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Finale scudetto, gara 4: l'An Brescia batte 11-10 la Pro Recco e si laurea Campione d'Italia

  Pubblicato il 26 Mag 2121  20:36
AN BRESCIA-PRO RECCO 11-10(Parziali: 4-2 3-4 4-2 0-2 )
AN BRESCIA: Del Lungo, Dolce 4, Presciutti 1, Lazic, Jokovic 2, Nikolaidis 1, Renzuto Iodice 1, Cannella 2, Alesiani, Vlachopoulos, Balzarini, Gitto, Gianazza. All. Bovo
PRO RECCO: Bijac, Di Fulvio 1, Mandic 2, Figlioli 2, Younger 1, Velotto, N. Presciutti 1, Echenique 1, Ivovic, Figari, Aicardi 1, Luongo 1, Negri. All. Hernandez
 
Arbitri: Paoletti e Peris (cro)
 
Note: Uscitiper limite di falli Renzuto Iodice (B) a 0'44 del quarto tempo, Alesiani (B) a 4'48 del quarto tempo e Gitto (B) a 5'53 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Brescia 7/11 + 2 rigori e Recco 7/16. Renzuto Iodice fallisce un rigore (traversa) nel primo tempo. Ammoniti per proteste i tecnici Hernandez (R) a 5'12 del terzo tempo e Bovo (B) a 6'33 del quarto tempo
 
Comunicato Stampa AN Brescia

A distanza di 18 anni dall'ultima volta, l'AN Brescia vince il secondo scudetto della sua storia dopo una serie perfetta contro la Pro Recco.
L'AN Brescia parte bene nel primo quarto nonostante il gol in avvio di Luongo in superiorità. Nonostante due abbondanti minuti in attacco, la Pro Recco non riesce a battere Marco Del Lungo che respinge ogni tiro dando la carica giusta alla squadra per raggiungere il pareggio con Nikolaidis e passare poi in vantaggio con il rigore di Renzuto. Di Fulvio con l'uomo in più firma il 2-2, ma una doppietta di Dolce chiude il primo parziale sul 4-2.
Ben 7 gol nella seconda frazione che si apre con la rete di Cannella su penalty, ma Echenique e una carambola sfortunata porta gli ospiti sul -1.  A 6 minuti dalla fine si accende Maro Jokovic che segna una doppietta che carica i leoni, ma gli avversari non mollano il colpo e con le reti prima di Figlioli e Aicardi portano il punteggio sul 7-6.
Nel terzo e nel quarto periodo la squadra di Sandro Bovo regge alla grande in difesa nonostante il tentativo della Pro Recco di rimontare, ma la porta dei leoni è blindata. Siamo campioni d'Italia.
Questo il commento del presidente Malchiodi: "Sono dieci anni che lottiamo e che costruiamo e che sappiamo attendere. Ogni anno ci sentivamo più vicini a crederci e meritarcelo. Un regalo immenso".
Bovo: "Ogni anno ci abbiamo creduto, quest'anno abbiamo fatto una squadra che non era sicuramente all'altezza ma oggi abbiamo fatto una prestazione grandiosa. Quando prima della gara ho visto la foto di Piero Borelli ho pensato "questa volta te lo dedico. È lo scudetto di tutto lo staff che ha lavorato con me: Edvin Calderara, Ilaria Cancarini, Francesco Mancuso, Fabio Faiola, Alessandro Tira, Enrico Oliva e Luca Rodolfi"
Così invece il vice presidente Alessandro Morandini: "Racchiude tutto il lavoro di Sandro, Andrea, i ragazzi. Abbiamo ammazzato una corazzata che era complicato battere e con l'amore per la pallanuoto l'abbiamo fatto".
 
 
Comunicato Stampa Pro Recco
Finale Scudetto, gara 4: Brescia - Pro Recco 11-10

Dopo 14 Scudetti consecutivi, il Tricolore lascia Recco e prende la strada di Brescia: a Mompiano i ragazzi di Hernandez perdono anche in gara 4 per 11-10.
Pro Recco in vantaggio solo all'inizio di match con Luongo: il suo classico gol da 5, in superiorità, sorprende Del Lungo. Gioia effimera perché nel giro di sessanta secondi il Brescia pareggia con Nikolaidis (Di Fulvio nel pozzetto) e passa in vantaggio con Renzuto che ribatte in rete un rigore respinto dalla traversa. Di Fulvio mette il risultato in parità sfruttando un uomo in più, ma Ivovic e compagni non riescono più a tornare davanti e i padroni di casa scappano sul +2 capitalizzando con Dolce altrettante superiorità: il primo quarto si chiude sul 4-2.
Strigliata di Hernandez al riposo, ma il Brescia al primo affondo guadagna il secondo penalty di giornata che Cannella non sbaglia. Pro Recco fortunata sul gol del 5-3: Echenique, con Gitto nel pozzetto, tira sul palo, il pallone carambola sulla spalla di Christian Presciutti e si insacca. Il fratello Nicholas segna il 5-4 servito da un assist delizioso di Younger impossibile da sbagliare. Il Brescia però scappa di nuovo: Jokovic non lascia scampo a Bijac (6-4) con Ivovic nel pozzetto (due falli per lui, Di Fulvio e Figlioli con due tempi e mezzo da giocare). Ancora il mancino croato, questa volta con Mandic espulso, manda i lombardi sul +3. La saetta di Figlioli fa respirare i biancocelesti (7-5), la girata al centro di Aicardi, in superiorità, vale il 7-6, risultato che a 27 secondi dalla sirena non cambia più.
La Pro Recco acciuffa il pareggio dopo tre minuti e mezzo del terzo tempo: alzo e tiro con palomba di Mandic da applausi. Equilibrio che però dura un’azione: Nicholas Presciutti finisce nel pozzetto e Cannella non perdona (8-7). Brescia sul +2 perché un contro fallo spalanca la porta a Dolce che davanti a Bijac segna il 9-7. Ivovic e compagni si aggrappano ancora a Mandic che in superiorità scarica in rete il 9-8 a 140 secondi dalla fine del tempo. Non arriva il pareggio questa volta e Dolce, con l’uomo in più, cala il poker personale, poi Christian Presciutti prima della sirena scarta Echenique e sigla l’11-8.
La Pro Recco accorcia con Younger dopo 55 secondi del quarto tempo, Figlioli a metà quarto sfrutta l’uomo in più  (11-10) e regala qualche speranza ai biancocelesti perché il Brescia non impensierisce più Bijac. Del Lungo stoppa Mandic e i biancocelesti gettano l’ultima superiorità - la terza consecutiva - senza tirare. La rimonta non riesce e gara 4 la vincono i lombardi.
“Il Brescia ha meritato lo Scudetto, noi no – afferma mister Hernandez - è una questione di attitudine: se non hai fame, se non sei coraggioso, il talento non basta per vincere. In tutte le partite abbiamo commesso parecchi errori individuali e così non si possono portare a casa le partite”.
 
Credit FotoFlash
 
 

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