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Nell’incontro valevole per la semifinale di ritorno di Euro Cup il Circolo Canottieri Ortigia riceve alla piscina Paolo Caldarella il Telimar in un match che parte dal 10-0 a tavolino con cui i palermitani hanno vinto gara 1 in virtù della mancata presenza in vasca dei rivali, bloccati a Siracusa da un focolaio Covid e dalle decisioni dell’azienda sanitaria locale. Una partita agonisticamente intensa e sviluppatasi sui binari di un duello punto a punto termina sul punteggio di 7-6 per i padroni di casa, risultato che certifica la qualificazione della formazione ospite per la finalissima del secondo torneo continentale contro la vincente del match di ritorno in programma questa sera tra Sabadell e Barcellona con i primi che partono dal 12-10 con cui hanno vinta gara 1 in Catalogna. Ricordiamo che le sfide che assegneranno il titolo si disputeranno il 5 e il 26 marzo. In un match nel quale le difese hanno la meglio sui rispettivi attacchi, entrambe le contendenti faticano più del dovuto per oltre due tempi quando devono finalizzare le situazioni in superiorità numerica, e i due portieri si mettono in evidenza in diverse occasioni il sette in calottina bianca piazza lo spunto vincente nel finale grazie alla stilettata mancina con cui Valentino Gallo, top scorer di giornata per i suoi con una tripletta, infila il punto del 6-6 e alla deviazione da distanza ravvicinata con cui Klikovac, unico centroboa di ruolo a disposizione di Piccardo che deve rinunciare all’infortunato Napolitano, gira alle spalle di Nicosia il punto del definitivo vantaggio. Senza entrare nel merito delle diverse posizioni, ciascuna delle parti in causa ha argomenti per difendere le proprie ragioni, prevale a fine gara la tristezza per una mancata festa di sport.
Comunicato Stampa Circolo Canottieri Ortigia
C'è una sola vincitrice sul campo ed è l'Ortigia. In finale, però, d'ufficio, per volontà della LEN, ci va il Telimar. Oggi si è giocata l'unica partita di queste semifinali. Si è giocata in acqua. Fuori dalle stanze nelle quali, all'andata, è stato stabilito il 10-0 a tavolino contro l'Ortigia decimata dal Covid e dalla quarantena, fuori dai comunicati stampa con i quali, qualcuno esultava per una vittoria decisa d'ufficio, molto prima che venisse ufficializzata (e mai comunicata all'Ortigia). Alla fine, il campo ha dato il solo verdetto che conta nello sport e oggi parla di una vittoria biancoverde, al termine di un match bello e combattuto. In costante equilibrio, fino a quando, a 42 secondi dal termine, Klikovac ha trovato il tocco vincente del 7-6, mantenuto poi tenacemente fino alla fine, grazie a una difesa e a un Tempesti bravissimi ad annullare anche l'ultimo uomo in più degli ospiti (in totale ne hanno annullati ben 12 su 14) e a far esultare il pubblico della "Caldarella". Un pomeriggio di pallanuoto, un'Ortigia esemplare, scesa in acqua nonostante tutto, per di più priva di capitan Napolitano, fermato dalla pubalgia. Gli uomini di Piccardo non hanno mai mollato, si sono sacrificati anche in ruoli diversi per dare il cambio a Klikovac, hanno tenuto i nervi saldi e poi hanno piazzato la zampata vincente. L'Ortigia saluta l'Euro Cup, con l'amara curiosità di essere stata eliminata pur avendo vinto la sola partita di semifinale disputata sul campo, nel silenzio di una LEN avara di spiegazioni logiche.
