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Champions: un grande Brescia si arrende nel 4° tempo, il Recco passa ad Eger

  Pubblicato il 21 Dic 2116  18:53
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REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Six di Budapest le prime due classificate del girone A (più lo Szolnok qualificato di diritto) e le prime tre del girone B.
 
Girone A: Olympiakos e Szolnok 7; Orvosi 6; Brescia e Spandau 3; Olympic Nizza 0
Girone B: Pro Recco 9; Barceloneta 5; Jug 4; Eger 3; Hannover 2; Partizan 1

EGER-PRO RECCO 7-11
Arbitri: Galindo (Esp) e Putnikovic (Srb)
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Un regalo di Natale scartato con quattro giorni d'anticipo: la Pro Recco espugna Eger, 7-11 il finale, e si conferma in testa, a punteggio pieno, nel girone B di Champions League. Una vittoria importante che alla luce dei risultati odierni (due pareggi nelle altre partite) avvicina i biancocelesti all'obiettivo del primo posto che vale l'accesso diretto alla semifinale.
Nella trasferta magiara Vujasinovic ritrova Sukno e schiera Figari al posto di Bodegas, con Mandic e Pijetlovic a darsi il cambio nel ruolo di centroboa.
Due traverse di Hosnyanszky e Di Fulvio aprono il match nel catino di Eger. Figari in superiorità, imbeccato da un passaggio no look di Molina, segna al volo ad un passo dal numero uno avversario: dopo 1:47 la Pro Recco è davanti. Il più due si materializza a metà tempo con Pijetlovic servito da Filipovic. Gli unghresi spingono e accorciano: il destro di Cuk, deviato da Mandic, sbatte sul palo e trafigge Tempesti. Un alzo e tiro di Bedo pareggia i conti a trenta secondi dal termine.
Tocca a Filipovic, dopo un minuto e dieci secondi, riportare avanti i biancocelesti con un rigore - causato da Decker - che non lascia scampo al connazionale Mitrovic. Freddezza che non hanno Figlioli e Kovacs: dal dischetto immaginario dei cinque metri entrambi vengono murati da Mitrovic e Tempesti. Si va così al riposo lungo sul 2-3.
La Pro Recco riparte convinta e si porta sul più due con un sinistro incrociato di Filipovic che supera Mitrovic a 23 secondi dal via. Il numero uno serbo si lascia sorprendere, un minuto più tardi, dal destro di Molina che vale il 5-2. Tempesti para tutto e quando non ci arriva ci pensa la traversa, sul bolide di Cuk, a salvarlo. Il capitano si deve inchinare (dopo sedici minuti di imbattibilità) al tiro chirurgico del numero sette avversario. Finale incandescente con Pijetlovic, in superiorità, e Erdelyi, su rigore, per il 4-6 che conduce le squadre all'ultimo quarto. 
Molina trova subito il varco giusto e riporta a distanza di sicurezza i biancocelesti. Gioia che dura poco, perché Bedo, con l'uomo in più, rimette in carreggiata la squadra di Dabrowsky. Il pubblico spinge i magiari, ma Fondelli (in superiorità) ammutolisce la piscina con un tiro centrale da sei metri che si infila sotto la traversa: a cinque dal termine la Pro Recco è sul più tre. La stanchezza si fa sentire e le difese si aprono: Vapenski trova la traiettoria perfetta e sigla la sesta marcatura dell'Eger, mentre l'alzo e tiro di Sukno, seguito dal tocco sotto misura di Mandic in versione centroboa, fa registrare il più quattro a due dal termine che chiude definitivamente i giochi. C'è ancora tempo per un gol di Pijetlovic, con l'uomo in più, e per il rigore trasformato da Erdelyi, il terzo in favore dei magiari. La Pro Recco, adesso, è in fuga.
"Una partita difficile - osserva Molina - l'Eger è un'ottima squadra che punta ad entrare nella Final Six, ma noi abbiamo fatto una grande gara soprattutto nella seconda parte di partita in fase difensiva. I risultati di oggi ci fanno sorridere, abbiamo un bel divario ma non dobbiamo mollare perché c'è da migliorare ancora".
 
