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Iniziare con una vittoria una fase in cui il margine di errore è pari a zero perché l’obiettivo non può che essere uno: classificarsi nelle prime due posizioni così da ottenere il pass che garantisce la qualificazione agli ottavi di finale. Nella prima giornata del girone A del group stage di Euro Cup il Telimar, primo nella pool preliminare di Duisburg, riceve alla Comunale Olimpica, che per l’occasione ritrova parte del pubblico, il CN Barcellona, qualificatosi come prima, a punteggio pieno, del gruppo G. Gettano il cuore oltre l’ostacolo i padroni di casa che, al termine di un’autentica battaglia, si aggiudicano l’intera posta in palio con il punteggio di 12-11 conquistando tre punti che pesano oro e gli permettono di portarsi in testa alla classifica insieme al Tourcoing che ieri ha superato 9-8 in trasferta il Solaris. Il club del presidente Giliberti, oggi privo dell’infortunato Lo Cascio, conferma la bontà del nuovo corso inanellando un’altra fondamentale affermazione che regala loro una determinante iniezione di fiducia soprattutto per quanto concerne l’acquisizione della piena consapevolezza dei propri mezzi. Il sette in calottina bianca è bravo a vincere due volte il match esibendo una notevole tenuta mentale nei momenti chiave della sfida. I siciliani piazzano la prima accelerazione per reagire allo 0-1 di Ramon Sesen e toccano il massimo vantaggio quando Vitale, in apertura di secondo parziale, scarica in porta il pallone del 4-1. Quella catalana è però compagine coriacea, ben organizzata e che non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Gli ospiti, a cavallo dei due quarti centrali, costruiscono un mortifero 3-0 che gli consente di passare in vantaggio ma il club dell’Addaura reagisce con prontezza grazie ai sigilli apposti da Giorgetti, top scorer dei suoi con un poker, e Fabiano. La stoccata, in superiorità numerica, timbrata da Hooper ed il tracciante dalla distanza con cui Woodhead spedisce palla all’angolino propiziano lo strappo che si rivelerà decisivo. La freddezza dal dischetto del tiratore statunitense e del titolare della calottina numero cinque blindano il successo e scatenano l’esplosione di gioia dei tifosi palermitani.
Credit: Salvo Lopez
Comunicato Stampa Telimar
Il pubblico di Palermo porta bene al TeLiMar, che nella prima giornata del group stage di Len Euro cup batte il Club Natatió Barcelona 12-11. La piscina Olimpica comunale di viale del Fante apre le porte a 400 tifosi, che possono così assistere allo spettacolo della pallanuoto di altissimo livello. Dopo lo svantaggio iniziale, il Club dell’Addaura, orfano di capitan Lo Cascio, la ribalta subito e inizia a condurre il match, stando spesso sopra di 2 gol. Alcune decisioni arbitrali quantomeno discutibili rendono nervose le due squadre, che continuano a giocare a ritmi asfissianti. Ne approfittano inizialmente i catalani, che riescono a trovare il pareggio con un rigore sulla sirena del secondo periodo e a portarsi momentaneamente sul 5-6 al rientro dall’intervallo lungo. Il controsorpasso dura pochi secondi. Il TeLiMar, trascinato dall’ex Azzurro Giorgetti, autore di un poker, si riporta sopra, allungando quel tanto che basta per contenere i tentativi degli avversari. Nell’altro match del girone, i francesi del Tourcoing vittoriosi sul Solaris Sibenik, prossimo avversario del TeLiMar il 19 ottobre.
Festa oggi, ma da domani testa già alla doppia sfida di A1 in casa mercoledì contro Deakker Bologna e in trasferta sabato a Salerno.
LA CRONACA
Pronti, via. I catalani passano in vantaggio con Ramon. I padroni di casa rispondono subito con Giorgetti e la ribaltano con Occhione, in entrambi i casi su uomo in più. Gli spagnoli sono pericolosi in attacco, ma il risultato è cristallizzato grazie ai diversi salvataggi di Jurisic tra i pali. Minuti confusi, con un rigore conquistato e trasformato da Hooper che viene annullato perché l’americano non ha rispettato la distanza dei cinque metri. Un giocatore avversario entra in acqua non autorizzato. Dovrebbe essere espulso e dato altro penalty, ma non si sa chi sia. Quindi, gli arbitri, invece di espellere il capitano fanno proseguire il gioco, tra le proteste della panchina rosso verdeblu. Il primo periodo si chiude con il Club dell’Addaura sul +3 per il gol di Woodhead in extra player.
Nella seconda frazione, il TeLiMar prova lo strappo con Vitale, servito dal capitano Giliberti, per il 4-1, ma il Barcelona accorcia con Daura a uomini pari e con Veich su uomo in più. Partita nervosa, con i palermitani che perdono una pedina preziosa come Vitale, espulso per proteste. Anche la panchina degli spagnoli si accorcia, per il terzo fallo di Daura. Ne approfitta Giliberti per riportare i suoi sul +2 in superiorità. Risponde Ramon in extra player. Sulla sirena rigore per il Barcelona. Dai cinque metri va Valls, che riporta il match in parità sul 5-5.
La seconda metà del match vede il controsorpasso degli ospiti con Gomà, ma è l’ex Azzurro Giorgetti a trascinare il TeLiMar, che poi a 1’18 dal termine della terza frazione si porta di nuovo in vantaggio con Fabiano.
