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Coppa Italia al Recco - Borelli: "Gomez bravissimo, ma..."

  Pubblicato il 13 Mar 2117  09:36
Riceviamo e volentieri ospitiamo l'intervento di Piero Borelli, direttore generale del Brescia

Innanzitutto voglio ringraziare la Fin. Sia per lo splendido arredamento della piscina di Mompiano, che ha reso ancor più bello l'evento, sia per lo splendido dono che mi ha fatto: la "Calottina d'Onore" per i miei 40 anni di carriera (vedi immagine in fondo all'articolo, n.d.r.)
Detto ciò, vorrei dire qualcosa sull'episodio che ci è costato la Coppa Italia, ovvero l'espulsione di Rizzo che ha portato al gol del pareggio di Sukno a 35" dal termine. Doverosa premessa: Gomez, che ha fischiato quell'espulsione, ha arbitrato molto bene confermando il suo grande valore.
Però quell'espulsione doveva essere doppia, doveva andare fuori anche Ivovic, che a fine gara lo ha sportivamente ammesso. Anche Campagna e Pomilio, presenti a Mompiano, mi hanno confermato che sarebbe stata la soluzione più giusta.
Non è stato di questo avviso Gomez, che tra l'altro ha espulso Rizzo intervenendo dall'altra metà campo al posto di Petronilli. Certo, il Recco è talmente forte che forse avrebbe pareggiato ugualmente anche a uomini pari, ma resta l'amarezza per aver perso la Coppa Italia per una decisione che ci ha penalizzato notevolmente.
Piero Borelli
 
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LA FINAL FOUR VISTA DA MAGGI
 
