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Fukuoka 2023, il diario di giornata con Ettore Miraglia e Leonardo Binchi

  Pubblicato il 17 Lug 2123  16:50
Gol, emozioni e spettacolo nella prima giornata del torneo maschile a Fukuoka. Il tandem Miraglia-Binchi ci aiuta a rivivere i passaggi salienti del turno che ha inaugurato la corsa verso la conquista del titolo.
 
“Italia buona la prima, molto buona la prima soprattutto per la mentalità che ha dimostrato il Settebello. È una squadra forte, consapevole. I giocatori hanno seguito la tattica di Sandro Campagna fino alla fine, anche quando le cose non andavano bene hanno continuato a fare il loro gioco che è stato quello di lavorare ai fianchi la Francia per poi farla crollare nella seconda parte del confronto quando abbiamo assistito ad un’altra partita. È il quinto scontro diretto vinto negli ultimi dodici mesi, avevamo sofferto anche nei preliminari di World Cup quando eravamo sotto 5-2 ed abbiamo poi vinto 11-7. Il dato positivo da un punto di vista statistico è che abbiamo concesso diciotto tiri ai francesi mentre noi ne abbiamo fatti trentacinque. Fondelli superlativo con 4/5 al tiro, non sono arrivati i gol di Di Fulvio ed Echenique che ci hanno provato quattro volte e di Renzuto che non ha mai tirato in porta però va benissimo così.
 
Vince anche il Canada contro la Cina. IL Canada sarà il prossimo avversario dell’Italia mercoledì 19. Quattro gol di Peng nella Cina, due di Xie. Finisce 13-10 ma Bicari, l’ex centroboa dell’AN Brescia, gioca trenta minuti e segna tre gol per i canadesi che si dimostrano comunque una squadra solida, forse solida e niente più.
 
Sono spettacolari, divertenti da guardare ma ora basta, questo suicidio spettacolare che tutti sappiamo arriverà, perché poi perdono regolarmente giocando una pallanuoto così rischiata, diventa stancante. Sono divertentissimi da vedere però è arrivato il momento di imparare a gestire soprattutto le fasi d’attacco, in difesa puoi anche rischiare tanto come fanno loro però in attacco devi saper anche un minimo gestire. Loro hanno avuto contro l’Ungheria due-tre occasioni per andare avanti quando la sfida era in parità a metà partita poi lla formazione allenata da Varga ha preso il largo da lì. La sfida sarebbe stata ancora più difficile per i magiari se i nipponici avessero controllato un po’ meglio solo in attacco. La tattica suicida regge un paio di tempi poi quando atleticamente scendono gli errori salgono e non sono più compensati dal ritmo infernale, i giapponesi perdono queste partite.
 
L’ultimo match è spettacolare, con trenta gol e non ce lo aspettavamo. La Spagna batte la Serbia 16-14 e alla fine la riflessione è stata: il campanello di allarme suona per chi deve incontrare la Serbia. Sapevamo che la formazione iberica è una squadra forte, molto forte con Granados e Perrone che hanno giocato una partita straordinaria. Se perde una partita di due gol contro questa Spagna bisogna stare attenti. Se la Serbia registra la difesa, ha concesso ben quattro contropiedi, qualcuno dei quali partito da superiorità numerica (cosa mai vista per i serbi), ha messo a referto otto palle perse, e gestisce un po’ meglio l’attacco, spesso ha tirato in maniera sconclusionata subendo poi il contropiede e allora una squadra che perde di due gol contro i campioni del mondo in carica, allora campanello d’allarme. Per quanto riguarda la Spagna ottima prova in uomo in più, in realtà entrambe le contendenti sono state eccellenti come dimostrano l’8/11 della Spagna e il 5/6 della Serbia. Rasovic stupendo con sei gol su sette tiri, Jaksic chiude con un buon 4/7 ma è immarcabile al centro soprattutto nella fase finale, meglio di tanti centroboa che girano nel circuito internazionale.  Per la Spagna, detto dei fantastici Perrone e Granados, ottimo, chirurgico anche il mancino Mallarach che ha segnato tre gol su altrettanti tiri tentati. La Spagna si conferma molto forte ma bisogna rivederla perché anche per gli spagnoli era la prima partita. Così così i due portieri in questo momento.

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