Federico Colosimo, capitano della Lazio Nuoto e giornalista, ieri ha parlato nel corso della trasmissione "Casa Acquachiara", in onda tutti i giorni alle ore 18:00 dalla pagina instagram @mondoacquachiara.
Sulle partite sospese nel weekend del 7 Marzo
"Dissero che ero esagerato nel non voler andare a giocare a Brescia insieme ai miei compagni. Esistono cose che vanno oltre la pallanuoto e sono la salute e la famiglia. I fatti, poi, ci hanno dato ragione. Sotto gli occhi di tutti cos'è accaduto in Lombardia e nel resto d'Italia pochi giorni dopo. Dopo quel weekend il Premier Conte dichiarerà la zona rossa nell'Italia intera".
Sulla ripresa del campionato
"Ribadisco, parere mio personale, che non è assolutamente pensabile poter riprendere quest'anno i campionati di pallanuoto. Ma pensate che in FIGC la 'conditio sine qua non' per riprendere la stagione è effettuare ritiri e giocare a porte chiuse, monitorare ad ogni seduta di allenamento con uno staff medico specializzato tutti i soggetti presenti...sorrido pensando al fatto che, spesso, nella pallanuoto alle trasferte di campionato manca anche il dirigente accompagnatore. Ci tengo a sottolineare che il mio pensiero non è quello di abbandonare i pallanuotisti, tutt'altro. Pallanuoto d'estate? Sarebbe fantastico. Non quest'anno, però. Programmiamo il futuro e diamo la possibilità ai pallanuotisti di entrare nel mondo del lavoro, parallelamente al loro percorso sportivo".
Sulla conference call tra i club
"La conference call di ieri tra le società ha avuto un esito scontato, lo avevo preventivato diversi giorni fa; ma mi sembra anche normale. La mia perplessità è solo sui criteri di assegnazione delle promozioni dall'A2 e sull'allargamento della Serie A1 il prossimo anno a 16 squadre".
Problema impianti
"Alcuni non riapriranno fino a Settembre per decreto regionale. I protocolli sanitari da rispettare, immagino, saranno austeri ed onerosi per i gestori di impianti".
Scenari futuri e proposte?
"Spero in un intervento concreto della Federazione. Gianni Petrucci, ex presidente del CONI ed attuale presidente della Federazione Basket, ha stanziato 4 milioni di euro per sostenere i club, dichiarando che, appena si potrà, farà riunire tutti i presidenti di società per capire insieme come investire queste risorse. Il mio auspicio è che ci si possa ritrovare ad Ottobre, ai nastri di partenza della prossima stagione, con almeno il 90% delle squadre che quest'anno hanno partecipato ai campionati. Questa sarebbe per noi una grande vittoria. Altro problema sarà, per chi li ha, una vera e propria fuga di sponsor. Al 90% tutte le discipline sportive, in Italia ed all'estero, saranno disputate a porte chiuse anche la prossima stagione. Già la pallanuoto, pur essendo una disciplina bellissima, è un prodoto difficile da vendere. Voglio lanciare un appello alla RAI: è in questo momento che ci serve, più che mai, l'aiuto della televisione per promuovere la pallanuoto. E' fondamentale per tutti che il prossimo campionato torni ad essere visibile in televisione. Credo che senza gli strumenti adeguati rischiamo davvero di chiudere".
A fare da chiosa sulla possibilità di giocare a porte chiuse il campionato di pallanuoto è quella volpe di Gianni De Magistris, anche lui intervenuto ieri nel corso del format: "A noi della pallanuoto cambia poco se giocare a porte aperte o a porte chiuse...". Intelligenti pauca avrebbero detto i latini
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