Finale 1° posto
 
PRO RECCO-BRESCIA 12-11 d.t.r. (0-2, 2-0, 3-2, 1-2)(6-5)
Pro Recco: Volarevic, Francesco Di Fulvio, Mandic 2, Figlioli, Fondelli, Di SommaE., Sukno 1, Echenique 1, Figari 1, Bodegas, Aicardi, Ivovic A. 1, Dufour. All. Vujasinovic.
Brescia: Del Lungo, Guerrato, Presciutti C., Randjelovic, Paskovic 1, Rizzo 2, Muslim 1, Nora 1, Presciutti N., Bertoli, Ubovic 1, Manzi, Morretti. All. Bovo.
Arbitri: Gomez e Petronilli.
Superiorità numeriche: Pro Recco 3/10, Brescia 3/9 + 2 rigori.
Note: uscito per limite di falli Randelovic (B) a 6'15 del terzo tempo. Ammoniti Bovo (coach Brescia) nel terzo tempo e Vujasinovic (coach Pro Recco) nel quarto.
Rigori: Nicholas Presciutti (B) parato, Ivovic (R) parato, Muslim gol, Mandic gol, Paskovic gol, Figlioli gol, Christian Presciutti gol, Figari gol, Rizzo gol, Sukno gol, Nicholas Presciutti gol, Ivovic gol, Muslim parato, Mandic gol.
BRESCIA - Dodicesima Coppa Italia per la Pro Recco, la più sofferta. Mai come stavolta il Brescia è andato vicino alla conquista del trofeo: la squadra di Bovo si è arresa ai rigori, dopo aver lottato alla pari con i campioni d'Italia, dopo essere stata capace di riequilibrare una situazione che ad un certo punto sembrava compromessa, con la Pro Recco avanti 5-3 a pochi minuti dalla fine del terzo tempo.
Due reti di svantaggio non sono certo un passivo impossibile da annullare, ma quando hai di fronte una squadra come il Recco diventano una montagna da scalare. Perchè la squadra biancoceleste è maestra in questo tipo di situazioni, raramente consente un recupero del genere, soprattutto dopo essere stata capace di sistemare con un parziale di 5-1 lo 0-2 iniziale a favore dei lombardi.
Invece il Brescia ce l'ha fatta: trascinato dall'incitamento del suo pubblico, non solo è stato capace di annullare il il -2 recchelino con una superiorità numerica trasformata da Nora e una beduina di Muslim, ma è andato anche oltre: a 108 secondi dal termine, con la rete del 5-6 realizzata da Rizzo con l'uomo in più, la squadra di Bovo ha messo le mani sulla Coppa e le ha tolte soltanto a 35" dalla sirena, quando Sukno ha pareggiato i conti (6-6) sempre in superiorità.
Ai rigori botta e risposta Volarevic-Del Lungo, poi dieci trasformazioni vincenti una dietro l'altra e punteggio che diventa 11-11. Va ai cinque metri Muslim e, ironia della sorta, il migliore in campo si fa parare il penalty da Volarevic, che stasera ha sostituito degnamente il convalescente Tempesti. Dall'altra parte del campo il secondo atleta migliore in campo, Marco Del Lungo, nulla può sulla sassata di Mandic (12-11). La Coppa Italia è ancora della Pro Recco, ma che Brescia!
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La Pro Recco non abdica, ma questa volta occorrono i rigori per battere l'AN Brescia per 12-11 (6-6 i regolamentari) e conquistare per il quinto anno consecutivo la coppa Italia, vincendo il trofeo per la dodicesima volta della storia in 21 edizioni. I liguri riprendono la partita con una conclusione di Sukno a 35 secondi dalla sirena; poi ci pensa Mandic - già protagonista con due gol a uomini pari - a segnare il rigore decisivo dopo la parata di Volarevic su Muslim al secondo giro.
Cronaca. Muslim guadagna rigore e Rizzo trasforma dopo appena 14 secondi. Il Brescia difende due inferiorità numeriche e Del Lungo si muove bene tra i pali. Poi ha l'occasione di allungare in azione di doppio uomo in più e trasforma con un tap-in di Ubovic. Prima della chiusura del parziale, la Pro Recco potrebbe rientrare ma fallisce la terza superiorità numerica e si va al secondo tempo sul 2-0 per i padroni di casa. Impeccabili.
Si ricomincia con una bomba del mancino Mandic che accorcia dopo 25 secondi con un'iniziativa personale. Poco dopo due pali in tre secondi si frappongono al pari e alla trasformazione della quarta superiorità numerica a favore della Pro Recco, che fallisce anche la quinta, ma tiene in difesa, non fa arrivare palle al centro, salva due inferiorità e trasforma il sesto uomo in più con Echenique per il 2-2 che porta al cambio campo.
In un amen sembrano cambiati i protagonisti in vasca, con i liguri più performanti in difesa e pesanti in attacco.
All'inizio del terzo tempo Del Lungo butta fuori dalla porta con un movimento felino una deviazione sottomisura di Figari, che nell'azione successiva non sbaglia per il sorpasso (3-2). Il Brescia reagisce e torna in gol dopo 12 minuti e il break di 4-0 con un rigore trasformato da Paskovic, ma Mandic replica subito con una sassata che riassume personalità, tecnica e potenza (4-3). Poi Ivovic e Nora si scambiano cortesie in superiorità numerica (5-4; 2/8 contro 2/6), prima dell'ultimo intervallo.
In apertura di quarto tempo Muslim riporta il match sul pari (5-5) con una beduina; entrambe le squadre potrebbero passare, ma falliscono più volte l'uomo in più fino al 6-5 di Rizzo (3/9) a 108 secondi dalla sirena. Nell'ultimo minuto la Pro Recco gioca la decima superiorità numerica e Sukno, fino a quel momento in ombra, segna il 6-6 con 35 secondi ancora vivi (3/10). Si va ai rigori. Decide Mandic al secondo giro dopo la parata di Volarevic su Muslim.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco allontana la maledizione dei rigori e si aggiudica la Coppa Italia: in casa del Brescia i campioni in carica si impongono 12-11 (6-6 il risultato alla fine del quarto tempo). I biancocelesti mettono in bacheca la dodicesima Coppa Italia, la quinta di fila, in un match bellissimo, pareggiato da Sukno a 35 secondi dalla sirena.
