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Fukuoka 2023, l’Olanda si laurea campione del mondo: Spagna ko ai rigori

  Pubblicato il 28 Lug 2123  14:10
Olanda-Spagna 17-16 dtr(4-3;2-3;3-1;3-5;5-4)
Olanda: Aarts, Wolves, Sleeking 3, Van der Sloot 2, Keuning 1, Van de Kraats 3, Rogge B., Sevenich, Joustra 1, Rogge L. 2, Moolhuijzen, Ten Broek, Buis.
Allenatore: Doudesis
 
Spagna: Laura Ester, Nogue, Espar , Ortiz 1, Nona Perez, Paula Crespi 2, Elena Ruiz 2, Pilar Pena, Forca 5, Paula Camus, Maica Garcia 2, Paula Leiton, Martina Terre.
 
Arbitri: Nenad Peris(Cro)-Alessia-Ferrari(Ita)
  
Servono i rigori per decidere la vincitrice del torneo femminile dei campionati del mondo di Fukuoka 2023. La spunta l’Olanda che, al termine di un’emozionante battaglia nella quale le due contendenti si scambiano diverse volte il comando delle operazioni piega la Spagna 17-16 dopo la sequenza dei penalties e torna così sul tetto del mondo a trentadue anni di distanza dall’ultima volta. A decidere le sorti del confronto il tiro di Bea Ortiz che l’ottima Aarts devia sul palo e la bordata vincente grazie a cui Sleeking fa esplodere la gioia olandese completando l’impeccabile 5/5 dalla linea dei cinque metri. Percorso netto nel torneo per la formazione allenata da Doudesis che ha saputo approfittare del passo falso delle statunitensi vincendo a punteggio pieno il girone B per poi travolgere nei quarti il Canada e regolare di misura l’Italia in semifinale. Esce dall’acqua a testa altissima la Spagna che, trascinata dalla cinquina dell’incontenibile Forca (capocannoniere del torneo con 20 gol) non si disunisce quando le arancioni piazzano il primo significativo allungo dell’incontro involandosi sul +3 con il break di 4-0 che le proietta sul 10-7 e continua, con certosina pazienza, a produrre gioco. Paula Crespi, lesta ad approfittare dello spazio che le viene concesso, è brava a scuotere la sua con una rapida doppietta e Bea Ortiz timbra il guizzo della fuoriclasse che rimette tutto in equilibrio. Il sette in calottina bianca, che mette a referto un’eccellente percentuale di realizzazione in superiorità, prova ad allungare altre due volte ma il duello punto a punto viene chiuso dalla rasoiata con cui il numero nove in calottina scura, in situazione di uomo in più, fissa il definitivo 12-12. L’epilogo più giusto, anche se per un verso rappresenta forse la soluzione più crudele, non può che essere la serie dei tiri dal dischetto che premia la maggior freddezza di Van der Sloot e compagne.
 
 

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