"Abbiamo approcciato la partita nel migliore dei modi e non era facile assolutamente. Domani ci giochiamo il primo traguardo importante della stagione: c'è grande entusiasmo. Sappiamo che la SIS Roma è un avversaria difficile d'affrontare, soprattutto quando gioca in casa. Sarà una sfida molto stimolante".
"Mi aspettavo una partita diversa da parte delle mie ragazze. Ho visto un atteggiamento troppo remissivo. Le ultime partite di campionato mi avevano trasmesso segnali positivi e invece oggi poche cose sono andate bene. A un appuntamento come questo si deve arrivare con maggiore cattiveria e determinanzione. Ci servirà da lezione per il futuro".
COPPA ITALIA FEMMINILE: Ekipe Orizzonte in finale
Ekipe Orizzonte-CSS Verona 18-5
L’Ekipe Orizzonte conquista la qualificazione alla finale di Coppa Italia di pallanuoto femminile, grazie ad un’ottima prestazione contro il CSS Verona.
Le catanesi hanno infatti battuto 18-5 le scaligere nella semifinale di oggi pomeriggio, indirizzando subito la partita e conquistando il primo tempo per 3-1, vincendo poi 4-1 il secondo parziale. Ultime due frazioni ancora di marca rossazzurra, con l’Ekipe Orizzonte avanti 5-2 nella terza e 6-1 nella quarta.
Valeria Palmieri, Giulia Emmolo e Jelena Vukovic sono state le top scorer del match con tre gol a testa, due ciascuno per Giulia Viacava, Claudia Marletta e Isabella Riccioli. Una rete anche per Arianna Garibotti, Rosaria Aiello e Morena Leone.
Domani, venerdì 9 aprile alle 19:15, l’Ekipe Orizzonte giocherà la finale contro la Sis Roma (vittoriosa 9-8 sul Plebiscito Padova), che sarà trasmessa in diretta su Rai Sport + HD.
Catanesi soddisfatte per la prova odierna, ma già con il pensiero rivolto alla partita di domani, come lascia intendere nel post-partita anche il capitano delle rossazzurre: “Per noi – sottolinea Valeria Palmieri – quella di oggi è stata davvero una bella partita, perché abbiamo giocato tutte, senza paura, spensierate e con coraggio. Non era una sfida affatto facile nè scontata, ma siamo entrate con il giusto approccio e abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Adesso ci concentriamo subito sulla finale di domani, cercando di recuperare energie sia dal punto di vista fisico che mentale”.
Amara prima semifinale di coppa per la VetroCar Css
Le gialloblù tengono solo in apertura contro le campionesse dell'Orizzonte
Amara prima semifinale della propria storia per la VetroCar Css. La squadra veronese viene superata dall'Orizzonte Catania per 18-5 (parziali 3-1, 4-1, 5-2, 6-1), che andrà dunque a giocarsi il trofeo contro Roma.
La gara di accesso all'atto conclusivo mostra tutto il divario tra le due squadre, sia per quanto riguarda i valori tecnici che per le circostanze che hanno condotto le due squadre a questo appuntamento. Il team delle Monte Bianco riceve in un colpo solo il conto salato delle settimane di stop forzato agli allenamenti, dell'assenza di Alogbo e dell'inesperienza media delle proprie giocatrici.
Verona non sfigura nella frazione di apertura, tuttavia emergono subito elementi che caratterizzeranno l'intero match. La VetroCar è infilzata sulle poche proprie sbavature, davanti impensierisce Gorlero soprattutto dalla media-lunga distanza, come con la prima rete di Bianconi, e, man mano che passano i minuti, un'ottima Nigro diventa fin troppo partecipe degli episodi importanti.
La botta all'incrocio di Marcialis per il 3-2 ad inizio secondo tempo è un'illusione. Verona inizia a perdere campo e a perdersi nelle situazioni. L'Orizzonte non si lascia pregare e parte a scavare un solco che non verrà più colmato. La gara perde tutta la parvenza di equilibrio e, nonostante le belle reti di Bianconi, Gragnolati e Zanetta, l'estremo della VetroCar raccoglie troppi palloni dalla propria rete. Nemmeno il fronte falli dà chance alle gialloblù: Catania chiude con un'altissima percentuale con l'uomo in più, mentre Verona fallisce la prima e unica superiorità a pochi minuti dalla sirena finale.
«Abbiamo già vissuto questa situazione – l'analisi laconica di Zaccaria – precisamente in Eurolega contro il Mataró e speravo non capitasse più. Dobbiamo imparare a lavorare assieme nelle difficoltà, per ritrovare il filo del discorso quando le circostanze non girano al meglio».
Un pensiero in vista del match di domani con Padova: «Oggi non ci abbiamo capito niente, non siamo scesi in acqua. Spero che per domani riusciremo a riannodare i fili e che ci potremo presentare come una squadra nuova».
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