Partenza veemente del Brescia che passa dopo appena 14 secondi grazie ad un rigore di Rizzo. Partita spezzettata con gli arbitri a fischiare ripetuti falli in attacco. La Pro Recco ci prova, ma Del Lungo sbarra la strada due volte a Mandic e Sukno. E così arriva il raddoppio dei padroni di casa con Ubovic - due uomini in più - che capitalizza una respinta di Volarevic e chiude il primo parziale in vantaggio di due reti.
Si riparte e dopo 25 secondi i biancocelesti dimezzano il divario con Mandic da posizione 1. I legni salvano Del Lungo in due occasioni ravvicinate (bolidi di Figlioli ed Echenique). Partita bellissima, con le squadre che cercano il varco giusto. Lo trova a sei secondi dal termine l'altro mancino della Pro Recco, Echenique, bravo a sfruttare la superiorità numerica: a Mompiano la gara è nuovamente in parità.
Rimonta completata dopo 1.24 del terzo tempo con Figari a battere del Lungo da un metro. Passano venti secondi e i lombardi pareggiano ancora con un rigore realizzato da Paskovic. Ci vuole un super Mandic da lunga distanza per riportare avanti la squadra di Vujasinovic. Pro Recco che va sul +2 grazie a Ivovic che segna sul filo dei due metri imbeccato da Mandic. Il sinistro di Nora, con l'uomo in più, accorcia le distanze a 60 secondi dalla terza sirena. Volarevic è prodigioso su Nicholas Presciutti a pochi istanti dal suono della sirena.
Il quarto tempo lo apre un gol di Muslim che si gira in un fazzoletto e riporta in equilibrio la gara. Mompiano spinge i padroni di casa, il palo salva la Pro, mentre dall'altra parte è la traversa a respingere l'assalto di Echenique. A uno e quaranta dal termine la ribalta il Brescia con Rizzo da posizione 1. Vujasinovic chiama il time out e Sukno, a uomo in più, fa 6-6 quando mancano 35 secondi: si va ai rigori, Volarevic è prodigioso su Nicholas Presciutti e Muslim. Mandic non sbaglia il tiro decisivo: gli artigli sulla Coppa Italia sono della Pro Recco.
"Vincere ai rigori ha sempre un gusto particolare - afferma mister Vujasinovic -. Certamente potevamo giocare meglio, ma era la prima vera partita di questa stagione, c'era in palio un trofeo e mi aspettavo che la squadra fosse contratta; quest'anno il Brescia è più abituato a gare del genere, soprattutto in Champions League dove sta lottando per entrare nella Final Six. Alla fine, comunque, abbiamo tirato fuori la qualità e poi abbiamo avuto un grande Volarevic in porta. Una buona partenza, ma da stasera pensiamo alle sfide che ci aspettano nei prossimi due mesi".
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Solo ai rigori non si concretizza la conquista della Coppa Italia 2017, da parte dell’An Brescia: in una ribollente piscina di Mompiano, la finale tra il sette di Sandro Bovo e la Pro Recco, dopo il 6 pari al termine dei tempi regolamentari (2-0, 0-2, 3-2, 1-2, i parziali), si chiude sul 12 a 11 per la compagine ligure che la spunta dai tiri dai cinque metri. O forse no, a negare la vittoria ai biancazzurri, almeno in buonissima parte, è l’espulsione contro Valerio Rizzo arrivata a 58 secondi dal suono dell’ultima sirena, sul punteggio di 6 a 5 a favore dei padroni di casa: una sanzione totalmente discutibile perché la scorrettezza commessa dal numero sei bresciano è stata la stessa commessa da Ivovic, con l’enorme differenza che il giocatore recchelino non è stato punito. Ed è chiaro che una formazione del valore del Recco non ha certo bisogno di agevolazioni e il fatto che gli uomini di Vujasinovic siano stati ad un passo dalla sconfitta, rende grande onore a Presciutti e compagni; il dettaglio non è sfuggito ai tantissimi tifosi dell’An che, a fine match, hanno omaggiato i propri beniamini con calorosissimi applausi. La prestazione delle calottine di Bovo è stata quella che è necessaria quando davanti ci si trova il team meglio attrezzato sulla scena nazionale e non solo: qualità e quantità, grinta e tenuta mentale per tutto l’arco dell’incontro, anche quando, a cavallo della metà del terzo periodo, il Recco scappa sul più 2 (5 a 3) e in tanti, a quel punto, hanno pensato alla chiusura dei conti. E solamente un episodio non dipendente dal proprio rendimento, ha permesso ai biancocelesti di agguantare il pari definitivo. In conclusione di giornata, per tutto il gruppo bresciano, tanta delusione e profondo rammarico, ma anche la piena consapevolezza di poter reggere il confronto con la squadra da battere per eccellenza.
«Abbiamo giocato al limite – commenta coach Bovo – per stare al passo di un avversario del più alto livello, e ci siamo riusciti: i ragazzi hanno disputato una gara eccellente, siamo orgogliosi di noi. La grande amarezza è per l’ultima espulsione fischiata a Rizzo, un regalo che l’arbitro Gomez ha fatto al Recco. Complessivamente, l’arbitraggio è stato buono, eccezion fatta per quella decisione. Comunque, ci proveremo ancora».
«È stata una bella partita, entusiasmante, ovviamente escludendo il finale – queste le parole del vice presidente, Alessandro Morandini -. Abbiamo dimostrato di non essere inferiori, la difesa, a partire da Del Lungo, è stata ottima, e quando siamo finiti sotto di due, siamo stati bravi a recuperare. Peccato per il fallo grave dato solo a Rizzo, la doppia espulsione ci stava tutta; ad ogni modo, lo scudetto è alla portata, e già da domani lavoreremo ancora più intensamente per quell’obiettivo».      
 