BRESCIA-SZOLNOK 9-10
Arbitri: De Jong (Ned) e Franulovic (Cro)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
BRESCIA - Per battere una squadra come lo Szolnok, che in pratica è la cooperativa tra la nazionale ungherese e quella serba, devi fare quattro tempi alla grande. Il Brescia ne ha fatti "soltanto" tre. Nella quarta frazione, complice anche un po' di stanchezza, la squadra di Bovo ha dovuto alzare bandiera bianca. Resta la soddisfazione per aver giocato nel complesso una splendida gara contro una delle squadre più forti al mondo, resta comunque la possibilità di arrivare in Final Six, ma resta anche qualche rimpianto legato agli ultimi 30" del terzo tempo, collegato a una domanda che in questo momento si staranno facendo Bovo e i suoi: se invece di sbattere sul palo fosse finito dentro quel tiro da distanza ravvicinata di Christian Presciutti con l'uomo in più, come sarebbe andata a finire?
Si, perchè se fosse finito dentro il Brescia probabilmente avrebbe chiuso la terza frazione avanti di due lunghezze (7-9) e invece le due squadre sono andate all'ultimo intervallo sul punteggio di 8-8, con gol di Prlainovic a 9" dalla terza sirena. Tutta un'altra cosa.
Nella quarta frazione in tre minuti di gioco lo Szolnok ha fatto valere la legge del più forte, prima con il frantastico braccio di Denes Varga poi con l'australiano Younger (8-10). Il Brescia, ormai senza la lucidità che aveva accompagnato i primi tre tempi di gioco, si è affidato al cuore per recuperare, ma la rete del 9-10 di Nora con l'uomo in più è arrivata troppo tardi, a 19" dalla sirena.
Però, archiviata l'amarezza per come è andata a finire, Bovo andrà a vedere la bilancia della gara e sul piatto del Brescia troverà, oltre ai progressi che la squadra ha fatto vedere sul piano della personalità rispetto alla partita di Supercoppa di Dubrovnik, anche tante altre belle cose: la squadra lombarda nei primi tre tempi ha giocato bene in difesa, ha segnato prima cinque gol a uomini pari uno più bello dell'altro (semplicemente stellare la palomba a giro di Rizzo, punteggio 4-2), poi due reti in superiorità eseguite magistralmente da Paskovic e Napolitano e infine un pezzo d'alta scuola (la rete dell'8-7) con la quale ha impreziosito la sua grande partita Paskovic, migliore in acqua in casa Brescia assieme ad un Christian Presciutti da applausi.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Solo un lieve calo nella parte finale del match, impedisce all’An Brescia di fare punti nella terza giornata del girone A di Champions League: a Mompiano, la squadra di Sandro Bovo cede per 9 a 10 (3-2, 2-2, 3-4, 1-2 i parziali) davanti a una delle candidate alla conquista del titolo 2017, ovvero il Szolnok. Fortemente determinata a esprimere il vero potenziale del gruppo, l’An, per tre tempi, gioca con la grinta e le qualità necessarie a tener testa alla corazzata magiara, e per tre tempi la sfida rimane in perfetto equilibrio, con i biancazzurri addirittura capaci di andare sul più 2 per due volte (7-5 e 8-6), nell’arco della penultima frazione. La generosità, la voglia di combattere, delle calottine bresciane, esaltano i tifosi di casa che non mancano di sostenere i propri beniamini. Confrontarsi con una delle compagini più forti della scena internazionale comporta spendere tante energie, sia fisiche che mentali, e l’An tiene botta grazie a una notevole performance collettiva, con tutti i giocatori, dai più esperti ai più giovani, sempre pronti a sacrificarsi per la causa, cercando anche di sopperire con efficacia a una assenza di rilievo come quella di Sava Ranđelovic. Nell’ultimo tempo, la concentrazione di Presciutti e compagni viene un poco meno e, nel giro di due minuti, gli ungheresi ne approfittano per piazzare il 2 su 2 con l’uomo in più, che segna la partita; lungi dal cedere le armi, l’An continua a lottare per tentare di riprendere gli avversari, ma lo stress psico-fisico si fa sentire e il Szolnok riesce a far suoi i tre punti. Al suono della sirena conclusiva, meritati, comunque, gli applausi per i ragazzi di Bovo, che si son dimostrati all’altezza di una delle formazioni meglio attrezzate in assoluto.
«Abbiamo giocato bene per tre tempi – dichiara coach Bovo -, poi si è verificato un piccolo cedimento che, contro squadre come il Szolnok, non ci possiamo permettere. Lo spirito agonistico, la grande voglia, il cuore, non sono venuti meno, su quello non posso dire nulla: sono state alcune disattenzioni a far pendere l’ago della bilancia dalla loro parte, in particolare 3 gol in parità che non dovevamo prendere, più alcune palle arrivate ai loro centroboa, in modo troppo facile. Per stare ai livelli più alti, dobbiamo fare un passo avanti».
 
OLYMPIAKOS-OLYMPIC NIZZA 15-2
Arbitri: Marjay (Hun) e Spiegel (Ger)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
HANNOVER-PARTIZAN 12-12
Arbitri: Konstantinidis (Gre) e Laginja (Slo)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
BARCELONETA-JUG 7-7
Arbitri: Gomez F. (Ita) e Schwarts (Isr)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
SPANDAU-ORVOSI 6-10
Arbitri: Golijanin (Srb) e Stampalija (Cro)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
 

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