Fukuoka 2023, il diario di giornata con Miraglia e Binchi: Italia con il pilota automatico e le rimonte folli
Pubblicato il 21 Lug 2123 20:01
Il torneo maschile conclude la fase eliminatoria e delinea il tabellone dell’eliminazione diretta.
Italia-Cina è un’altra partita tranquilla per l’Italia che si scioglie dopo un inizio in cui era un po’contratta poi allunga irresistibilmente per la vittoria mettendo in mostra un ottimo Marziali al centro con tre gol e la tanta voglia di giocare, di farsi vedere di Ciccio Condemi ed un grande che non tramonta mai come Francesco Di Fulvio, entrambi segnano quattro gol. Il Settebello conclude il suo ultimo allenamento agonistico nel migliore dei modi e accende i motori in vista delle partite da dentro o fuori, inizia il vero mondiale.
L’avversario dell’Italia, quasi sicuramente sarà la Serbia che ci ricollega alla prima sfida “pazza” di giornata. Serbia-Montenegro che un tempo decideva qualcosa di più elevato, adesso c’è in palio il modo di evitare la Croazia negli ottavi. Le due nazionali si dannano l’anima per questo e la spunta, con una rimonta rocambolesca, la Serbia che era sotto 5-0 e completa il suo recupero solo con i tiri di rigore. Due nazionali che, se vogliamo, sono un po’ sottotono, rispetto alla tradizione del passato ma sono sempre nazionali ostiche da incontrare. Straordinario mvp Jaksic nella formazione serba ma anche Vucinic non è da meno con cinque gol ed una partita davvero notevole. Da segnalare il 6/8 dei ragazzi allenati da Stevanovic nel fondamentale della superiorità numerica. Dall’altra parte il Montenegro non riesce a conservare un vantaggio che forse avrebbe potuto e dovuto gestire meglio.
Altra rimonta pazza quella tra Stati Uniti e Grecia. Chi avrebbe scommesso sulla Grecia quando era sotto 9-4 alla fine del secondo tempo? Nessuno. Invece, complice anche l’ingenuità che viene fuori costantemente in alcune partite di alto livello degli americani che hanno una formazione davvero notevole, sono molto forti, dinamici, poi però, qualche volta, qualche particolare gli sfugge; qui forse è decisivo un errore nel finale di Hallock, sempre tra i migliori dei suoi. Tra le fila statunitensi partita monstre di irving che realizza sei gol su sette tiri tentati. Incredibile prova del capocannoniere dell’A1 che si conferma un giocatore fortissimo e che sarà un aiuto prezioso per l’AN Brescia nel prossimo campionato. Dall’altra parte c’è Papanastasiou che segna quattro gol su otto tiri tentati ma è soprattutto l’anima, il protagonista, quello che gioca meglio della Grecia anche quando la squadra è stata in difficoltà. Una Grecia che riesce a recuperare una partita del genere anche in maniera rocambolesca, un po’ fortunosa ma con tanta determinazione e capacità significa che è una squadra che crede fino in fondo in sé stessa, attenzione.
Solita postilla dedicata al Giappone kamikaze. Questa volta il consueto copione è andato in scena contro la Croazia. Hanno retto per due tempi e mezzo- tre poi si sciolgono come la neve al sole i giapponesi e crollano in maniera verticale. Come al solito sciupano tanto nella prima fase della partita, comunque sono sempre sotto, sempre ad inseguire ma quanti rischi, quanta voglia di esagerare e poca capacità di cambiare ritmo ad una partita che loro giocano sempre a mille all’ora fino a che ce la fanno.
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