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Euro Cup: un grande Brescia è in finale! (contro il Sintez Kazan)

  Pubblicato il 10 Feb 2116  20:11
Euro Cup - Semifinali - Gara 2 - Mercoledì 10 febbraio
 
FINALE: andata 16 aprile, ritorno 30 aprile (sedi da stabilire per sorteggio)
 
SZEGED-BRESCIA 10-15 (3-3; 1-4; 2-4; 4-4)
Szeged: Meixler, Santa, Pellei, Sedlmayer, Palotas 1, Kiss, Seman, Varga Z. 4, Manhercz K. 2 (1 rig.), Manhercz A., Kunac 3, Chilko, Bognar.
Brescia: Del Lungo, Guerrato, Presciutti C. 2, Randjelovic 1, Molina 3 (1 rig.), Rizzo 2, Damonte, Nora 1, Presciutti N. 1, Bertoli 1, Ubovic 2, Napolitano 2, Dian.
Arbitri: Kouretas (Gre) e Tkachenko (Rus).
Superiorità numeriche: Szeged 5/14, Brescia 4/11.
Note: Del lungo ha parato un  rigore a Menhercz K. sul punteggio di 2-1.
Gara 1: +1 Brescia (Brescia in finale)
HODMEZOVASARHELY - Brescia in finale. Con merito, con un'ottima gara nella partita di ritorno in Ungheria, nella quale i biancazzurri di Bovo hanno affondato lo Szeged nei due tempi centrali (6-11) per poi amministrare il robusto vantaggio conseguito nell'ultima frazione.
Cronaca. Ci mette un minuto e mezzo lo Szeged a recuperare il -1 della gara di Brescia. Segna Krisztian Manhercz, che trasforma un penaly concesso per fallo di Randjelovic. Comincia qui, in pratica, la sfida per un posto in finale tra gli ungheresi e la squadra di Bovo.
Il Brescia, costretto già tre volte a giocare con l'uomo in meno nei primi quattro minuti dell'incontro, al terzo tentativo dei padroni di casa cede e lo Szeged passa a condurre 2-0. La rete è di Zsolt Varga.
E' un momento delicato dell'incontro, ci vorrebbe immediatamente un gol per dare fiducia ai biancazzurri. Ci pensa Ubovic, ben servito da Rizzo. Poi una superiorità vincente per parte, trasformate rispettivamente da Christian Presciutti e Kunac, fissano il punteggio sul 3-2 per lo Szeged. Ma il nuovo vantaggio ungherese è di breve durata perchè Zeno Bertoli, sugli sviluppi di un uomo in più, a 7" dalla prima sirena manda le due squadre all'intervallo in parità (3-3).
Nella seconda frazione entra in acqua un Brescia più attento in difesa. Soprattutto la squadra di Bovo sembra aver preso le misure dell'avversaria e ne trae giovamento anche in fase offensiva, dove i centroboa biancazzurri danno un apporto importante: Napolitano segna la rete del primo vantaggio bresciano, Ubovic conquista il rigore con il quale Molina porta la squadra di Bovo sul 3-5.
Kunac (35 anni ma sempre in gambissima in fase di conclusione) accorcia le distanze, ma Valerio Rizzo trova il momento migliore per fare il suo debutto nel tabellino. E non è finita qui: sugli sviluppi di un uomo in più l'ottimo Napolitano va ancora a segno. La sua rete significa 4-7 per la squadra di Bovo a metà gara, ovvero +4 nel computo totale. Al soddisfacente vantaggio lombardo ha contribuito Del Lungo neutralizzando il 60% dei tiri scagliati verso la sua porta. Ma importantissimo è stato soprattutto il penalty che il portiere del Brescia ha parato a Krisztian Manhercz sul punteggio di 2-1.
Rispetto alla prima parte della gara, la difesa bresciana adesso concede agli avversari un numero nettamente inferiore di superiorità, ma lo Szeged riesce ugualmente a riportarsi a -2 con il secondo gol personale di Zsolt Varga. Lo stesso Varga mantiene a galla lo Szeged (6-9) dopo l'uno-due di Randjelovic e Molina, ma nella seconda parte della terza frazione la squadra di Bovo affonda definitivamente gli avversari con Randjelovic (uomo in più) e Ubovic. Punteggio 6-11. Adesso nel computo totale gli ungheresi sono a -6. Soltanto un tracollo (impensabile in questo momento, il Brescia sta giocando benissimo) può impedire ai lombardi di raggiungere la finale di Euro Cup. Il quarto tempo ormai sembra soltanto una formalità.
E infatti i residui tentativi dello Szeged di recuperare miracolosamente una partita ormai compromessa consentono agli ungheresi, in una quarta frazione ricca di gol, soltanto di mantenere inalterate le distanze (10-15). Il Brescia è in finale!
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Grazie ad una prova di qualità e quantità, l’An Brescia si guadagna il diritto a giocarsi la sua quarta Euro Cup: nel ritorno di semifinale in casa dello Szeged (per l’esattezza a Hódmezővásárhely), la squadra di Sandro Bovo vince per 15 a 10 (3-3, 4-1, 4-2, 4-4, i parziali) e ora se la vedrà con i russi del Sintez Kazan, per la conquista del primo posto nella seconda più importante rassegna europea. Davanti a circa 3 mila tifosi ungheresi, a dir poco, indiavolati, l’An non si limita a contenere gli arrembanti tentativi, da parte degli uomini di Peter Varga, di ribaltare l’8 a 9 dell’andata, ma, come dichiarato alla vigilia, sfodera una prestazione maiuscola, dominando le due frazioni centrali, e arrivando con pieno merito alla finale. Alle prese con un avversario con un solo risultato utile a disposizione e sospinto da una tifoseria molto calda, le calottine bresciane hanno giocato con la convinzione e la fermezza di chi sa bene che ha tutti i mezzi per venir fuori da qualsiasi situazione: ad esempio, i diciotto falli gravi fischiati contro (Ranđelovic, Bertoli e Rizzo, non hanno finito il match per raggiunto limite) non hanno creato problemi (davvero ottimi i soli 4 gol subiti con l’uomo in meno), con un Del Lungo che ha pure replicato la parata in uno dei tre rigori concessi allo Szeged. La solidità in copertura ha fatto il paio con una notevole lucidità in attacco, evidenziata dal 6 su 11 in superiorità. Insomma, la performance giusta al momento giusto, e adesso a testa bassa per preparare la sfida al Kazan.
«Sono davvero contento – dichiara il presidente biancazzurro, Andrea Malchiodi -, abbiamo dimostrato una grande maturità a livello di gruppo, rimanendo sempre concentrati e riuscendo a imporre il nostro gioco, azione dopo azione. All’inizio abbiamo subito un po’ la loro aggressività, ma non ci siamo mai scomposti tenendo sempre le redini del gioco».
«Siamo stati ottimi con l’uomo in meno e in superiorità, questo ha fatto la differenza – commenta il tecnico, Bovo -. Ci siamo fatti valere in una semifinale di coppa, davanti a 3 mila persone che tifavano contro: queste sono le partite che valgono. Avevo detto che saremmo venuti a vincere e così è stato».       
Stefano Gussago
 
SINTEZ KAZAN-MORNAR SPALATO 12-7
Gara 2: +2 Mornar (Sintez in finale)
Arbitri: Inesta (Esp) e Ivanovski (Mne)
 

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