Quarto turno
Girone A: Olympiakos 12; Eger e Barceloneta 11; Primorje 8; Spandau 3; Jadran Herceg Novi 2.
Girone B: Pro Recco e Jug 15; Szolnok 12; Partizan e Orvosi 6; Galatasaray 0.
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Six le prime due classificate del girone A (Eger già qualificato di diritto come squadra organizzatrice) e le prime tre classificate del girone B.
Prima giornata di ritorno - Mercoledì 10 febbraio
Girone B
SZOLNOK-PRO RECCO 12-11 (4-3; 3-2; 2-3; 3-3)
Szolnok: Nagy, Gocic 1 rig., Madaras 1, Vamos 2, Jansik, Mezei, Aleksic 3, Younger, Fulop, Varga D. 3 (1 rig.), Kis, Mitrovic 2, Decker. All. Cseh.
Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio 2, Mandic 1, Figlioli 1, Bodegas, Pijetlovic 2, Prlainovic 1, Aicardi, Sukno 2, Filipovic 1, Giacoppo, Gitto 1, Pastorino. All. Pomilio.
Arbitri: Putnikovic (Srb) e Sadekov (Rus).
Superiorità numeriche: Szolnok 5/13 + 2 rigori trasformati da Gocic e Varga, Recco 8/16
Note: uscito per limite di falli Gitto e Giacoppo (R) e Vamos (S) nel quarto tempo Nella Pro Recco ha giocato sempre il n. 13 Pastorino tra i pali.
LA PARTITA IN CIFRE NELL'IMMAGINE ALLEGATA IN FONDO ALL'ARTICOLO
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Strisce interrotte. S'interrompe a Szolnok la striscia di 54 vittorie consecutive della Pro Recco tra Champions League, Supercoppa, campionato e Coppa Italia. E anche quella di 22 vittorie consecutive in Champions.
Assenze. Mancano uomini importanti su entrambi i fronti: nello Szolnok Daniel Varga, nella Pro Recco Ivovic e Tempesti. Tra i pali biancocelesti c'è Pastorino.
Superiorità. Gli arbitri fanno capire subito che non lasceranno impunito il gioco duro. La partita, molto fisica, farà registrare ben 33 falli gravi (rigori e superiorità doppie comprese). Ne risente la qualità dello spettacolo, alla quale contribuisce in maniera negativa una Pro Recco non sui consueti livelli. I campioni d'Europa chiuderanno con un 11 su 29 al tiro (38%): non è una percentuale negativa, ma non può bastare contro uno Szolnok che invece vanterà al termine della gara il 44% (12 su 27).
Nagy e Filipovic. Nel primo tempo difese in difficoltà, anche perchè spesso costrette a giocare con l'uomo in meno. La prima e unica parata dei portieri (Nagy) arriva a 30" dal suono della prima sirena, sul punteggio di 3-3. Delle sei reti, senza ombra di dubbio, la più bella è quella di Filipovic: cannonata di prima intenzione "che Nagy non vede neppure", commenta Francesco Postiglione.
Capolavoro e sorpasso. A 9" dal termine del primo tempo Denes Varga fa un piccolo capolavoro: palomba da posizione 3 che scavalca Pastorino, colpisce la faccia interna della traversa e finisce in rete. Da questo momento la Pro Recco, che era sempre stata avanti nel punteggio, non riuscirà più a tornare in vantaggio.
Controfughe. Poche le controfughe in questa gara, pochissime quelle vincenti. Francesco Di Fulvio ne porta a termine una nel finale del secondo tempo (6-5), ma subito dopo un rientro anticipato di Prlainovic (uno dei recchelini meno brillanti stasera) consente allo Szolnok di raddoppiare il vantaggio prima del campio campo (7-5).
Pastorino. La prima parata del portiere biancoceleste arriva a 45" dall'intervallo più lungo, ed è una gran parata, che impedisce a Kiss di andare a bersaglio da distanza ravvicinata.
Da vedere nelle scuole. La terza frazione si apre con un gran gol con l'uomo in più di Sukno "che meriterebbe di essere mostrato in tutte le scuole di pallanuoto", commenta Postiglione.
Pareggio. Dopo un lungo inseguimento la Pro Recco raggiunge il pareggio con Pijetlovic (8-8), ma l'equilibrio è di brevissima durata: l'ottimo Aleksic riporta avanti i suoi alla fine della terza frazione.
Fotografia. Denes Varga in apertura di quarta frazione riporta a +2 (10-8) lo Szolnok facendo "la fotografia a tutta la difesa della Pro Recco", commenta Dario Di Gennaro sottolineando così la staticità della retroguardia biancoceleste in questa circostanza.