A fine gara Stefano Piccardo, allenatore dell'Ortigia, non nasconde il rammarico e chiama in causa la LEN: “È stata una buona partita di pallanuoto. I primi tempi abbiamo giocato male in fase offensiva, ma era troppo caricata, questa partita. Abbiamo retto bene sotto il punto di vista fisico, sono contentissimo della risposta della squadra. Ora mi piacerebbe chiedere a tutti quelli che fanno sport come me, come mai io perdo una gara nella fase a gironi, una sola gara su dieci in tutta la competizione e non vado in finale. Vorrei che qualcuno mi desse una spiegazione. Ho perso una partita col Vasas nella fase a gironi, poi perdo 10 a 0 a tavolino, vinco 7 a 6 in casa, sul campo, e mi dicono che è finita. Mi rivolgo anche ai miei colleghi, ai presidenti: il giorno in cui vi troverete nella stessa situazione, che farete? Perché se le regole sono uguali per tutti, probabilmente potrà succedere. Questa non è una cosa che dà merito allo sport, credetemi. Non ci hanno neanche dato una spiegazione".
L'Ortigia è scesa in acqua, malgrado una parte dei tifosi chiedeva di rinunciare per protesta: "Io - afferma il coach biancoverde - quello che devo fare con i ragazzi è cercare di giocare il meglio possibile. Oggi è andata bene, abbiamo vinto. Potevamo anche perdere, non sarebbe stato un problema. Purtroppo la vittoria a volte fa perdere di vista l'onore. Ma quale onore è più bello di giocare una partita e vincerla sul campo? O perderla? Poi, certo, si sta male, ma dovrebbe sempre parlare il campo. Abbiamo una squadra di giovani nei quali cerchiamo di inculcare i valori dello sport, anche se è difficilissimo di fronte a tutto questo".
A fine match parla anche Stefano Tempesti, protagonista di un'altra prestazione maiuscola: “Il presidente del Telimar, Giliberti, dice che nessuno ha mai chiesto un rinvio, nessuno ha mai chiesto niente. Io ho la mia opinione. Non so dove sta la verità, non sono riuscito a capirlo, anche perché non riesco ad avere tutti gli interlocutori, i protagonisti della vicenda, tutti insieme, quindi uno racconta una cosa, uno ne racconta un'altra, uno un’altra ancora. Indubbiamente ci sono state delle grosse vergogne da parte di gestisce la pallanuoto, da parte di chi poteva fare qualcosa di più. Sicuramente, se fosse successo a noi il contrario, le cose sarebbero andate diversamente. Ad ogni modo, in questa semifinale ad aver perso è la pallanuoto. Qualcuno ci ha chiesto di contravvenire a una legge nazionale, andando contro quello che ci aveva detto l’ASP, di presentarci a Palermo malati. Non so cosa avremmo dovuto fare, ritengo sia una vergogna che siamo qui a parlare di un 10 a 0. Quando ne parlo con la gente si mettono a ridere, gli altri sport ci ridono dietro, perché siamo gli unici che continuano ancora a cadere in queste trappole. La pallanuoto non migliorerà mai. Alla fine chi è stato fregato siamo noi, la mia squadra, il presidente onorario Marotta, il presidente Vancheri, l'allenatore, tutto lo staff”.
Infine, a bordo vasca, il presidente Valerio Vancheri spiega la scelta fatta dalla società e dalla squadra di giocare la partita: "Poteva essere la festa della pallanuoto siciliana, qualcuno non ha voluto che fosse così. In ogni caso, si è giocato a pallanuoto. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con molto agonismo. Perché quando si gioca a pallanuoto, lo spettacolo è questo. Quando non si consente di giocare a pallanuoto, quella che doveva essere una festa diventa una farsa. In qualsiasi sport la prima regola è il fair play, che va di pari passo col fatto che se si fa uno sport è perché si vuole giocare, si deve giocare. Questi sono atleti. Come si può chiedere a un atleta di fare il clown? Per noi chi va in acqua ci va per fare l’atleta. Siamo una società che gioca a pallanuoto. Ci piace giocare e vogliamo farlo. Se vinciamo, vinciamo in acqua. Se perdiamo, perdiamo in acqua. Io faccio l'avvocato e posso dire che non molleremo mai finché ci sarà la possibilità di un ultimo rincorso o un giudice a Berlino al quale rivolgersi. Resta il fatto che il messaggio che proviene dall'Ortigia è che la pallanuoto è un gioco che si gioca solo dentro l’acqua, non altrove".
