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Champions: Recco super passa a Dubrovnik, Brescia primi tre punti

  Pubblicato il 10 Dic 2116  20:38
Quarto turno
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Six di Budapest le prime due classificate del girone A (più lo Szolnok qualificato di diritto) e le prime tre del girone B.
 
Girone A: Olympiakos e Szolnok 4; Brescia, Orvosi e Spandau 3; Olympic Nizza 0
Girone B: Pro Recco 6; Barceloneta 4; Jug ed Eger 3; Hannover 1; Partizan 0

Seconda giornata - Sabato 10 dicembre
 
JUG-PRO RECCO 8-11
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Sadekov (Rus)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
LE INTERVISTE A VUJASINOVIC E IVOVIC SU
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Una fantastica Pro Recco espugna la Gruz di Dubrovnik, fortino dello Jug inviolato in Europa dal marzo 2014. I biancocelesti si impongono in casa dei campioni d'Europa in carica per 11-8 e salgono a sei punti in classifica.
La seconda giornata di Champions League porta qualche cambiamento rispetto all'esordio di Albaro con l'Hannover: la rotazione di mister Vujasinovic permette il rientro di Fondelli e Di Fulvio, con Figari e Di Somma fuori dai tredici al pari dell'infortunato Aicardi.
Partita intensa e molto fisica, come prevedibile, con quattro gol nel primo tempo tutti in superiorità: la sblocca Mandic con un sinistro che non lascia scampo a Bijac. Dall'altra parte Jokovic riporta in equilibrio la partita con un'azione corale a sfruttare l'uomo in più. Equilibrio e tensione, con Filipovic a mandare avanti i biancocelesti; gioia subito spenta da Fatovic sul finire del tempo.
Si ricomincia ma il copione è sempre lo stesso: si segna solo in superiorità. La Pro Recco manda in rete il terzo mancino, Echenique, i rossoblu di Kobescak pareggiano con Obradovic che toglie le ragnatele dalla porta di Tempesti. I ragazzi di mister Vujasinovic non si scompongono e tentano l'allungo con Ivovic e Filipovic, entrambi a segno in situazione di parità numerica. Garcia emula il compagno Obradovic e riduce il distacco, ma un'invenzione di Filipovic - passaggio filtrante meraviglioso - imbecca Ivovic in avanzata offensiva: tocco al volo e Bijac beffato. È la serata dei mancini e allora Mandic esplode il suo: biancocelesti sul più tre. Tempesti è fenomenale su Jokovic lanciato a rete in controfuga. Gol sbagliato, gol subito: e così tocca a Sukno inserire il suo nome sul tabellino per il 4-8 di metà gara.
Cambio campo e Filipovic, su rigore causato da un fallo di Garcia, insacca per il più cinque. Botta e risposta tra Perrone e Di Fulvio, poi Figlioli sulla sirena si esibisce nella palombella perfetta che vale l'11-5: a otto dal termine la gara è in ghiaccio.
La Pro Recco abbassa i ritmi, lo Jug ha un sussulto con due bolidi di Fatovic e l'incursione di Perrone: sono rossoblu gli unici tre gol della quarta frazione, ma a sorridere sono i ragazzi di mister Vujasinovic.
"Il passo in avanti che avevo chiesto c'è stato - ammette il mister -. Siamo stati concentrati fin dall'inizio e risposto bene alla loro aggressività. Sono felice per quello che abbiamo fatto oggi e per tutto il lavoro svolto in questi due mesi e mezzo. Ora però non dobbiamo abbassare la guardia, perchè i risultati che contano sono quelli di maggio".
"Una grande soddisfazione - ammette Ivovic - qui non era facile vincere. Siamo contenti per noi e per la società. È una vittoria importante per arrivare al nostro primo obiettivo: raggiungere direttamente la semifinale di Budapest".

BRESCIA-SPANDAU 9-6
Arbitri: Birakis (Gre) e Molnar (Hun)
 
IL COMMENTO DI PIERO BORELLI (direttore generale del Brescia): "Lo sapevo che non sarebbe stata una passeggiata contro lo Spandau, e non solo perchè è una squadra molto fisica, in possesso di giocatori di grande stazza. Quella che abbiamo incontrato stasera è una formazione completa, ben diversa da quello Spandau che abbiamo incontrato qualche anno fa. I ragazzi hanno vinto questa partita grazie soprattutto all'ottima prestazione difensiva generale e in particolare di Del Lungo, che stasera ha praticamente messo il catenaccio alla sua porta".
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Vittoria doveva essere e vittoria è stata: nella seconda giornata del gruppo A di Champions League, l’An Brescia batte lo Spandau Berlino 9 a 6 (3-2, 1-1, 3-2, 2-1, i parziali) centrando il fondamentale obiettivo di far valere il fattore campo nella massima rassegna continentale. A Mompiano, contro un avversario ostico, fisicamente molto preparato, l’An dimostra di saper reagire alle difficoltà grazie ad una grande determinazione e a una fiducia nei propri mezzi che non viene mai meno. Se l’importanza della posta in palio condiziona un poco l’aspetto spettacolare della sfida, dal punto di vista della carica agonistica e delle emozioni c’è ben poco da ridire: tante le lotte nell’uno contro uno, con le difese in gran spolvero per larghi tratti del match. Il valore degli sconfitti sottolinea la concretezza dell’An, brava a rimanere sempre concentrata sui tre punti da portare a casa a qualsiasi costo e a non farsi distrarre da qualche schema non eseguito alla perfezione e neppure dagli eccessi di agonismo (si vedano i cartellini rossi a Stamm, nel secondo tempo, e a Ubovic, nel quarto). Anche se con una prestazione non brillante, le calottine bresciane si impongono in una sfida molto delicata facendo leva sulla forza di volontà di un gruppo intenzionato ad andare lontano e questo dato di fatto apre la strada alla finale di Supercoppa Len, in programma mercoledì a Dubrovnik. A salutare la vittoria bresciana, il graditissimo ritorno sulle scene della pallanuoto – nelle vesti di commentatore tecnico della diretta televisiva offerta da Sportitalia – di Riccardo Tempestini.
«Dovevamo assolutamente vincere e abbiamo vinto, questa è la cosa più importante – commenta coach Sandro Bovo -. L’appuntamento era delicato e abbiamo fatto un po’ di fatica, eravamo un po’ pesanti, però abbiamo retto lo stress, esprimendoci con maturità: questi sono segnali molto positivi. Dal punto di vista tecnico, a parte i due gol presi dal centro, sono contento della difesa: in inferiorità, abbiamo fatto decisamente bene, con un Del Lungo in evidenza. Abbiamo superato una formazione difficile, e potevamo fare qualche gol in più. Ora la testa va a mercoledì».     
 
HANNOVER-BARCELONETA 9-9
Arbitri: Manea (Rou) e Stavridis (Gre)
 
PARTIZAN-EGER 8-9
Arbitri: Colominas (Esp) e Ohme (Ger)
 
SZOLNOK-OLYMPIAKOS 5-5  
Arbitri: Buch (Esp) e Severo (Ita)
 
OLYMPIC NIZZA-ORVOSI 7-13
Arbitri: Abramovic (Mne) ed Ercoli (Ita)
 

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