Europei Under 15, una brutta Italia cede 8-3 con la Serbia. Azzurri fuori dalla zona medaglie
Pubblicato il 14 Lug 2123 17:08
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In ogni grande torneo internazionale è da sempre la sfida della verità, quella che, in caso di vittoria, spalanca le porte della zona medaglie. Nell’incontro valevole per i quarti di finale dell’Europeo Under 15 l’Italia, seconda classificata nel girone A, sfida a Podgorica la Serbia, qualificatasi come terza del gruppo B. Rispetto alla vittoriosa gara con i magiari Massimo Tafuro effettua un solo cambio di formazione inserendo, nei tredici a referto, Varriale al posto di Calzati mentre tra i pali Longo parte titolare. Offre, probabilmente, la peggior prestazione del suo torneo la rappresentativa tricolore che dice addio in anticipo alle sue ambizioni di conquistare una prestigiosa medaglia continentale e cede nettamente contro i serbi che s’impongono con il punteggio di 8-3 guadagnando, con pieno merito, l’accesso in semifinale. L’Italia, che non riesce a segnare ad uomini pari, dovrà ora accontentarsi di lottare per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto e domani tornerà in acqua per affrontare la perdente del match Croazia-Ungheria. Non era iniziata assolutamente male la prova degli azzurrini, bravi a sbloccare la gara con la superiorità numerica trasformata da Marangolo e a procurarsi il rigore del possibile raddoppio che però Fumo si fa respingere dall’estremo rivale. L’errore dal dischetto del giocatore della Pallanuoto Trieste sembra essere la scintilla che spegne letteralmente la luce perché il sette in calottina bianca incassa un devastante parziale di 7-1 che finisce per indirizzare inesorabilmente l’andamento della contesa. I serbi sono micidiali nel fondamentale della superiorità numerica, difendono con efficacia e lasciano gli avversari a secco per oltre dieci minuti raggiungendo un rassicurante +5 quando lo score, a fine terzo periodo, recita 7-2 per la compagine in calottina scura. Il gol in superiorità numerica realizzato dal titolare della calottina numero tre in avvio di quarto parziale potrebbe lasciar presagire la reazione d’orgoglio dei ragazzi di Tafuro, pronti a tentare il tutto per tutto per provare a riaprire la sfida, ma il rigore impeccabilmente trasformato da Micic chiude definitivamente i conti.
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