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna -
Comunicato Stampa Telimar Palermo
È stato comunque uno spettacolo alla Cittadella dello Sport di Siracusa, dove il TeLiMar Palermo perde di misura con il Circolo Canottieri Ortigia. Partita equilibrata nel derby siciliano, per la prima volta nella storia sotto i riflettori della pallanuoto internazionale, con ritmi serrati per i primi tre quarti del match. Poi, il Club dell’Addaura rallenta il gioco, non forzando in fase offensiva. Passa momentaneamente in vantaggio con Vlahovic, salvo poi sul finale essere rimontato e sorpassato dai padroni di casa che chiudono sul 7-6.
Alle 19,30 fischio d’inizio dell’altra semifinale di ritorno, quella tra le catalane Sabadell e Barcelona, con quest’ultima che proverà a ribaltare la sconfitta rimediata a gennaio per 12-10, per guadagnare l'accesso alla finale contro il TeLiMar.
LA CRONACA
Il TeLiMar va in vantaggio dopo 2’ di gioco con un bel diagonale di Irving che batte Tempesti su uomo in più. Ribatte l’Ortigia con Ferrero e poi con Cassia per il vantaggio del 2-1. Il primo tempo si chiude in parità, per la rete di Turchini che su assist di Vlahovic in superiorità numerica segna il 2-2.
In avvio del secondo tempo, ottima gestione della fase difensiva del TeLiMar, che va sul 2-3 con Basic in una delle tante controfughe permesse dalle squadre molto allungate. Rispondono i biancoverdi con il mancino di Gallo, abile a sfruttare una doppia superiorità, con le due siciliane che vanno all’intervallo lungo sul 3-3.
La seconda metà del match vede un continuo batti e ribatti con la partita che resta in perfetto equilibrio: l’Ortigia passa in vantaggio con Gallo, ma ribatte subito Occhione per il 4-4. Su uomo in più Francesco Condemi porta i padroni di casa sul 5-4, a cui risponde Marziali in superiorità per il 5-5.
Con il TeLiMar che rallenta il ritmo, è Vlahovic con un forte diagonale a portare i palermitani sul 5-6 quando mancano 3’45 al termine del match. L’Ortigia recupera con Gallo in superiorità e poi, a 42” dalla sirena, firma con Klikovac su uomo in più la rete del 7-6.
Espulso per proteste dalla panchina Del Basso (TeLiMar) nel terzo tempo. Usciti per limite di falli Andrea Condemi (Ortigia) nel terzo tempo e Giliberti (TeLiMar) nel quarto tempo.
Marcello Giliberti, Presidente TeLiMar: «Bella partita fra due compagini ben strutturate, che hanno dimostrato l'alto livello raggiunto dalla pallanuoto siciliana. Gioco tonico, dinamico, con continui capovolgimenti di fronte, con tanti errori in attacco da entrambe le parti, classici per un derby. In questo modo, dopo 4 nostre consecutive vittorie ottenute negli ultimi 4 match ufficiali giocati contro i siracusani (partita del girone di ritorno del Campionato di A1 2020/2021 a Siracusa; finale per il terzo posto di Coppa Italia 2020/2021 giocato a Palermo a maggio scorso; Coppa Italia girone di qualificazione 2021/2022 giocato a settembre scorso a Siracusa; partita del girone di andata del Campionato di A1 2021/2022 giocata a dicembre scorso a Palermo) l'Ortigia torna alla vittoria in casa, vincendo di 1, in quest’ultimo derby. Nostro obiettivo immediato sarà ora quello di prevenire il contagio da Covid19 per arrivare quanto più numerosi possibile ai prossimi match di Coppa Italia, di LEN Euro Cup e di Campionato per mantenere alto il nostro standard di risultati. In tal senso, spero che i nostri ragazzi continuino ad approcciare con grande cautela alla loro quotidianità in modo da preservare il lavoro svolto sino ad ora».
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