Capanna e Imperia sono stati l'esempio di come dal nulla, dall'umiltà, ma con tanta voglia di fare e sangue agli occhi si possano raggiungere traguardi importanti. Cosenza lo è stato fino a quando ha creduto nelle sue ragazze. Così come Roma e Milano, fino a quando han voluto fare il passo più lungo della gamba, ridimensionando le rispettive rose e perdendo quegli elementi casalinghi che avevano dato tanto per la loro società. Società che si sono ritrovate poi a fare i conti con i risultati poco auspicati di fine stagione. Onore a Bogliasco e Mario Sinatra, il campo e i risultati non mentono, società che crede nelle proprie atlete da sempre, conosce i loro sacrifici e li riconosce, da sempre Squadra con ragazzine terribili, da sempre Società che ringrazia per tutto quando si decide di appendere la calottina al chiodo.
Pignolo
 
Sogni spezzati di giovani atlete talentose che hanno creduto e dato la loro vita a questo sport.....grande delusione
Tifoso
 
Incredulità per la scelta del cosenza. Per anni leader delle competizioni giovanili scudetti in ogni categorie atlete valide ottima dirigenza e gestione tecnica di assoluto spessore. Peccato. Per il bene di questo sport ci si augura che proprio le atlete cosentine mantengano vivo il loro furore agonistico. Per il Torre del grifo avere alle spalle una dirigenza CALCISTICA seria è garanzia di successo. Basterebbe il 10% degli investimenti preventivati per quella Serie B al fine di allestire un roster da final six magari con un derby scudetto.
Caimano 19
 
Se per gestione tecnica intendi l'allenatore, allora ti dico che è l'unica cosa che si è salvata a Cosenza negli ultimi anni... In bocca al lupo a entrambe le formazioni!
Tifoso
 
In bocca al lupo alla formazione siciliana, anche se sarà dura imbastire in tempi così ristretti un gruppo adeguatamente competitivo. Tristezza per la squadra calabrese e per le tanti giovani talentuose, protagoniste di stagioni esaltanti soprattutto a livello giovanile, e "bruciate" negli ultimi anni da una gestione tecnica poco lungimirante
Saudade!

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