Gli ultimi otto minuti di gioco si aprono con il 7-7 di Gomà, lasciato libero di tirare. Ribatte in più Hooper, che iscrive così il suo nome tra i marcatori. Woodhead su assist di Giliberti porta il TeLiMar ancora sul +2. Il tap-in di Pau Linares permette, però, ai catalani di rifarsi sotto. Ci pensa Giorgetti a far respirare i padroni di casa quando mancano 2’38 al termine. Ma la partita è viva le due compagini ribattono colpo su colpo. Ramon in extra player la mette dentro quel tanto che basta per il 10-9. Hooper conquista e trasforma un rigore. Risponde Andrade per l’11-10, ma a 20” dalla fine Occhione conquista un penalty. La responsabilità di tirarlo se la prende Giorgetti, che così fa poker. A fissare il tabellone sul risultato di 12-11 è Valls a 3” dalla chiusura.
Anche stavolta la squadra compatta ha reagito ad alcuni momenti negativi: «Quando giochi in casa - commenta a caldo l'attaccante Alex Giorgetti - e cerchi di vincere questo tipo di partite e vedi che alla fine ti danno quasi contro, questa cosa potrebbe demoralizzarti o darti quel pizzico di nervosismo che poi c'è stato. Infatti, dal 4-1 hanno recuperato perché a noi non era andata giù. Però questo deve essere motivo di orgoglio e di grande consapevolezza, che anche quando ci hanno raggiunto e superato noi abbiamo recuperato e abbiamo portato la partita su 1-2 gol sopra fino quasi alla fine». Quanto alle quattro marcature personali, l’ex Azzurro sottolinea l’impresa del gruppo: «Non si parla soltanto di individualità. Siamo tutti una squadra, tutti giocano insieme. Poi giustamente quando ognuno ha il proprio ruolo, le proprie responsabilità. I giocatori con più esperienza e talento possono uscire. Quindi, il merito va all'allenatore, a tutta la squadra. Si vince insieme, si perde insieme». Una menzione per il pubblico presente: «Ci ha fatto immensamente piacere. Eravamo un po’ scettici del fatto che alle 11 di domenica qualcuno si presentasse – ammette – invece c'era tanto pubblico, si sentiva anche in acqua a ogni azione sia in difesa che in attacco. Queste partite in Europa sono talmente complicate che se non fai punti in casa, in trasferta il fattore casa delle altre squadre è fondamentale. Quindi, noi dobbiamo divertirci, prendere queste partite come ha detto Gu come un premio perché ce lo siamo conquistato meritatamente in Germania, facendo un'impresa contro il Savona. L’obiettivo è crescere di partita in partita, dando sempre il massimo. Se passeremo, bene. Il nostro focus maggiore resta il campionato».
«Ci sono state decisioni arbitrali molto strane – sottolinea Gu Baldineti – che hanno creato nervosismo. Alla fine, però, la cosa importante è che la squadra ha giocato una grande partita contro avversari molto forti e ha dimostrato nonostante l'assenza di Lo Cascio, che per noi è importantissimo, di essere una squadra forte, di essere una squadra viva. C'è tanta voglia di fare, ma a volte siamo ancora carenti in certe situazioni. Ci stiamo lavorando. Il problema è che con tutte queste partite una dietro l’altra certe cose si tralasciano, perché ci sono troppe altre cose da fare e non si riescono a curare i dettagli. Il pericolo di questa partita di oggi era un dispendio di energie enormi. Così è stato. Mercoledì ospiteremo la Deakker sperando di avere ancora pubblico in tribuna. Sarà un match fondamentale per noi. Siamo obbligati a vincerlo, perché solo i tre punti contro i bolognesi e poi subito contro la RN Salerno ci permetterebbero di poter fare un salto di qualità». Al suo quarto anno al TeLiMar, il tecnico ligure ci tiene a «ringraziare la società, perché se Palermo ha queste partite il merito è del nostro Presidente che nonostante tutte le difficoltà riesce sempre a costruire una squadra forte, creando situazioni per cui la grande pallanuoto viene in città.
Marcello Giliberti, Presidente TeLiMar: «Siamo partiti molto bene, c'è stato un ritorno degli spagnoli che però abbiamo saputo contenere. Il controsorpasso è durato pochi secondi. Per il resto abbiamo condotto costantemente la partita mediamente di due gol. Vittoria, quindi, meritatissima, anche se sofferta, con un’avversaria che non ha mai mollato fino alla fine. La squadra ha dimostrato di sapere reagire sempre al momento giusto. Oggi mancava Ciccio Lo Cascio, che è il cuore della squadra. Però, nonostante questo, siamo riusciti a venir fuori perché comunque nei momenti di difficoltà è il gruppo che compensa l'assenza anche di uno dei giocatori più importanti come il nostro capitano». Quanto alla presenza dei tifosi: «Plaudiamo all'amministrazione comunale per avere dato questa deroga all'agibilità per la partita di oggi, che ci ha consentito di avere un po’ di pubblico a sostenerci. Eravamo la squadra in Italia con maggiore pubblico ad ogni partita. Abbiamo sofferto prima per la pandemia e poi per tutti i problemi correlati proprio all'agibilità. La situazione non è serena. Ci sono dei problemi tecnici che l'amministrazione deve risolvere. Devo dire che spesso ciò che manca è la capacità di programmazione per la risoluzione dei problemi. Essere al vertice in Italia e in Europa con una situazione simile e una squadra rinnovata al 40 per cento con elementi giovanissimi e con poca esperienza di alto livello può essere definito solo un miracolo sportivo».
Alessia Anselmo
Addetto Stampa TeLiMar
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