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Finale 3° posto
 
SAVONA-CANOTTIERI NAPOLI 8-7 (1-1, 3-3, 1-1, 3-2)
Carisa Savona: Antona, Colombo, Damonte 1, Conterno 1, Lorenzo Bianco, Ravina, Grosso, Milakovic 1, Giovanni Bianco 1, Gounas 3 (1 rig.), Piombo 1, Poggi, Missiroli. All. Angelini.
Canottieri Napoli: Rossa, Buonocore, Maccioni 1, Baviera, Giorgetti 1, Borrelli, Dolce 2, Campopiano 1, Matteo Gitto, Velotto 2, Baraldi, Di Martire, Vassallo. All. Zizza.
Arbitri: Castagnola e D'Antoni.
Superiorità numeriche: Savona 4/11 + un rigore, Canottieri Napoli 7/14
Note: usciti per limite di falli Buonocore (N) a 0'37, Lorenzo Bianco (S) a 2'32 e Giorgetti (N) a 5'03 del quarto tempo, che poi viene anche espulso per proteste. Espulso Travaglini (dirigente CC Napoli) a 3'16 del quarto tempo e Zizza (coach CC Napoli) alla sirena del quarto tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA CARISA SAVONA
La Carisa Rari Nantes Savona ha vinto, questo pomeriggio, con la Canottieri Napoli, nella piscina di Mompiano a Brescia, la Finale per il 3°/4° posto valevole per la fase finale della Coppa Italia 2016/2017 di Pallanuoto. Il punteggio finale è stato di 8 a 7 in favore dei biancorossi che concludono, quindi, al 3° posto la Coppa Italia. I savonesi hanno giocato una partita intensa, che è sta per gran parte in equilibrio, riuscendo a dare la zampata per la vittoria nell'ultimo tempo. Afferma l'allenatore Alberto Angelini: "Le parole ora lasciano lo spazio al lutto ed a quello che abbiamo passato in questi giorni. La squadra oggi, nel limite delle sue possibilità, ha voluto dimostrare di voler onorare la memoria di Bruno Pisano".
Laura Sicco
 
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LE SEMIFINALI VISTE DA MAGGI
 
