Alla fine della prima giornata del torneo iridato femminile, e sarà così al termine di ogni giornata di gare, ripercorriamo i passaggi più significativi evidenziati dai diversi match nel racconto di due cantori d’eccezione, due grandi appassionati che amano questo sport, il giornalista Ettore Miraglia e Leonardo Binchi, opinionista di Sky Sport.
“Partiamo dall’Italia. Era una sfida scontata, la prima partita era importante per rompere il ghiaccio. Bene la difesa come ha sottolineato Silipo a fine match ed è la cosa che è piaciuta di più anche a noi. Bene anche le esordienti, bene portare tutte a segnare almeno un gol. In vista della sfida con la Grecia abbiamo fatto quanto dovevamo fare e abbiamo iniziato molto bene il torneo. Era una partita scontata ma è sempre insidiosa la prima del mondiale.
La partita più attesa era senza dubbio Spagna-Olanda. L’assenza dello squalificato Oca ha inciso sulla prova delle iberiche che sono state alquanto imprecise al tiro e non sono riuscite a servire bene i centri complice anche l’ottima difesa aggressiva e molto dinamica delle arancioni. L’Olanda è una squadra fisica, veloce che dirà la sua fino alla fine. Sleeking, Van de Kraats e Van der Sloot hanno deciso la partita con due reti a testa. Resta un piccolo tarlo(pensiero di Ettore Miraglia) : il dubbio che la Spagna non sia così scontenta di aver perso quest’incontro perché significa sfilarsi dalla parte alta del tabellone evitando la semifinale con gli USA. Staremo a vedere…
Alla fine, forse, la partita più bella di tutte è stata l’ultima Ungheria-Canada, confronto caratterizzato da un equilibrio che forse nessuno si aspettava. Ci si immaginava un’Ungheria che potesse vincere in maniera più larga invece il Canada non ha mai mollato, ha recuperato più volte ed è rimasto sempre in scia alle magiare che sono tra le candidate alla medaglia d’oro o, perlomeno, al podio. Il Canada lotta e perde, forse, per la troppa voglia di fare bene, esagera in qualche caso e viene punito da una rivale più esperta. Ottima la Brown, McKelvey ha disputato una partita grandiosa, bene anche il portiere canadese. La formazione canadese sarà una rivale ostica per chiunque l’affronterà nei quarti di finale. L’Ungheria è quella che conosciamo, l’abbiamo visto un po’ contratta, bloccata. Forse doveva rompere il ghiaccio anche la formazione allenata da Biro che però ha vinto e si candida al passaggio diretto ai quarti.
La Cina più europea di tante squadre continentali con l’allenatore Pavlidis che le ha subito formate in questo senso. Le cinesi hanno perso 15-6 con gli Stati Uniti in un confronto che sembrerebbe non aver avuto storia ma il primo tempo merita di essere riguardato. 1-0 per le statunitensi con una Cina attentissima, che non spreca niente e conta su un portiere formidabile, Zhamg che ha parato tutto e ha tenuto le sue in partita per un bel pezzo. Molto bene la mancina, anche lei si chiama Zhang, che ha segnato tre gol. Dall’altra parte c’è la squadra più forte del mondo, le imbattibili super campionesse di tutto, era naturale che finisse così. Da sottolineare, per rimarcare un interessante dato statistico, una Musselman capace di segnare 4 gol con cinque tiri effettuati. CI è piaciuto molto l’atteggiamento di una Cina quadrata, solida, attenta, che non spreca e che sa giocare a pallanuoto anche se, sia chiaro, è molto indietro rispetto a tante altre squadre.
Chiudiamo con una partita allucinante, assurda nel senso buono, una sfida divertentissima, Nuova Zelanda-Giappone finita 17-16. Una caterva di gol, una caterva di tiri, cinque gol della Doyle per la Nuova Zelanda e cinque gol della Ura per le nipponiche. Il Giappone, come la squadra maschile, è una formazione che ti spinge ad andare sopra ritmo, gioca sempre al massimo con l’acceleratore a tavoletta, rischia tantissimo, infatti è stata punita, porta contropiedi su contropiedi, sbaglia tanto perché vuole fare troppo. In difesa il pressing esasperato significa che ogni palla vagante che cade davanti al portiere è un rimbalzo offensivo guadagnato dal centroboa che viene marcato in anticipo e diventa un tiro di rigore, un’espulsione. Questo, dal punto di vista tattico, per noi europei è inaccettabile però la partita è stata divertentissima, giocata a viso aperto e vinta con merito dalla Nuova Zelanda.
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