Occasione perduta. Sukno e Prlainovic riportano in parità (10-10) la Pro Recco, che ha anche l'opportunità per tornare dopo lungo tempo in vantaggio, ma i biancocelesti non riescono a sfruttare la superiorità del possibile sorpasso.
Rigore e allungo. E'invece lo Szolnok a riportarsi avanti con un rigore non del tutto limpido perchè Kiss non è completamente girato verso la porta di Pastorino quando Gitto commette il fallo. E non è finita qui, perchè a due minuti dalla fine arriva anche il +2 ungherese con un "alzo e tiro" di Mitrovic, "uno che fa sempre gol importanti", sottolineano Di Gennaro e Postiglione.
Forcing finale. E infatti il gol di Mitrovic sarà decisivo perchè il forcing finale della Pro Recco porterà soltanto al 12-11 realizzato da Mandic.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Si interrompe la striscia di vittorie della Pro Recco, dopo 35 gare di dominio assoluto è lo Szolnok a fermare un ruolino di marcia davvero importante.
Finisce 12-11 in favore dei magiari padroni di casa la prima gara del girone di ritorno di Champions League.
Parte Giacomo Pastorino tra i pali, Mister Pomillio decide di lasciare ancora a riposo Stefano Tempesti.
L’inizio di match è combattuto, le due formazioni si rispondono gol a gol sia con la parità sia con l’uomo in più. Gitto - dietro in marcatura - è praticamente perfetto e sono le reti con il vantaggio numerico a portare sotto il bordo i magiari, con il risultato favorevole di 4 a 3.
La sfida, come spesso si è ripetuto e ribadito alla vigilia, è di quelle difficili sotto tutti i punti di vista: pubblico, vasca e calibro degli avversari.
Si parte con il secondo tempo e Vamos si mette in mostra per la seconda volta, il mancino impugna dai 5 metri e scarica in porta con una violenza inaudita superando Pastorino: adesso lo Szolnok fa il break, ovvero il primo significativo vantaggio per i padroni di casa.
Ci pensa Di Fulvio a zittire la rumorosissima vasca magiara, soffocata dal tifo assordante dei sostenitori ungheresi: il numero 2 biancoceleste dal perimetro non perdona è accorcia sul 5-4.
Vamos questa sera è incontenibile e con l’uomo in più, dopo una serie di finte va a cogliere un palo-gol davvero preciso e riporta sul +2 i magiari. Potrebbero infliggere anche il terzo gol di vantaggio, i magiari (grazie alla seconda doppia espulsione fischiata dal tandem arbitrale), ma Pastorino - buon protagonista della serata - si oppone.
La Pro però non molla e se è ancora Di Fulvio, dal perimetro ad accorciare superando Nagy; serve un eccezionale Pastorino a sventare la rete di Kis che a mezzo metro dalla porta devia fuori il passaggio del compagno.
A poco più di un minuto dalla fine del secondo parziale,però, succede di tutto. Putnikovic e Sadekov fermano il gioco e dopo essersi consultati sanzionano un’entrata anticipata a Prlainovic e commissionano un penalty in favore dello Szolnok. Gocic va sulla linea immaginaria dei 5 metri e supera Pastorino - che intuisce - sopra la testa. Il tabellone accompagna le due formazioni all’intervallo lungo sullo score di 7-5 per i padroni di casa.
Nel terzo set la Pro rientra in partita, migliora sensibilmente la percentuale in superiorità numerica e arriva anche ad acciuffare il pareggio (8-8). Lo Szolnok, con un Mitrovic particolarmente ispirato, riesce a mettere la prua avanti di una lunghezza e il risultato dice 9-8 a un solo tempo dalla fine.
Si va verso la fine e ha inizio l’ultimo tempo con le squadre visibilmente stanhe. Passano solo pochi secondi e Denes Varga si inventa un gol di pregevole fattura: l’ungherese da distanza siderale coglie di sorpresa tutta la retroguardia biancoceleste.
Una ripetizione e un susseguirsi di emozioni, la Pro soffre ma raggiunge il pareggio, in ordine Sukno e Prlainovic; quindi Varga trasforma un rigore più che dubbio e Mitrovic, relegano l’ultimo gol di Mandic (da antologia della pallanuoto) solamente a speranza di pareggio.
Tutto si infrange sulle braccia di Nagy, così come l’ultimo uomo in più in favore della Pro, arrivato sulla quarta di sirena.
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Girone A
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