Semifinali - Sabato 11 marzo
 
BRESCIA-CANOTTIERI NAPOLI 11-7 (2-1, 3-2, 4-3, 2-1)
Brescia: Del Lungo, Guerrato 1, Christian Presciutti 1, Randelovic, Paskovic 3, Rizzo 1, Muslim 2, Nora 1, Nicholas Presciutti 1, Bertoli 1, Ubovic, Napolitano, Morretti. All. Bovo.
Canottieri Napoli: Rossa, Buonocore 1, Maccioni, Baviera, Giorgetti 4, Borrelli, Dolce, Campopiano, Matteo Gitto, Velotto, Baraldi 2, Di Martire, Vassallo. All. Zizza
Arbitri: Carmignani e Colombo.
Superiorità numeriche: Brescia 4/7 + un rigore, Canottieri Napoli 4/8 + un rigore.
Note: nessuno uscito per limite di falli. Ammonito Bovo (coach Brescia) nel terzo tempo. Spettatori 500 circa. Partita sospesa per un problema all'impianto di illuminazione per 25 minuti, tra il secondo e il terzo tempo.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Molto più combattuta la seconda semifinale. L'AN Brescia passa due volte con Paskovic (prima servito da Ubovic in verticale e poi in avanzamento) e Muslim (con l'uomo in più e con una deviazione ai due metri) per il 2-0 e per il 4-2, che segue il momentaneo pareggio firmato da Giorgetti con due gol in superiorità numerica. Successivamente, sempre in azione di uomo in più, Baraldi rimette in scia la Canottieri Napoli (4-3) e Nora si sgancia di nuovo per il 5-3 che porta al cambio campo e ad un improvviso black out elettrico. Il gioco riprende dopo 25 minuti con l'AN Brescia che strappa sul +3 con Paskovic dal perimetro per il 6-3 e, in superiorità numerica, con Christian Presciutti e Bertoli per il 7-4 e per l'8-5. Nel frattempo Giorgetti, su rigore e con l'uomo in più, rintuzza, ma Nicholas Presciutti segna il +4, prima di volgere al quarto tempo sul 9-6 grazie al tocco sottomisura di Baraldi.
Nell'ultimo parziale il Brescia stringe la difesa, ben guidata da Del Lungo, e ribadisce il massimo vantaggio con Rizzo su rigore (10-6) e un tiro all'incrocio di Guerrato (11-7) che segue la marcatura di Buonocore.
RICORDATO BRUNO PISANO. Prima delle partite è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Bruno Pisano, dirigente e presidente storico della Rari Nantes Savona, che dal maggio scorso ricopriva la carica di presidente onorario del club, scomparso venerdì all'età di 89 anni. Fino a domenica sarà possibile recarsi alla camera ardente del Santuario della Pace, ad Albisola Superiore, per l'ultimo saluto all'amico Bruno. I funerali si svolgeranno lunedì 13 marzo alle 10.00 nella Chiesa di S. Nicolò ad Albisola Superiore.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Alla piscina di Mompiano, la giornata delle semifinali della Coppa Italia 2017 si apre con la festa tutta gol e divertimento, andata in scena coi piccoli atleti dell’Acquagol, e si chiude con la vittoria dell’An Brescia su una coriacea Canottieri Napoli per 11 a 7 (2-1, 3-2, 4-3, 2-1, i parziali). Nel frammezzo, il netto successo (19 a 5) della Pro Recco su una Rari Nantes Savona scesa in acqua condizionata – in modo più che comprensibile – dalla scomparsa di Bruno Pisano, presidente onorario del club biancorosso e figura di riferimento della pallanuoto savonese e non solo; a inizio di entrambi i match, più che dovuto il minuto di silenzio per ricordare il presidente di tutti e tre gli scudetti della Rari. Oltre a questo, anche mezz’ora di blackout che ha interrotto la sfida tra Brescia e Canottieri, in avvio del terzo tempo.
Venendo al dettaglio della semifinale vinta dalla squadra di Sandro Bovo, come previsto alla vigilia, i giallorossi di Paolo Zizza si sono confermati un avversario di tutto rispetto, ben messo in acqua e con individualità di rilievo. Dal canto suo, l’An si è espressa con il giusto spirito agonistico ma è un poco mancata nella fluidità delle giocate: pur non al massimo del proprio potenziale, il sette bresciano ha sempre costretto i partenopei ad inseguire nel punteggio e, anche se non è stata una performance brillante, la concentrazione e la grande voglia di poter lottare per il titolo, hanno fatto la differenza.
L’attenzione, ora, è tutta sul big match di domani contro il team da battere per eccellenza: l’obiettivo non può che essere fare di tutto per sovvertire i pronostici.
«Sapevo che saremmo partiti contratti – dichiara coach Bovo – e così è stato: abbiamo faticato a ingranare ma la voglia di incrociare di nuovo il Recco era davvero tanta. Adesso ci aspetta un’ennesima finale contro la Pro e son sicuro che domani saremo più tranquilli; ci liberiamo della tensione di oggi e andiamo a giocare al cento per cento delle nostre possibilità».
Note: superiorità, An 4/7 più un rigore, Canottieri 4/8 più un rigore. Nessuno uscito per limite di falli, spettatori 500.
 
