Bettini: mi piacerebbe lottare per qualcosa di importante. La partita contro Salerno sarà molto complicata
Pubblicato il 21 Ott 2122 09:39
Lo scorso anno ha rappresentato, senza dubbio, la sorpresa assoluta del campionato trascinando l’AN Brescia a gara 3 di semifinale playoff. La Pallanuoto Trieste non intende però fermarsi e intende anzi consolidare il suo processo di crescita anche grazie alla partecipazione all’Euro Cup, competizione nella quale i giuliani disputeranno il secondo turno la prossima settimana. Il tecnico dei “muli” Daniele Bettini scatta l’istantanea del momento vissuto dai suoi, si sofferma sulle ambizioni per la nuova annata e presenta la sfida di domani contro Salerno, big match della prima giornata del campionato di serie A1.
Quanto vi gratifica il secondo posto conquistato a Barcellona nel girone di Euro Cup senza un giocatore importante come Inaba?
Sicuramente la qualificazione al secondo turno di Euro Cup è un risultato che ci gratifica molto. Siamo riusciti a fare un ottimo girone nonostante l’assenza di Inaba, abbiamo perso una partita contro la Stella Rossa che è un’ottima squadra e le altre le abbiamo vinte discretamente bene giocando, a sprazzi, anche una buona pallanuoto. L’insidia maggiore era la poca esperienza e la poca attitudine ad affrontare partite così intense in un arco di tempo così ristretto. I ragazzi si sono però comportati bene e hanno ampiamente meritato il risultato ottenuto.
Quali sono le avversarie più insidiose che il sorteggio del secondo turno vi ha riservato?
Nel secondo turno ovviamente le insidie crescono, le squadre sono sempre più competitive e anche il fatto che chi non passa termina il suo cammino in Europa è un forte sprone a fare molto bene. Le squadre sono tutte più o meno pericolose. Sicuramente Herceg Novi, Sabac e Solaris sono quelle più conosciute e pericolose, forse il Pays d’Aix è un po’ meno performante ma ad inizio stagione non è facile dare i voti alle squadre non conoscendole. Dobbiamo pensare a noi e giocare questo girone come abbiamo giocato il primo.
Come si arricchisce l'organico con l'arrivo dei nuovi acquisti Ghiara e Valentino?
L’arrivo di Valentino e Ghiara sicuramente ha alzato il livello qualitativo della squadra. Valentino è un giocatore d’esperienza, un ragazzo d’oro e un professionista che si fa in quattro ad ogni allenamento. Avevamo bisogno, visti anche i tanti impegni ravvicinati di avere una rosa completa e portare un po’ di esperienza in più da un ragazzo che ha giocato due anni in un campionato diverso dal nostro che sicuramente può portare qualche novità, qualche stimolo maggiore. Ghiara è un ragazzo che inseguivamo da tempo, è un portiere che ha davanti un grande futuro. Sicuramente deve imparare a lavorare e a fare il portiere “serio” però ha tante doti che lo possono solo che aiutare nella sua crescita personale. In tutto questo il miglioramento si ottiene, per il resto della squadra, sia in allenamento che in partita avendo rotazione maggiore e la possibilità di allenarsi nelle migliori condizioni.
Quale salto di qualità si aspetta dai giocatori già presenti in rosa lo scorso anno?
La partecipazione alla coppa europea e un campionato che si fa sempre più equilibrato fa aumentare il livello di qualità della squadra e di esperienza. In rosa ho tanti giovani che stanno crescendo. Ho giocatori più esperti che però magari sono alla prima esperienza europea e quindi anche loro trarranno beneficio. Penso che tutta la squadra possa trarne beneficio giocando più partite migliori qualitativamente parlando e più intense.
Quali sono le ambizioni con cui Trieste si presenta ai nastri di partenza della nuova serie A1?
Le ambizioni sono sempre le stesse. Credo che ogni allenatore risponderebbe allo stesso modo: migliorare quanto si è fatto lo scorso anno. Porsi dei limiti sarebbe sbagliato. Mi piacerebbe, come fatto lo scorso anno, di potermi giocare qualcosa d’importante fino all’ultima giornata. Quest’anno la possibilità di competere su tre fronti regala più stimoli ed obiettivi.
Domani vi attende il debutto in campionato contro la Rari Nantes Salerno. Che tipo di partita ci possiamo aspettare?
La Rari Nantes Salerno è una squadra che ha innalzato vertiginosamente il suo status. L’anno scorso era una formazione temibile contro cui abbiamo fatto particolare fatica in casa. Quest’anno hanno condotto una campagna acquisti molto molto buona e quindi mi aspetto una partita complicata. La Rari, soprattutto in casa, riesce a giocare bene, riesce ad essere efficace e può contare su un pubblico caldo che sostiene la squadra sempre e comunque. I giocatori arrivati alla corte di Citro hanno portato qualità ed esperienza e credo che già da subito si vedranno i miglioramenti e gli aspetti positivi. La partita sarà molto complicata però sono anche sicuro che incontrandoli all’inizio avranno meno automatismi rispetto a quelli che si perfezionano nel corso della stagione. Noi abbiamo già un buon numero di partite sulle gambe, proveremo a far diventare efficace tutto il nostro gioco.
Quali fattori saranno decisivi per portare a casa la vittoria?
Interpretare una fase difensiva equilibrata ed arcigna. Tenere il ritmo alto. Spero che il rientro di Inaba porti ancora più entusiasmo e ritmo nella fase offensiva.
Credit: Enrico Casiraghi
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