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Cianfriglia: mi aspetto una manifestazione molto competitiva. È una Final Eight aperta ad ogni soluzione

  Pubblicato il 01 Lug 2123  15:03

Vincere è sempre un traguardo ambito che è spesso il frutto di mesi di sacrifici e di progetti ben sviluppati nel tempo. Rivincere, confermandosi in vetta al panorama nazionale, è ancora più difficile ma regala, certamente, una soddisfazione immensa a chi riesce a compiere l’impresa. Parte da questi presupposti la Roma Vis Nova, campione d’Italia in carica dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno a Monterotondo, che da domani a mercoledì affronta a Chiavari la Final Eight Under 18. Alla vigilia il tecnico Daniele Cianfriglia ripercorre il cammino computo dalla squadra nel corso dell’annata, ne rimarca le ambizioni e presenta la manifestazione che  vede ai nastri di partenza le migliori otto d’Italia
 
Che cosa significa per la Roma Vis Nova aver centrato la qualificazione alla fase decisiva del torneo?
È sicuramente un ottimo traguardo per la mia squadra, essersi qualificata alla Final Eight. Un risultato ambito e sperato per tutta la stagione. È anche un lustro, non solo per i ragazzi ma soprattutto per la nostra società che, negli ultimi anni, è abituata a fasi di questo livello; ricordo lo scudetto U16 ed U18 della passata stagione, oltre che l’argento nella categoria U20, risultati che ci hanno permesso di conseguire l’ambito Trofeo del Giocatore.
 
Da domenica a mercoledì si gioca a Chiavari la Final Eight Under 18A. Che manifestazione ci possiamo attendere?
Mi aspetto una manifestazione molto competitiva, sia sotto il punto di vista condizionale che da quello tecnico tattico. Nel corso di quest’anno ho visto crescere molto la mia squadra, grazie anche alla partecipazione di un campionato di Serie B in un girone molto competitivo come quello Ligure, ma anche le nostre avversarie non sono da meno. Mi auguro possa essere una manifestazione che esalti e metta in evidenza le qualità di gioco di tutti i partecipanti.
 
Entrerete in acqua con il titolo di campioni in carica. Quali sono le avversarie più accreditate nella corsa per il titolo?
È sicuramente una Final Eight aperta ad ogni possibile soluzione. Le due squadre Romane (Lazio e Distretti) sono sicuramente pronte ad esprimere il proprio potenziale. Nell’ultimo periodo sono cresciute notevolmente; una grazie alla partecipazione dei propri atleti ad un campionato di A2 e l’altra, è tornata con maggiori convinzioni da un recente torneo internazionale. Le (2) siciliane, che avremo contro nella fase a gironi, si sono guadagnate con merito l’accesso tra le prime otto; una la testa del proprio campionato prima e del girone di semifinali poi, e l’altra l’accesso alle finali con un’espressione di gioco convincente frutto del lavoro tecnico del proprio allenatore e della qualità dei loro giocatori. Entrambe accreditate ad arrivare fino in fondo, come del resto le (2) campane, due formazioni dinamiche e con molto estro, in grado di esprimere una pallanuoto di alto livello. Ultima, ma non per importanza, l’unica squadra ligure (SC Quinto) alla quale assegno, a mio avviso, il titolo di squadra accreditata alla vittoria finale, con un parco giocatori di ottimo livello, già nel giro delle nazionali giovanili. Poi ci siamo noi, che è vero, difenderemo il titolo vinto lo scorso anno, avendo rispetto di tutte le nostre avversarie ma senza temere nessuno.
 
Si giocano cinque partite di alto livello in quattro giorni. Come si gestiscono le energie mentali quando il ritmo è così serrato?
Con un'organizzazione disciplinata, che tenga conto di tutti gli aspetti collaterali alle partite. Faccio riferimento alla gestione dei tempi di recupero, come ai giusti tempi per alimentarsi ed idratarsi, finanche alla gestione degli spostamenti, in modo che gli atleti possano entrare in una routine pianificata e che possano sfruttare al meglio anche i momenti di svago, per preservare, appunto, le energie mentali di cui parlavi.
 
Quale step di crescita serve alla squadra per riuscire a giocarsi al meglio le proprie possibilità?
Sicuramente la gestione degli aspetti emotivi durante le partite. Già in questi quarti di finale di cat. U20, ho visto un grandissimo passo avanti da parte dei miei atleti, che hanno maturato durante l’anno una notevole evoluzione in tal senso. Più che parlare di un passo di crescita, parlerei di un consolidamento della gestione emotiva della gara, per giocarsi al meglio le proprie possibilità, in queste finali di Chiavari.
 
Che valore assumerebbe, per una società abituata a fare sempre bene con i giovani, riuscire a centrare la “doppietta”?
Sarebbe un ottimo traguardo, nel segno della continuità e della qualità del lavoro svolto fino ad oggi da parte di tutto lo Staff Tecnico e Dirigenziale. I risultati sono sempre il frutto di un lavoro condiviso, che ha origine da una fase di progettazione e programmazione su base pluriennale e che trova la propria espressione nella formazione di squadre che possano competere ogni anno tra le prime otto squadre in Italia. Centrare la “doppietta” sarebbe magnifico ma per farlo affronteremo una partita alla volta, un avversario alla volta, a cominciare da noi stessi, con un ardente desiderio di riuscire!
 
Credit: Morris Paganotti
 
 

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