PRO RECCO-SAVONA 19-5 (6-1, 4-1, 5-1, 4-2)
Pro Recco: Volarevic, Francesco Di Fulvio, Mandic 1, Figlioli 2, Fondelli 1, Bruni 2, Sukno 4, Echenique Saglietti 2, Figari 2, Bodegas, Aicardi 2, Aleksandar Ivovic 3, Dufour. All. Vujasinovic
Carisa Savona: Antona, Colombo, Damonte 1, Conterno, Lorenzo Bianco, Ravina 1, Grosso, Milakovic, Giovanni Bianco 1, Gounas 2, Piombo, Poggi, Missiroli. All. Angelini
Arbitri:  Frauenfelder e Gomez.
Superiorità numeriche: Pro Recco 2/7 + 2 rigori, Savona 2/5.
Note: uscito per limite di falli Piombo (S) a 3'13 del quarto tempo.  Missiroli (S) sostituisce Antona a inizio terzo tempo, Dufour (R) subentra a Volarevic a inizio quarto.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Qualificazione definita nei primi sette minuti, coi campioni d'Italia avanti 6-0 con le reti di Aicardi, Ivovic, capitan Figlioli, autore di due gol e della prima superiorità numerica, Sukno su rigore e Figari. Il Savona supera Volarevic - che sostituisce l'infortunato Tempesti - solo con Gounas in chiusura di tempo; ma non riesce mai ad avvicinarsi. La Pro Recco alimenta gradualmente il vantaggio, chiudendo le frazioni successive sul 4-1, 5-1 e 4-2. A segno nove giocatori di movimento con quaterna del mancino Sukno e tripletta di Ivovic.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco batte il Savona 19-5 nella semifinale di Coppa Italia e si qualifica alla finale in programma domani pomeriggio, ore 16.45, contro la vincente di Brescia-Canottieri Napoli. Si comincia con un minuto di silenzio in memoria di Bruno Pisano, presidente onorario del Savona, poi è superiorità biancoceleste: i ragazzi di Vujasinovic chiudono il primo quarto sul 6-1 grazie alle reti di Aicardi, Ivovic, Figlioli (2), Sukno (rigore) e Figari; di Gounas l'unica gioia savonese. 
Difesa di ferro e manovra offensiva fluida anche nei successivi otto minuti, aperti dalle reti di Sukno, Echenique, Fondelli e Mandic. Damonte, a quattro secondi dal cambio campo e con l'uomo in più, sigla il 10-2 che suona come una sentenza per i biancorossi. 
La Pro Recco, però, non si ferma ed è in versione "cannibale" anche nel terzo tempo: 5-1 il parziale con reti di Ivovic, Sukno, Giovanni Bianco per il Savona, doppio Bruni ed Echenique. 
Aicardi dimostra di avere una gran voglia di tornare a graffiare e si gira da par suo per il sedicesimo gol che inaugura l'ultimo tempo (in porta Dufour per la Pro Recco). Botta e risposta tra le due squadre con Ivovic, Ravina, Sukno e Gounas. L'ultima rete è di Figari, su rigore, per il 19-5 definitivo che vale il biglietto per la finale.
"Oggi era una gara più abbordabile rispetto a quella che ci aspetterà domani - afferma Matteo Aicardi -. Abbiamo giocato molto bene all'inizio, prendendo subito un bel vantaggio e mantenendolo fino alla fine. In finale faranno la differenza gli episodi, poi sicuramente sarà fondamentale la bravura con l'uomo in più e in meno. La mia condizione? Devo lavorare tanto per ritornare ai miei livelli e c'è ancora molta strada da fare per crescere ulteriormente: sotto questo punto di vista, domani sarà un bell'esame per capire a che punto sono". 
"Era importante vincere e lo abbiamo fatto - aggiunge Mister Vujasinovic -. Abbiamo dosato le energie dei giocatori perché ci aspetta una battaglia come tutte le finali".

BRESCIA-CANOTTIERI NAPOLI 17.45 diretta Rai Sport + HD
 
Finali - Domenica 12 marzo
3° posto 14.30 diretta streaming sul sito della Fin
1° posto 16,45 diretta Rai Sport + HD
 

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